L’Eurolega celebra i 20 anni di vita e ha voluto festeggiare il compleanno in un modo speciale, andando a ripercorrere le tappe salienti della propria storia, iniziando dalla stagione della propria fondazione, organizzata dalla ULEB, quel 2000-2001 rimasto nel cuore di tanti tifosi italiani: a trionfare, in quell’occasione, fu una delle Virtus Bologna più forti di sempre, in cui i vari Rigaudeau, Jaric, Ginobili, guidati da coach Ettore Messina, dopo aver vinto Campionato e Coppa Italia in patria, furono autori di un’impresa che ad oggi resta irripetuta da parte delle squadre italiane nella nuova formula della massima competizione europea, laureandosi Campioni d’Europa.

24 squadre provenienti da 14 paesi, che divise in 4 raggruppamenti si sarebbero affrontate in 10 gare di regular season, prima di due turni playoff al meglio delle 3. A seguire semifinali e finali al meglio delle 5. Questa la formula della nuova competizione, che vide la luce il 16 ottobre del 2000, la data in cui, a Madrid, si disputò la prima gara della nuova lega. Real Madrid e Olympiacos le contendenti: il primo canestro porta la firma di Dino Radja, ex Boston Celtics e futuro Hall of Famer. Il croato in quell’occasione fece registrare una clamorosa statistica di 16 rimbalzi difensivi, record che è tutt’ora il terzo risultato migliore di sempre alla voce rimbalzi per un giocatore dell’Olympiacos. I greci condussero una gara spregiudicata, trascinati dai 18 punti di Stephane Risacher, ma ad avere la meglio fu il Real. Con 7 giocatori che misero a referto tra i 7 e 14 punti gli spagnoli dimostrarono maggiore solidità e profondità offensiva, chiudendo il match 75-73. Sergio Scariolo divenne quindi il primo coach a vincere una partita di Eurolega.

Il percorso delle italiane

Tutte le italiane in gara si qualificarono agli ottavi di finale: la Virtus Bologna piegò 2-0 l’Estudiantes (spagnoli letteralmente travolti in gara 1 con un clamoroso 113-70), la Benetton Treviso sconfisse il Barcellona 2-0, mentre la Muller Verona cedette il passo all’Olympiacos. Infine la Fortitudo Bologna si impose sul Cibona Zagabria: in gara 2 del confronto, vinto dagli italiani per 75-74, il centro di Bologna Stojko Vrankovic stabilì un record che resiste ancora oggi, facendo registrare 10 stoppate. Nella stessa partita recuperò anche 15 rimbalzi, segnando 9 punti, mancando quindi di un solo punto quella che sarebbe stata la prima tripla doppia della competizione.

Record di blocchi in una partita singola in Eurolega
10 Stojan Vrankovic, Fortitudo Bolgona (8-2-2001)
8 Grygorii Khizhniak, Zalgiris Kaunas (14-12-2000)
7 Ekpe Udoh, Fenerbache (11-2-2016)
7 Loren Woods, Zalgiris Kaunas (18-12-2008)
7 Darjus Lavrinovic, Zalgiris Kaunas (17-3-2005)
7 Grygorii Khizhniak, Zalgiris Kaunas (1-11-2001)
7 Grygorii Khizhniak, Zalgiris Kaunas (18-10-2001)

Il gruppo delle italiane perse poi Treviso ai quarti di finale, con i veneti crollati in gara 3 (71-56) contro l’AEK Atene. Vinsero invece le due bolognesi: 2-1 della Fortitudo contro il Real Madrid, 2-0 della Virtus all’Olimpija Lubiana, al termine di un doppio confronto in cui entrambe le partite si risolsero in finali punto a punto: 80-79 in Italia, 81-79 in Slovenia.
In semifinale, quindi, andò in scena una pagina storica del basket falsineo, con il confronto tra Virtus e Fortitudo: la partita simbolo di una serie dominata dai bianconeri fu gara 3, in cui la squadra guidata da Ettore Messina, sotto di 18 punti al termine del terzo quarto, trovò la via per un clamoroso comeback, andando a vincere 70-74.

Nell’altra semifinale il Baskonia superò l’AEK per 3-0. Della serie resta nella memoria la prestazione di Saulius Stombergas in gara 2, autore di un epico 9 su 9 dall’arco dei 3 punti, record che resta tutt’ora imbattuto. Nel 90-65 finale in favore degli spagnoli saranno 39 i punti totali messi a segno dal lituano, che segnando un 4 su 4 da 2 andrà ad un soffio dalla perfezione totale sbagliando uno dei 5 tiri liberi della sua gara.

La finale: la Virtus Bologna è Campione d’Europa

Antoine Rigaudeau, Marko Jaric, Emanuel Ginobili, Alessandro Frosini, Rashard Griffith. Coach Ettore Messina. Il quintetto base della Virtus nella stagione 2000-2001 risuona ancora come un mantra nella mente di chi ama questi colori. Sulla strada dell’appuntamento con la storia, il Baskonia. L’inizio della serie è uno choc, con gli spagnoli che approfittano dell’assenza di Griffith e ribaltano il fattore campo vincendo al PalaMalaguti 78-75. I bianconeri pareggiano il conto portandosi sull’1-1 e poi, in casa degli avversari, Ginobili sale in cattedra: l’argentino è imprendibile in gara 3, segna 27 punti e la Virtus vince 80-60. Il Baskonia però non è morto e si porta sul 2-2 vincendo 96-79 il quarto confronto. La gara del destino sarà al PalaMalaguti, in casa, il 10 maggio del 2001. Il resto è storia: 18 punti di Rigaudeau, 16 di Ginobili e Jaric, 14 con 10 rimbalzi di Griffith. La Virtus Bologna è Campione d’Europa.

Dopo il trionfo finale, Ettore Messina celebrò così i propri ragazzi: “Abbiamo giocato sotto un’enorme pressione psicologica, ma siamo stati in grado di resistere a tutto e vincere questo grande titolo. Sono molto orgoglioso dei miei giocatori perché sono molto giovani. Questo successo mi ricorda un po’ i titoli vinti anni fa di Jugoplastika e Partizan, anch’essi ottenuti da giocatori molto giovani”. Manu Ginobili, che un anno più tardi avrebbe iniziato quella che sarà una carriera leggendaria negli Spurs, in NBA, verrà eletto MVP delle Finals: “Questo è il giorno più bello della mia carriera. Sono così felice, ma non è così importante che sia stato eletto MVP. Sono felice per la nostra vittoria. Siamo una grande squadra, voglio ringraziare tutti i miei compagni e i miei allenatori per l’opportunità di vivere questo momento fantastico. Non posso credere di essere l’MVP e non so se me lo merito. Questa è una squadra senza stelle. Qualsiasi giocatore può effettuare l’ultimo tiro o tutti gli altri “.