Di Redazione William Hill News
Aggiornato: 14 Settembre 2022
Nell’estate del 1911 nasceva il Brescia calcio, formazione guidata dall’allora allenatore Ettore Bacchelli, che nel giro di due anni sarebbe approdata nella massima serie italiana, nel gruppo veneto-emiliano. In questo articolo ripercorreremo la storia del club lombardo dalla sua fondazione all’attuale nuovo corso guidato dal presidente Massimo Cellino, passando per i principali protagonisti della squadra sul rettangolo verde.
Dalla fondazione alla prima stagione del Brescia Calcio in Serie A
Il Brescia, che noi oggi conosciamo, nacque nel 1911 dalla fusione della Victoria, dell’Unione Sportiva Bresciana e del Gimnasium che, insieme, diedero vita al Foot Ball Club Brescia. La squadra sarebbe stata iscritta nella massima serie nazionale per la stagione 1913-1914. Per ottenere il primo risultato sportivo di rilievo, invece, i tifosi avrebbero dovuto aspettare il 1920, con il secondo posto nel raggruppamento lombardo e la qualificazione alle semifinali nazionali.
In bacheca, ad oggi, il Brescia vanta un solo titolo ufficiale, peraltro internazionale, ossia la Coppa Anglo-italiana conquistata nel 1994 in seguito alla vittoria in finale contro il Notts County. A livello nazionale, invece, il miglior risultato in stagione è stato centrato nel 2001, con il settimo posto conquistato dalla compagine guidata in panchina da Carlo Mazzone e in campo da Roberto Baggio. Il Brescia si sarebbe qualificato alla Coppa Intertoto grazie a quel posizionamento, perdendo solo in finale nella doppia sfida contro il Paris Saint-Germain.
Lo stemma del Brescia calcio
Fino all’alba degli anni Sessanta, la squadra non ha avuto uno stemma identificativo. Il primo logo ufficiale del Brescia calcio risale, infatti, al 1965: uno scudetto azzurro all’interno del quale campeggiava un leone dorato, simbolo della città lombarda. Questo emblema avrebbe costituito la base anche dei successivi stemmi, caratterizzati di volta in volta solo da piccole varianti sul tema. Almeno fino al 2017, anno in cui i cambiamenti grafici e stilistici, che sopravvivono ancora oggi, sono stati più incisivi. Una testa di leone bianca e blu ha sostituito il leone dorato rampante, mentre nella parte superiore dello stemma, appena sopra la testa, l’abbreviazione BSFC, che sta per Brescia Football Club, ha preso il posto della vecchia scritta “Brescia calcio”.
I giocatori del Brescia entrati nella storia del club
Parlando, invece, dei protagonisti che hanno scritto sul rettangolo verde alcune delle pagine più importanti della storia del calcio a Brescia, il nome da citare è senza dubbio quello del bresciano Egidio Salvi, primo nella classifica all time per presenze (447) con la maglia delle rondinelle. Dietro di lui c’è Andrea Caracciolo con 418 partite. L’ex attaccante del Brescia è anche il marcatore più prolifico nella storia del club con 179 reti realizzate, davanti a Virginio De Paoli (281) e un’altra icona del calcio a Brescia come Dario Hubner, autore di 85 gol in 145 presenze con le rondinelle. Hubner è stato anche il capocannoniere del Brescia nella stagione migliore della squadra in Serie A, quella 2000-2001, conclusa al settimo posto. Oltre all’ex attaccante triestino, autore di 17 gol in quel campionato, facevano parte di quella rosa del Brescia anche altri due campioni del calibro di Andrea Pirlo e Roberto Baggio.
La nuova era di Cellino a Brescia
Il Brescia oggi è guidato dal nuovo presidente Massimo Cellino che è salito al vertice della società nel 2017. La squadra milita in Serie B e in panchina siede lo spagnolo Josep Clotet Ruiz, che già aveva allenato le rondinelle nella stagione 2020-2021 subentrando all’esonerato Davide Dionigi il 5 febbraio del 2021. L’obiettivo del club oggi è certamente quello di riprendersi il prima possibile un posto in Serie A, dopo l’amara retrocessione del 2020, per sedersi nuovamente al tavolo delle più grandi del nostro calcio.
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