I Miami Heat sono ancora vivi, le NBA Finals sono ancora vive. Con una perfomance stratosferica, tripla doppia con 40 punti realizzati (è il terzo a riuscirci nella storia delle Finals), Jimmy Butler si carica sulle spalle i destini dei campioni della Eastern Conference che, seppur privi di due uomini fondamentali come Bam Adebayo e Goran Dragic (ancora fuori per i rispettivi infortuni), vincono 115-104 e accorciano le distanze sui Los Angeles Lakers, portandosi sull’1-2 nella serie. Brutta partita dei gialloviola, che salvo la solita prestazione dominante di LeBron James sono apparsi irriconoscibili per tutta la prima metà di gara: contro una squadra in piena emergenza il 3-0 avrebbe messo la parola fine su una serie che ora appare più aperta che mai, specie se Spoelstra recupererà le sue due pedine in vista di gara 4, in programma per mercoledì 7 ottobre alle 3:00 ora italiana.

Miami Heat – Los Angeles Lakers 115-104 (1-2)

Guardando gli Heat alla vigilia di gara 3, sotto 0-2 contro i Lakers dei due giganti LeBron e Davis, decimati di una parte considerevole dei propri uomini migliori (Adebayo fuori per uno stiramento al collo e Dragic per uno stiramento alla fascia plantare) l’opinione largamente condivisa era una: le Finals sono finite.

Col senno di poi, alla luce della prestazione stratosferica messa in campo nella notte da Jimmy Butler – che diventa il terzo giocatore di sempre, dopo LeBron nel 2015 e Jerry West nel 1969, a realizzare una tripla doppia da 40 punti nelle Finals – le parole che aveva pronunciato prima della gara riecheggiano nelle orecchie di chi aveva dato gli Heat per morti: “Non ci arrenderemo mai, combatteremo fino a quando sarà possibile farlo. Non è finita. Siamo sotto 0-2, dobbiamo fare qualcosa di speciale, ne siamo capaci. Non vorrei essere in trincea con nessun altro ragazzo tranne quelli che abbiamo. Crediamo l’uno nell’altro, dobbiamo giocare in una maniera quasi perfetta per battere i Lakers…possiamo riuscirci”.

Non solo ci ha creduto, ci è riuscito: 45 minuti in campo, 40 punti, 13 assist, 11 rimbalzi, la gestione di tutti i possessi chiave degli Heat, leadership totale, 14/20 dal campo e 12/14 nei liberi. Una delle migliori career perfomance per il numero 22, un capolavoro. Il resto lo hanno fatto quelli che ai nastri di partenza di queste Finals avrebbero dovuto essere dei comprimari, ma che l’emergenza infortuni ha elevato al ruolo di protagonisti: Tyler Herro parte nel quintetto iniziale e aggiunge una prestazione da 17 punti (gara in crescendo dopo un avvio disastroso) a questa post season che è quella della sua consacrazione, Duncan Robinson segna 13 punti con un +27 di plus/minus, Kelly Olynyk tira fuori dal cilindro un’altra prestazione maiuscola, dopo i 24 punti di gara 2, da 17 punti e 7 rimbalzi. Ritmo alto, difesa a zona sui lunghi gialloviola e limitare la manovra di Davis, l’uomo più determinante nei successi Lakers delle prime due sortite, queste le chiavi di una partita che è un piccolo capolavoro di Erik Spoelstra, coach che con le seconde linee del suo roster ha messo alle corde una squadra infarcita di stelle.

Lo avevano capito abbastanza presto, i Lakers, che la serata poteva mettersi male, che la serie non era chiusa: Anthony Davis è incappato nella sua prima “stecca” in queste finali, restando ad appena 5 punti segnati nei primi 2 quarti e addirittura zero punti nel primo quarto. Ha provato a raddrizzare la gara dopo il riposo lungo, non riuscendoci. Ci ha pensato LeBron a tenere in carreggiata i suoi, chiudendo con una tripla doppia sfiorata (25 punti, 10 rimbalzi, 8 assist), con l’ausilio di Kyle Kuzma (19 punti in 23 minuti di gioco) e Markieff Morris, autore di 19 punti e 6 rimbalzi.

Non sono bastati ad arginare un Butler da antologia e a mettere la pietra tombale su una serie che ora potrebbe assumere un’inerzia diversa: sugli Heat incombe una statistica pesante come un macigno, ovvero quella che vede LeBron sempre vincente in carriera nelle serie in cui la sua squadra ha vinto le prime due partite, ma se Jimmy Butler continuerà a fare i miracoli e l’infermeria restituirà a Spoelstra Adebayo e Dragic tutto diventerà più incerto. E le Finals potrebbero infiammarsi.

Nba Finals, il programma (orari italiani)

Gara-1: Los Angeles Lakers – Miami Heat 116 -98 (1-0)
Gara-2: Los Angeles Lakers – Miami Heat 124-114 (2-0)
Gara-3: Los Angeles Lakers – Miami Heat 104-115 (2-1)
Gara-4: 7 ottobre, ore 3.00
Gara-5: 10 ottobre, ore 3.00
Gara-6: 12 ottobre, ore 1.30
Gara-7: 14 ottobre, ore 3.00