Sono passati poco più di due mesi da quando i Lakers hanno trionfato nelle Finals contro gli Heat, in una stagione unica per dinamiche e modalità, e già la Nba si appresta a fare il proprio ritorno in campo. Stanotte i due match di cartello Brooklyn Nets-Golden State Warriors e Los Angeles Lakers-Los Angeles Clippers apriranno la stagione 2020-21, che si preannuncia nuovamente eccezionale (visti i tempi eccezionali) nella propria conformazione.

NBA, il regolamento e le date

Nel ridisegnare la stagione l’obiettivo principale è stato chiaro: preservare il regolare svolgimento della season evitando sovrapposizioni con le Olimpiadi di Tokyo, che prenderanno il via a luglio del 2021. Per farlo è stato necessario rivedere la normale conformazione del campionato, ridisegnando scadenze e impegni. Quello che ne è venuto fuori è una programmazione serrata, alleggerita dei caratteristici appuntamenti di metà stagione (nel 2021 non si terrà l’All Star Game), più snella nel proprio svolgimento.

La novità sostanziale risiede nel numero di gare della regular season, le partite saranno 72 anziché le consuete 82, ma sopratutto nei parametri di accesso ai playoff: avranno accesso diretto al tabellone eliminatorio le prime 6 di ogni conference, mentre i 4 posti restanti (2 ad est e 2 ad ovest) verranno assegnati da un Play-In Tournament che coinvolgerà le squadre classificate dalla 7ª alla 10ª posizione.

La regular season proseguirà fino al 16 maggio 2021 (con una pausa, quella nella quale solitamente si disputava l’All Star Game, dal 5 al 10 marzo). Dal 17 al 21 maggio le squadre aventi diritto scenderanno in campo nel Play-In Tournament per il 7° e 8° posto ai playoff, che inizieranno il 22 maggio. Dal 22 giugno avranno luogo le finali di Conference. Dall’8 luglio le Finals per l’assegnazione del titolo (Finals il cui termine ultimo, in caso di un’ipotetica gara-7, sarà il 22 luglio).

NBA, le favorite ad ovest

1. Los Angeles Lakers

Sono i campioni in carica e a giusto titolo ancora considerati la squadra da battere. La conferma di Anthony Davis era il mattone da cui ripartire e un quinquennale da 190 milioni di dollari ha blindato uno dei giocatori più forti della lega; LeBron è sempre LeBron, nonostante sia verosimile pensare che andrà amministrato con crescente attenzione da Vogel (the Chosen One compirà 36 anni il 30 dicembre), e alla coppia d’oro Pelinka ha affiancato due innesti di assoluto valore come Harrel e Schroder (entrambi in lizza per la conquista del premio di sesto uomo dell’anno la scorsa stagione). Migliorare il roster non era facile ma, anche grazie alle firme di Matthews e Gasol, i gialloviola ci sono riusciti.

2. Los Angeles Clippers

Hanno steccato in maniera fragorosa (e clamorosa) la scorsa stagione, subendo una rimonta che sembrava impossibile dai Nuggets, ma il valore dell’organico era ed è ancora assoluto: l’ossatura non è cambiata e agli ordini del nuovo coach, Tyronn Lue, sono rimasti Kawhi Leonard e Paul George (che ha rinnovato a 190 milioni fino al 2025). L’innesto di Ibaka apporta esperienza, quelli di Kennars e Batum offrono profondità alle rotazioni della squadra.

3. Denver Nuggets

Sono stati, insieme agli Heat, la grande sorpresa degli scorsi playoff, il team delle grandi rimonte. La finale di Conference ha dato nuova consapevolezza ad una squadra che in Murray e Jokic ha trovato due consacrazioni al livello di superstars della lega. Se Porter e Harris risponderanno presente, Mike Malone avrà in mano un organico capace di dire la propria ai vertici.

4. Portland Trail Blazers

Squadre che possano vantare un sesto come Carmelo Anthony non ce ne sono tante. La conferma di Melo è il fiore all’occhiello di una campagna di rinforzo atta a costruire intorno a Damian Lillard un organico che ha tutte le carte in regola per dire la propria nella bagarre ad ovest.

5. Mavericks-Warriors-Rockets

Sulla carta sono dietro alle altre, ma non si possono trascurare tre squadre che nel loro organico annoverano 3 potenziali MVP, ovvero Luka Doncic (Dallas), Stephen Curry (Golden State) e James Harden (Houston). L’infortunio occorso a Klay Thompson ha fortemente ridimensionato le aspirazioni dei Warriors, e i Rockets potrebbero essere stravolti dalla partenza del proprio uomo simbolo, al centro delle voci di mercato di questi giorni, ma allo stato attuale Dallas, Golden State e Houston sono sicure protagoniste della stagione (sebbene, probabilmente, non delle contenders per il titolo).

NBA, le favorite ad est

1. Milwaukee Bucks

L’estensione al supermassimo salariale di Giannis Antetokounmpo (228 milioni per i prossimi 5 anni, con player option per il quinto) è un messaggio chiaro: i Bucks hanno fatto all-in. La squadra, sulla carta, è una certa pretendente al titolo, con l’acquisto di Holiday che va a dare sostanza ad un quintetto già iper competitivo (nonostante il flop della passata stagione). Se chi è mancato in frangenti cruciali lo scorso anno (vedi Middleton) manterrà alto e costante il livello, i Bucks arriveranno in fondo.

2. Miami Heat

La squadra più soprendente della scorsa stagione riparte dal tratto che ne ha fatto le fortune: il collettivo. Il roster è stato confermato in tutti i suoi punti cardine, a partire dal leader Jimmy Butler, a Bam Adebayo (che ha firmato al massimo salariale, 163 milioni in 5 anni), a Goran Dragic. Gli innesti di Harkless e Bradley sopperiscono alle partenze di Crowder e Jones. E in panchina c’è Herro, che ha mostrato di avere numeri da potenziale fuoriclasse.

