Di Redazione William Hill News
6 Ottobre 2020
La 3ª tappa del Giro d’Italia (Enna-Etna di 150 km), teatro del primo arrivo in salita della corsa rosa, va all’ecuadoriano Jonathan Caicedo che precede Giovanni Visconti, entrambi tra i fuggitivi di giornata. La maglia rosa va sulle spalle di João Almeida (Deceuninck) che tiene bene e chiude a pochi secondi dal drappello degli uomini di classifica con Vincenzo Nibali, Jakob Fuglsang, Domenico Pozzovivo, Rafal Majka e Steven Kruijswijk. Giornata disastrosa per i due favoriti alla vittoria finale: Simon Yates arriva ad oltre 4 minuti dal vincitore, Geraint Thomas esce subito dalla classifica arrivando a 12’19’’ da Caicedo.
Giro d’Italia, 3ª tappa: Enna-Etna (150 km)
Dopo la 3ª tappa il Giro d’Italia 2020 è completamente stravolto, con i due grandi favoriti della vigilia, Geraint Thomas e Simon Yates che sono già fuori dai giochi (ancora prima della partenza Geraint Thomas era caduto nel trasferimento verso Enna e aveva subito una forte contusione all’anca, che ha influito sul suo crollo poco più tardi). Parte subito la fuga con 8 corridori tra cui Caicedo e Visconti, ma il gruppo maglia rosa (indossata da Filippo Ganna) sembra poter controllare a pochi minuti, in attesa dell’inizio della salita finale, posto a 20 km dal traguardo, verso l’Etna.
A 30 km dall’arrivo, invece, il primo colpo di scena: Geraint Thomas perde contatto dal gruppo principale (evidenti i segni della caduta con la parte sinistra della maglia lacerata), e in un primo momento i compagni di squadra Filippo Ganna e Ben Swift provano a riportarlo sotto ma, quando sembra fatta per il riaggancio, il gruppo guidato dagli uomini della Trek Segafredo, squadra di Nibali, accelera il passo e Thomas si stacca definitivamente.
Degli 8 corridori in fuga rimangono davanti solamente Caicedo e Visconti. A 10 km dal traguardo, nel gruppo degli uomini di classifica, Simon Yates e Vincenzo Nibali rimangono in fondo al plotone, all’apparenza per poter sfruttare il lavoro del gruppo e non prendere vento, ma non è così: Yates è in difficoltà e perde contatto a 8 km dal traguardo, Nibali, che lo controllava a vista, si riporta subito nelle prime posizioni.
Con la maglia rosa, Thomas e Yates staccati, la tappa non viene controllata da nessuna squadra e cominciano gli scatti per andare a riprendere il duo di testa Caicedo-Visconti per la vittoria di frazione. Scatta Jonathan Castroviejo a cui viene dato il via libera dall’ammiraglia dopo la giornataccia di Thomas, e scatta anche il belga Harm Vanhoucke. Il gruppo degli uomini di classifica è ancora nutrito, ci pensa lo scatto di Vincenzo Nibali a spezzarlo con Fuglsang, Pozzovivo, Majka e Kruijswijk gli unici a tenere il ritmo.
Là davanti Giovanni Visconti scatta ai -5 dal traguardo, ma Caicedo tiene la ruota e contrattacca. È il momento decisivo, l’ecuadoriano non si farà più riprendere vincendo con 21” su Visconti e 30” su Vanhoucke. Quarto l’olandese Wilco Kelderman, da tenere d’occhio anche per la classifica generale. A 51” gli uomini di classifica con Fuglsang, Nibali, Majka e Pozzovivo che guadagnano 5” su Kruijswik, con loro Castroviejo. A 1’03” arriva João Almeida che percorre le prime tre tappe con lo stesso tempo di Caicedo e prende la maglia rosa per questione di centesimi di secondo. Simon Yates arriva a 4’22” dal vincitore: non è ancora del tutto fuori dai giochi, ma la batosta è durissima. Ormai fuori dal Giro, invece, Geraint Thomas, giunto all’arrivo con 12’19” di ritardo.
Ordine di arrivo della 3ª tappa
1° Jonathan Caicedo (EF) 4h’02’33”
2° Giovanni Visconti (Vini Zabù) +21”
3° Harm Vahoucke (Lotto) +30”
Giro d’Italia, la classifica generale
1° João Almeida (Deceuninck) 7h44’25”
2° Jonathan Caicedo (EF) –
3° Pello Bilbao Lopez de Armentia (Bahrain-Mclaren) +37”
4° Wilco Kelderman (Suweb) +42”
5° Harm Vanhoucke (Lotto Soudal) +53”
6° Vincenzo Nibali (Trek-Segafredo) +55”
7° Domenico Pozzovivo (Ntt) +59”
8° Brandon McNulty (Uae Emirates) +1’11”
9° Jakob Fuglsang (Astana) +1’13”
10° Steven Kruijswijk (Jumbo-Visma) +1’15”
Giro d’Italia, le prossime tappe
La 4ª tappa, Catania-Villafranca Tirrena (140 km), è anche l’ultima frazione che si disputerà nella sua interezza in terra siciliana. Tappa caratterizzata dalla salita centrale di Portella Mandrazzi, ascesa comunque molto pedalabile (pendenza media del 4%) dove la maggior parte dei velocisti non dovrebbe perdere terreno. Si prevede dunque un arrivo in volata: dopo gli ultimi 40 km pianeggianti e su strade ampie, a 850 metri si presenta l’ultima curva a sinistra che immette nel lungo rettilineo finale, nel quale verosimilmente si risolverà lo sprint.
La 5ª tappa Mileto-Camigliatello Silano (225 km) è la seconda più lunga di questo Giro d’Italia e la prima fuori dalla Sicilia con partenza ed arrivo in Calabria. Frazione molto mossa ed adatta alle fughe, un percorso che prevede 3 GPM con l’insidiosa salita del Valico di Montescuro, quasi 25 km con pendenza media del 5,3%. Il Valico è posto a 10 km dal traguardo: da lì la discesa conduce fino a Moccone, a 4 km dall’arrivo, e successivamente verso il centro abitato di Campigliatello e i 400 metri finali di rettilineo.
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