La stagione della Serie A di basket si è conclusa con il 29° scudetto per l’Olimpia Milano e non può che essere la formazione meneghina a figurare come squadra dell’anno in Italia. La compagine, allenata magistralmente da Ettore Messina, probabilmente non è riuscita ad ottenere quanto si attendeva quest’anno in Eurolega, ma i numeri globali rimangono ugualmente impressionanti: 84 gare ufficiali, 61 vittorie, scudetto e Coppa Italia (l’ottava della storia). Il tutto in una sorta di “rivincita” contro quella Virtus Bologna che aveva ottenuto lo scorso anno il tricolore proprio ai danni dell’Olimpia.

Basket, Serie A: i top della stagione

Per questo motivo, a Messina e il suo staff, di cui fa parte anche il neo ct della nazionale italiana Gianmarco Pozzecco, va un voto altissimo (9): è stato un percorso tortuoso, ma l’obiettivo di creare un collettivo solido e vincente è stato raggiunto, con il plus di aver sostanzialmente coinvolto tutti i protagonisti in gioco.

Tra i top della stagione merita un posto d’onore Sergio “el Chacho” Rodriguez, che è ormai indirizzato verso il ritorno al Real Madrid. La serie scudetto lo incorona definitivamente tra i grandi playmaker con i vari Pieri, Djordjevic e Gentile. La sua pallacanestro è poesia, la sua personalità, nei momenti clou delle gare e della stagione, è risultata decisiva. Voto 9. Così come 9 si merita anche Shavon Shields, autentico trascinatore dell’Olimpia nelle partite decisive della serie finale, dove ha totalizzato una media di 15,2 punti, tanto che gli è stato assegnato il premio MVP delle Finals.

Voto 8 alla stagione della Virtus Bologna, che dopo il tricolore della passata stagione è riuscita a portare a casa l’Eurocup, cedendo invece due trofei nazionali all’Olimpia. Nella stagione regolare, gli emiliani hanno avuto un rendimento lineare con 15 vittorie su 15 in casa (unici imbattuti assieme alle Scarpette Rosse), mentre in trasferta solo 4 ko. Sergio Scariolo (voto 7,5) ha migliorato di molto la fase difensiva dei suoi, ma evidentemente non è bastato per arginare l’attacco di Milano, che tra pre e post-season ha fatto un ulteriore step in avanti.

Tortona e Brescia, avanti così

Voto alto anche per la sorpresa Tortona di coach Marco Ramondino (8,5), che da neopromossa ha chiuso al 4° posto nella regular season e ha poi raggiunto le semifinali. La corsa si è fermata contro la Virtus Bologna, che aveva battuto i piemontesi anche nella semifinale di Coppa Italia, ma rimane una stagione da incorniciare. Prima di Tortona, solo 5 neopromosse avevano raggiunto una semifinale scudetto: l’ultima volta nel 1998 l’impresa era riuscita alla Pallacanestro Reggiana.

Positiva la stagione della Germani Brescia che, dopo aver chiuso la regular season al 3° posto con 3 sconfitte e ben 18 vittorie nelle ultime 21 partite prima dei playoff, è stata eliminata da Sassari (3-1 nella serie) ai quarti di finale. Per coach Alessandro Magro (voto 8) e i suoi rimane il rammarico per il risultato della post season, alla quale probabilmente il roster è arrivato con le pile scariche a livello atletico e mentale. Il rinnovo ottenuto da Magro (ha firmato fino al 2024) è comunque meritatissimo. Alla sua prima stagione da head coach, infatti, ha ottenuto il record di 14 vittorie consecutive oltre che la nomina di “miglior allenatore della stagione di LBA”. Il futuro può essere davvero roseo per il binomio Brescia-Magro. Voto 10, intanto, ad Amedeo Della Valle, che ha conseguito meritatamente il titolo di MVP della stagione.

Voto 8 ad Andrea Cinciarini, della Pallacanestro Reggiana: a 36 anni ha chiuso la regular season con 11.2 punti e 10.3 assist di media a partita, risultando il primo italiano di sempre a chiudere in doppia cifra un campionato intero.

I flop della LBA 2021-2022

La delusione più cocente della stagione è rappresentata dalla retrocessione della Fortitudo Bologna (solo 9 vittorie e ben 21 sconfitte in stagione), che si merita un bel 2 assieme a coach Antimo Martino e a tutto lo staff societario. La Fortitudo perde il massimo campionato di basket, ma anche la Lega di Serie A perde una protagonista storica, che evidentemente negli ultimi anni non ha saputo programmare in maniera adeguata. Scelte societarie e tecniche sbagliate hanno portato ad un epilogo nefasto che getta ombre sul futuro di un pezzo di storia del basket italiano.

Voto 5 alla Reyer Venezia, come la posizione conquistata al termine della regular season. Si chiude un cerchio per la compagine di coach Walter De Raffaele (6,5): 2 scudetti, una Coppa Italia e una Fiba Europe Cup rappresentano il ciclo più vincente della storia della società lagunare. Dei sei cambi effettuati l’estate scorsa nel roster, solo due hanno terminato la stagione. Delusione, per la resa globale, soprattutto per Austin Daye e Jordan Morgan (voto 5), che sono stati in parte condizionati da problemi fisici.