Sarà Barcellona-Anadaolu Efes la finale dell’edizione 2020-21 di Eurolega. Il sogno dell’Olimpia Milano si è interrotto in semifinale, contro il Barcellona, dove gli uomini di Ettore Messina si sono sono arresi al temine di una partita epica, forse la migliore della loro stagione, contro quella che con ogni probabilità è la miglior squadra a livello continentale. I blaugrana trovano il canestro decisivo per l’84-82 finale nell’ultimo possesso con Higgins, dopo l’errore di Punter sulla tripla che avrebbe mandato gli italiani sul +3, lasciando a Milano l’amaro in bocca per avere sfiorato un sogno per larghissimi tratti meritato, vista la rimonta compiuta dal -11 del primo tempo. L’Olimpia esce dal campo a testa altissima e domani, domenica 30 maggio alle 17.30, affronterà il CSKA nella finale 3°-4° posto. A seguire, alle 20.30, la finalissima per il titolo, dove il Barcellona affronterà l’Anadalu Efes, vittorioso 89-86 sul CSKA di Daniel Hackett.

Olimpia ad un soffio dalla finale

Perdere così, ad un passo da quella che sarebbe stata l’impresa sportiva dell’ultimo trentennio, fa male: l’84-82 sul tabellone al termine della partita con in Barcellona è l’ultima istantanea di un match che l’Olimpia Milano ha condotto alla pari con la miglior squadra della regular season in campo in europeo, avendo persino l’opportunità di portare a casa il successo dopo avere compiuto un’incredibile rimonta.

Erano partiti fortissimo i blaugrana, decisi a segnare da subito il cambio di passo in proprio favore sfruttando i marchi di fabbrica della casa: difesa e consistenza al tiro. Tutto sembra procedere secondo copione, dal momento che al riposo lungo il Barcellona si è trovato in vantaggio 51-42. Al rientro sul parquet, però, l’Olimpia Milano ha dimostrato di poter meritare a pieno diritto il palco delle Final Four: gli uomini di Messina sono saliti di ritmo, chiudendo le maglie in difesa e mettendo alle corde lo squadrone avversario.

Il parziale di 29-16 per Milano nel terzo quarto ha messo alle corde il Barcellona, fornendo i presupposti per un’ultima frazione epica. Le squadre si sono inseguite punto a punto, trascinate dalle giocate di Nick Calathes e Nikola Mirotic da una parte e da quelle di Kevin Punter dall’altra. Proprio sulle mani del numero 0 dell’Olimpia capita il pallone della possibile vittoria: sull’82-82 nell’ultimo minuto, Punter si prende la tripla del possibile ko blaugrana, ma la palla si schianta sul ferro.

Sul ribaltamento di fronte il canestro in transizione di Cory Higgings è una coltellata, definitiva, alle speranze di un’Olimpia che avrebbe meritato a pieno titolo la gioia della finale. Gli 8 decimi sul cronometro non sono sufficienti per provare l’ultima zampata, Milano si arrende a testa altissima e domani sera affronterà il CSKA per onorare un torneo già ampiamente al di sopra delle aspettative, nella finale 3°-4° posto.

Nella “finalina” gli omini di Messina troveranno il CSKA, 2ª classificata nella regular season e reduce dalla sconfitta con l’Anadolu Efes. In stagione le due squadre si sono divise il bottino, portando a casa due successi in trasferta: 87-91 per i russi nella gara disputatasi al Forum e 76-84 per l’Olimpia a Mosca.

L’Anadolu regola il CSKA

L’Anadolu Efes corona un finale di stagione in costante crescendo regolando il CSKA 89-86, prendendosi la rivincita sui russi che si erano imposti nella finale del 2019, sollevando il trofeo. La squadra di Ergin Ataman tiene il controllo della partita per larghissimi tratti e fin dalle prime battute di gioco, quando grazie alle triple di Beaubois e alla solidità di Micic portano la testa avanti. Alla fine del primo quarto l’Efes è a +10 e non molla il colpo nemmeno nel secondo, andando al riposo lungo sul 49-37. Quando nella terza frazione il vantaggio turco tocca il +21 il match sembra ormai indirizzato, ma spinto dalle giocate di Hackett e dalla vena realizzativa di Clyburn il CSKA si rende protagonista di un clamoroso ritorno, mangiando 20 punti agli avversari in 12 minuti.

Il finale è giocato punto a punto, con i russi che pregustano l’impresa, ma il fortino dell’Anadolu regge e, anzi, i turchi dimostrano di avere maggior freddezza nel momento cruciale della sfida: i liberi messi a segno da Larkin si aggiungono ai 25 punti di Micic e ai 19 di Sanli, mettendo alle strette il CSKA che non trova la tripla partita di Clyburn (26 punti a referto per lui), che tenta e fallisce dai 9 metri.

L’Anadolu Efes vola nuovamente in finale per il titolo, nella quale, contro il Barcellona, tenterà di riuscire là dove nel 2019 aveva fallito: i catalani sono avanti nel pronostico, ma i turchi possono certamente piazzare la zampata, come dimostrato dal doppio successo dell’Efes nelle due partite che hanno visto le squadre affrontarsi nel corso della regular seson. In entrambe le occasioni ad imporsi sono stati i turchi, 86-79 all’andata e 86-88 al ritorno.

Final Four Eurolega, il programma delle gare

Venerdì 28 maggio
CSKA-Anadolu Efes, 86-89
Olimpia Milano-Barcellona, 82-84

Domenica 30 maggio
Finale 3° posto, ore 17:30
Finale 1° posto, ore 20:30