Nikola Jokic guida i Nuggets alla vittoria in rimonta in gara-4 a Los Angeles, che elimina i Lakers con un clamoroso sweep (4-0): Denver arriva così per la prima volta alle Finals. Il serbo chiude con 30 punti e l’ennesima tripla doppia dei suoi playoff.

I Lakers partono forte guidati da LeBron James (31 punti nel primo tempo) per provare ad allungare la serie, vincendo i primi due quarti e andando a riposo sul +15. Denver però non si scompone e domina il terzo quarto 36-16 trascinata da uno Jokic ancora una volta dominante. Nel finale i padroni di casa trovano la parità a 1’11” dalla sirena, ma il serbo segna ancora per il vantaggio e LeBron fallisce due occasioni per impattare (nella seconda stoppato da Gordon).

Nikola Jokic, come dicevamo, chiude la partita con l’ottava tripla doppia dei sui playoff (battuto il record di Chamberlain per triple doppie in una singola post season), mettendo a referto 30 punti, 14 rimbalzi e 13 assist, in 45 minuti sul parquet. Il serbo tira con 11/24 dal campo, con 3/6 dall’arco e 5/6 ai liberi, ed è anche autore di 3 stoppate. A fine partita la premiazione come MVP delle finali della Western Conference, con il trofeo dedicato a Magic Johnson assegnato per la seconda volta dopo quello vinto da Curry lo scorso anno. Nelle fila dei Nuggets da segnalare ancora una volta la prestazione di Jamal Murray, nonostante una serata no nel tiro da tre (0/4): il numero 27 ha segnato25 punti con 10/18 dal campo, restando in campo 45 minuti. Dietro di lui un solidissimo Aaron Gordon da 22 punti e 9/14 al tiro; in doppia cifra anche Porter Jr (15) e Caldwell-Pope (13).

Ai Lakers non basta la miglior prestazione di LeBron James nella serie. Il Re resta in campo 48 minuti, chiudendo a un passo da una super tripla doppia con 40 punti, 10 rimbalzi e 9 assist. Il tutto tirando benissimo dal campo (15 su 25, con 4/7 da tre e 6/7 ai liberi) e perdendo un solo pallone. Dopo la bruciante eliminazione, la stella dei Lakers ha parlato del suo futuro, non escludendo l’idea del ritiro. “Ho molto da pensare a livello personale, sulla possibilità di continuare con il basket“. Parole che hanno fatto grande rumore e dopo le quali sono già uscite delle ipotesi su quale potrebbe essere il suo futuro, anche se in passato aveva dichiarato di voler giocare nella NBA con il figlio Bronny, atteso al Draft 2024.