Prende il via stanotte l’edizione 2022-2023 dell’NBA, il torneo di basket più prestigioso al mondo che vedrà subito in campo i campioni in carica dei Golden State Warriors. Ricordiamo che a giugno scorso Steph Curry (MVP delle Finals) e soci hanno avuto la meglio sui Boston Celtics, anch’essi impegnati nella giornata inaugurale. Golden State esordirà sul parquet amico nel derby californiano contro i Los Angeles Lakers di LeBron James, vincitore del titolo 2016 proprio ai danni degli attuali campioni con i suoi Cleveland Cavaliers. Quanto ai vicecampioni, invece, ad attenderli ci sarà una sfida prestigiosa e suggestiva, sempre in casa, contro i Philadelphia 76ers.

Come da tradizione, prima della partita tra Warriors e Lakers ci sarà la cerimonia della consegna degli anelli, poi si lascerà la parola al campo. Sarà ovviamente una stagione molto intensa, perché in NBA si gioca tanto e con gare molto ravvicinate tra di loro e non mancheranno i motivi di interesse soprattutto per li appassionati italiani di questo sport. I fari saranno puntati inevitabilmente su Paolo Banchero e Simone Fontecchio: il primo, statunitense con cittadinanza italiana, giocherà con gli Orlando Magic ed è stato selezionato come prima scelta assoluta al Draft 2022, diventando la seconda scelta con cittadinanza italiana dopo Andrea Bargnani; il secondo, invece, dopo essere stato protagonista di recente con la nazionale italiana, vestirà la casacca degli Utah Jazz.

Eastern Conference: i favoriti

Ad Est sembra prospettarsi una situazione di sostanziale equilibrio, con tre compagini che hanno indubbiamente qualcosina in più rispetto alle altre. Diverse sono le squadre con punti interrogativi, mentre altre si propongono come vere e proprie outsider, ma senza grandi certezze.

I Milwaukee Bucks, campioni NBA 2021, partono da un sistema collaudato di cui fanno parte coach Budenholzer e i vari Giannis Antetokounmpo, Jrue Holiday, Khris Middleton e Brook Lopez. Roster profondo ed esperto per i Bucks, che potranno ottenere qualcosa in più dal rookie MarJon Beauchamp e dall’esperto australiano Joe Ingles, ora ai box per infortunio.

I Philadelphia 76ers si presentano ai nastri di partenza con una grande voglia di stupire. Vuole rifarsi soprattutto James Harden, mentre Joel Embiid resta un candidato MVP, ma attenzione ai nuovi PJ Tucker, House e Harrell, che hanno allungato un roster che grazie anche a Melton, Harris, Thyulle e Tyrese Maxey punta dritto alle Finals.

In prima fila in questa Conference anche i Boston Celtics, che non potranno contare sul coach Ime Udoka, che è stato sospeso per un anno per presunte relazioni extra-coniugali sul posto di lavoro. Si riparte comunque da Tatum, Brown e Smart, mentre sono stati aggiunti al roster Malcolm Brogdon e Danilo Gallinari, che però deve fare i conti con un infortunio, così come bisognerà attendere dopo l’operazione anche Robert Williams.

Puntano ai playoff i Brooklyn Nets, che hanno confermato Irving e Durant, così come Steve Nash alla guida, mentre Royce O’Neal avrà il compito di non far rimpiangere la perdita in termini di peso specifico di Bruce Brown. Dalla stessa fila partono i Miami Heat che, dopo la finale di Conference dello Scorso anno, hanno perso Tucker e non hanno aggiunto nulla, se non il rookie serbo Nikola Jovic.

Una delle sorprese potrebbero essere i Cleveland Cavaliers, che hanno aggiunto a un roster giovane una stella come Donovan Mitchell, ma avranno in meno Lauri Markkanen, passato agli Utah Jazz. Hanno innestato Otto Porter Jr. i Toronto Raptors di coach Nick Nurse, che puntano anche sulla crescita del rookie del 2022 Scottie Barnes. Tra i nuovi anche Juancho Hernangomez, noto anche per l’esperienza al cinema come Bo Cruz nel film “Hustle”.

Senza Gallinari e Huerter, gli Atlanta Hawks hanno aggiunto al roster DeJounte Murray dopo un’annata con tante ombre e pochissime luci. Puntano almeno ai play-in, invece, i Chicago Bulls, che hanno ritrovato  l’ala Patrick Williams e hanno aggiunto due veterani come Drummond e Goran Dragic.

Le big della Western Conference

Dall’altra parte, a Ovest, le candidate principali per la vittoria di Conference sono i Golden State Warriors campioni in carica, che partono in prima fila insieme ai Phoenix Suns e ai Los Angeles Clippers. Squadra che vince non si cambia, si dice solitamente in gergo calcistico, e sembra essere questa anche l’dea di Steve Kerr che si presenterà ancora una volta ai nastri di partenza con un collettivo consolidato in cui Steph Curry (MVP delle Finals 2022) proverà a stupire ancora una volta assieme agli scudieri Klay Thompson e Draymond Green. C’è da capire quale sarà lo scotto da pagare per gli addii di elementi apparentemente marginali come Otto Porter jr e Gary Payton II, e l’inserimento di giovani talenti come Jonathan Kuminga e Moses Moody, oltre a James Wiseman, seconda scelta al Draft.