3. Philadelphia 76ears

Allo stato attuale una squadra di tutto rispetto, in cui il neo coach Doc Rivers (in arrivo dai Clippers) avrà il compito di trarre il meglio dalla potenziale coppia d’oro Ben Simmons-Joel Embiid. Sono arrivati Danny Green e Dwight Howard, che alzano il livello della rosa, ma è il nome sussurrato quello che potrebbe stravolgere le carte in tavola (potenzialmente dell’intera lega). Se le voci di mercato dovessero avverarsi e la trade per arrivare a James Harden dovesse essere portata a termine, per Philadelphia l’obiettivo diventerebbe uno soltanto: vincere.

4. Brooklyn Nets

Due fuoriclasse assoluti come Durant e Irving in campo, un ex MVP, Steve Nash, in panchina: il potenziale dei Nets è elevatissimo. L’incognita è la risposta fisica di due giocatori limitati negli ultimi anni da gravi infortuni (KD è stato fermo un anno e mezzo a causa della lesione al tendine d’Achille, Ivring ha giocato 20 partite la scorsa stagione). Se loro stanno bene, tutto è possibile.

5. Boston Celtics

Perdono Hayward e Wanamaker, ma i big sono ancora tutti in verde: Kemba Walker, Tatum e Brown sono gli uomini che hanno costituito l’ossatura di una squadra a cui la scorsa stagione è mancato l’ultimo passo per le Finals. Da qui riparte Brad Stevens.

NBA, i quintetti

Eastern Conference

ATLANTA HAWKS: Young, Bogdanovic, Hunter, Collins, Capela. COACH: Lloyd Pierce
BOSTON CELTICS: K. Walker, Smart, J. Brown, Tatum, Theis. COACH: Brad Stevens
BROOKLYN NETS: Irving, J. Harris, LeVert, Durant, Allen/Jordan. COACH: Steve Nash (nuovo)
CHARLOTTE HORNETS: Lamelo Ball, Graham, Hayward, Washington, Zeller. COACH: James Borrego
CHICAGO BULLS: Satoransky, LaVine, Porter, Markkanen, Carter Jr. COACH: Billy Donovan (nuovo)
CLEVELAND CAVALIERS: Sexton, Garland, Osman, Love, Drummond. COACH: J. B. Bickerstaff
DETROIT PISTONS: Hayes, Rose, Grant, Griffin, Plumlee. COACH: Dwane Casey
INDIANA PACERS: Brogdon, Oladipo, Warren, Sabonis, M. Turner. COACH: Nate Bjorkgren (nuovo)
MIAMI HEAT: Dragic, Bradley, Robinson, Butler, Adebayo. COACH: Erik Spoelstra
MILWAKEE BUCKS: Holiday, DiVincenzo, Middleton, G. Antetokounmpo, B. Lopez. COACH: Mike Budenholzer
NEW YORK KNICKS: Payton, Barrett, Knox, Randle, M. Robinson. COACH: Tom Thibodeau (nuovo)
ORLANDO MAGIC: Fultz, Fournier, Ross, Gordon, Vucevic. COACH: Steve Clifford
PHILADELPHIA 76ERS: B. Simmons, Milton, Da. Green, T. Harris, Embiid. COACH: Doc Rivers (nuovo)
TORONTO RAPTORS: Lowry, VanVleet, Anunoby, Siakam, Baynes. COACH: Nurse
WASHINGTON WIZARDS: Westbrook, Beal, Avdija, Bertans, Bryant. COACH: Scott Brooks

Western Conference

DALLAS MAVERICKS: Doncic, Richardson, Hardaway jr., Porzingis, Powell. COACH: Rick Carlisle
DENVER NUGGETS: Murray, Harris, Porter jr., Millsap, Jokic. COACH: Mike Malone
GOLDEN STATE WARRIORS: Curry, Poole, Wiggins, Green, Wiseman. COACH: Steve Kerr
HOUSTON ROCKETS: Wall, Harden, Gordon, Tucker, Wood. COACH: Stephen Silas (nuovo)
LOS ANGELES CLIPPERS: Beverley, George, Leonard, Morris, Zubac. COACH: Tyronn Lue (nuovo)
LOS ANGELES LAKERS: Schröder, Matthews, James, Davis, Gasol. COACH: Frank Vogel
MEMPHIS GRIZZLIES: Morant, Brooks, Anderson, Jackson, Valanciunas. COACH: Taylor Jenkins
MINNESOTA T’WOLVES: Russell, Edwards, Okogie, Hernangomez, Towns. COACH: Ryan Saunders
NEW ORLEANS PELICANS: Bledsoe, Ball, Ingram, Williamson, Adams. COACH: Stan Van Gundy (nuovo)
OKLAHOMA CITY THUNDER: Hill, Gilgeous-Alexander, Dort, Bazley, Horford. COACH: Mark Daigneault (nuovo)
PHOENIX SUNS: Paul, Booker, Bridges, Saric, Ayton. COACH: Monty Williams
PORTLAND TRAIL BLAZERS: Lillard, McCollum, Trent, Covington, Nurkic. COACH: Terry Stotts
SACRAMENTO KINGS: Fox, Hield, Barnes, Bagley, Holmes. COACH: Luke Walton
SAN ANTONIO SPURS: Murray, Walker IV, DeRozan, Gay, Aldridge. COACH: Gregg Popovich
UTAH JAZZ: Conley, Mitchell, Bogdanovic, O’Neale, Gobert. COACH: Quinn Snyder