Dopo la delusione della passata edizione dei play off, i Phoenix Suns partono con l’obiettivo di riscattare una stagione che sembrava dovesse avere un finale completamente diverso dopo la vittoria con record della regular season. Si riparte da Chris Paul e Devin Booker, mentre l’aver risolto il nodo DeAndre Ayton dovrebbe avere un effetto importante per la serenità dello spogliatoio, ma bisognerà capire quali strascichi avrà lasciato la sconfitta contro i Mavericks a livello mentale.

Seguono sulla griglia di partenza i Los Angeles Clippers, mai arrivati oltre le finali di Conference nella loro storia (2021), ma che ritrovano alcune star a tempo pieno come Paul George, anche se ci sarà da capire quali siano le condizioni di Kawhi Leonard. Una delle certezze è l’impronta data dal coach Tyronn Lue, che potrà contare su un roster profondo, anche se sotto canestro sembra esserci solamente Ivica Zubac, un rischio in una stagione molto lunga e logorante, a meno di non inventarsi qualche soluzione alternativa.

In scia anche i Denver Nuggets del due volte MVP Nikola Jokic, reduce da un ottimo Europeo, oltre che sui rientri di Jamal Murray e Michael Porter jr. A questi si devono aggiungere Aaron Gordon e il neo arrivato Kentavious Caldwell-Pope, che dovrebbero dare quel qualcosa in più assieme all’impatto in panchina di Bruce Brown e al talento di Bones Hyland, di cui ci si attende la definitiva consacrazione.

Più indietro tutte le altre con i Memphis Grizzlies a caccia di conferme dopo essere stata la rivelazione della passata stagione con l’astro nascente Ja Morant. I Dallas Mavericks, invece, punteranno ancora su Luka Doncic, star slovena che però non potrà contare su Jalen Brunson, partito per New York.

Punta all’MVP anche Anthony Edwards, trascinatore dei Minnesota Timberwolves di Karl-Anthony Towns e Rudy Gobert, che mirano a loro volta alle prime sei posizioni. Scaglione nel quale contano di innestarsi anche i Los Angeles Lakers, che al momento però partono più indietro nella griglia per via delle poche novità nel roster. Si punterà ancora su Dennis Schroeder, talento tedesco che dovrà supportare LeBron James e Anthony Davis, mentre l’arrivo di Patrick Beverley dovrebbe rappresentare un upgrade in difesa.

NBA: formula, calendario e diretta TV

Ognuna delle 30 squadre di NBA giocherà 82 partite di regular season, almeno due l’anno contro tutte le altre 29 (una in casa e una in trasferta), quattro volte contro le squadre della stessa Division, 3 o 4 volte contro le altre 10 formazioni della stessa Conference. Ai playoff accedono direttamente le prime 6 di ogni Conference, con le prime 4 che hanno il vantaggio del fattore campo al 1° turno. Le squadre classificate dalla settima alla decima posizione di ciascuna Conference partecipano al torneo dei Play-In, dalle quali verranno fuori altre due qualificate per completare i playoff, che si disputeranno al meglio delle sette partite.

NBA 2022-2023: le date clou della stagione

18 ottobre: via della regular season

17 dicembre: Miami Heat-San Antonio Spurs a Città del Messico

25 dicembre: Christmas Day con Warriors – Grizzlies, Celtics-Bucks, Mavericks-Lakers, Knicks-76ers e Nuggets-Suns

19 gennaio: Chicago Bulls-Detroit Pistons a Parigi

9 febbraio: trade deadline (ultimo giorno per gli scambi)

17-22 febbraio: pausa per l’All Star Game di Salt Lake City (17-19)

9 aprile: fine della regular season

11-14 aprile: torneo Play-In

15 aprile: via ai playoff

16 maggio: NBA Draft Lottery

1 giugno: gara 1 delle NBA Finals

18 giugno: eventuale gara 7 delle NBA Finals

22 giugno: NBA Draft 2023

In Italia si potrà seguire in diretta TV una partita a notte in esclusiva su SKY. In streaming, invece, l’appuntamento è sulle piattaforme di Sky G, Now, oppure tramite l’app ufficiale NBA League Pass, utilizzabile su smartphone, tablet, smart TV, XBox One e Apple TV.

NBA: l’albo d’oro dal 2000 ad oggi

1999-2000: LA Lakers

2000-2001: LA Lakers

2001-2002: LA Lakers

2002-2003: San Antonio

2003-2004: Detroit

2004-2005: San Antonio

2005-2006: Miami Heat

2006-2007: San Antonio

2007-2008: Boston Celtics

2008-2009: LA Lakers

2009-2010: LA Lakers

2010-2011: Dallas

2011-2012: Miami Heat

2012-2013: Miami Heat

2013-2014: San Antonio

2014-2015: Golden State

2015-2016: Cleveland

2016-2017: Golden State

2017-2018: Golden State

2018-2019: Toronto

2019-20: LA Lakers

2020-21: Milwaukee Bucks

2021-2022: Golden State