Di Redazione William Hill News
10 Agosto 2020
Il weekend dei motori che non ci si aspettava è andato in scena ieri tra Brno e Silverstone. Finalmente abbiamo assistito a dei gran premi piuttosto diversi da quelli delle settimane scorse con colpi di scena finali inattesi. I podi dicono tutto: in MotoGP si è svolto quello che può essere ribattezzato come il “Gran Premio delle prime volte”, perché in Repubblica Ceca il rookie Brad Binder ha vinto la sua prima gara e ha portato per la prima volta la KTM, casa austriaca, sul gradino più alto del podio della top class, mentre Franco Morbidelli ha ottenuto il suo primo podio piazzandosi al secondo posto.
In Formula 1, invece, dove è molto più difficile avere sorprese, dopo tre gran premi vinti dalle Mercedes è arrivato il successo di Max Verstappen che è riuscito a sfruttare il momento “no” delle Frecce Nere che hanno gravi problemi con le gomme che si usurano in pochissimi giri. Questa volta il campione del mondo Lewis Hamilton non è riuscito a compiere il miracolo di vincere con sole tre gomme come ha fatto la settimana scorsa, sempre a Silverstone, e si è così dovuto accontentare del secondo posto.
MotoGP, GP Repubblica Ceca 2020: Binder davanti a Morbidelli e Zarco
La prima sorpresa della domenica dei motori è stato il successo di Brad Binder, pilota sudafricano della KTM, partito dalla terza fila in virtù del settimo tempo ottenuto nelle qualifiche. È stata una gara particolare a causa delle condizioni dell’asfalto e così Fabio Quartararo, dominatore nei primi due GP, non è riuscito a eguagliare Kenny Roberts, che nel 1980 ha vinto tutte e tre le prime gare del Mondiale in sella a una Yamaha. Il francese questa volta ha tagliato il traguardo per settimo, ma conserva comunque il primato in classifica e con una certa tranquillità grazie ai 17 punti di vantaggio su Maverick Viñales, anche lui sottotono a Brno, dove è arrivato 14°, mentre al terzo posto, a -28 da Quartararo, ci sono Andrea Dovizioso e Franco Morbidelli.
A proposito di Morbidelli, il pilota della Petronas Yamaha SRT è stato in testa alla corsa dal primo al 13° giro e, anche se alla fine si è visto passare davanti Binder, ha comunque raggiunto un traguardo importante, il suo primo podio in MotoGP. Completamente diversa, invece, la situazione del ducatista Dovizioso, che è in crisi nera e ieri ha chiuso all’11° posto, davanti al suo compagno di team Danilo Petrucci. Malissimo anche Maverick Viñales che, dopo i due secondi posti in Spagna, a Brno ha chiuso al 14° posto, davanti ad Alex Marquez del Team Repsol Honda, team che sta pagando l’assenza di Marc Marquez il cui sostituto, Stefan Bradl, è arrivato 18° e ultimo. La migliore delle Honda è stata quella di Nakagami del team Lcr, che ha chiuso all’ottavo posto.
Ma veniamo al poleman Johann Zarco, che con la Ducati GP19 è riuscito ad agguantare il terzo posto dopo essere stato punito con un long lap penalty per un contatto con Pol Espargaro della KTM. A nulla sono valse le proteste della Ducati, ma il francese deve essere comunque soddisfatto perché è stato comunque il migliore tra i piloti delle desmosedici. Tornando invece in casa Yamaha, un’altra nota positiva arriva da Valentino Rossi che ha rimontato dal decimo al quinto posto, chiudendo la gara alle spalle di Alex Rins della Suzuki, che sembra sulla via della guarigione dopo l’infortunio alla spalla.
MotoGP: classifica piloti dopo il GP della Repubblica Ceca
1) Fabio Quartararo (Yamaha) 59 punti
2) Maverick Viñales (Yamaha) 42
3) Franco Morbidelli (Yamaha) 31
4) Andrea Dovizioso (Ducati) 31
5) Brad Binder (KTM) 28
6) Johann Zarco (Ducati) 28
7) Valentino Rossi (Yamaha) 27
8) Takaaki Nakagami (Honda) 27
9) Jack Miller (Ducati) 20
10) Alex Rins (Suzuki) 19
11) Pol Espargaró (KTM) 19
12) Miguel Oliveira (KTM) 18
13) Alex Marquez (Honda) 13
14) Joan Mir (Suzuki) 11
15) Danilo Petrucci (Ducati) 11
16) Francesco Bagnaia (Ducati) 9
17) Tito Rabat (Ducati) 7
18) Aleix Espargaró (Aprilia) 6
19) Cal Crutchlow (Honda) 6
20) Bradley Smith (Aprilia) 5
21) Stefan Bradl (Honda) 0
22) Iker Lecuona (KTM) 0
Formula 1: Verstappen davanti a Hamilton e Bottas a Silverstone. Leclerc 4°
I piloti di Formula 1 hanno avuto una seconda chance su una pista che amano tanto, quella di Silverstone, uno dei circuiti più veloci del Mondiale. La settimana scorsa Lewis Hamilton ha vinto davanti a Max Verstappen e Charles Leclerc, mentre Valtteri Bottas finiva fuori dalla zona punti. Già in quel successo del campione del mondo in carica si era intravista però una crepa, rappresentata dal blistering delle gomme delle Mercedes. Il britannico era riuscito comunque a vincere arrivando al traguardo con sole tre gomme, mentre una delle anteriori era completamente deteriorata. Ebbene, nel secondo GP consecutivo corso a Silverstone e battezzato Gran Premio del 70° anniversario, proprio il blistering delle Mercedes è stato decisivo e ha condizionato tutta la gara.
Valtteri Bottas è partito in pole position davanti al suo compagno Hamilton, mentre in seconda fila Nico Hulkenberg, il sostituto di Sergio Perez (positivo al Covid) alla Racing Point si è accomodato in P3 avendo preceduto Max Verstappen nelle qualifiche. Le temperature più alte in gara rispetto a quelle delle qualifiche hanno fortemente condizionato la gestione delle gomme e il telaio delle Mercedes ha confermato di consumarle con troppa rapidità. Entrambe le Frecce Nere sono così state costrette a fare due soste e tra l’altro, l’usura si è fatta vedere immediatamente, appena 5-6 giri dopo il pit-stop. Verstappen ha così potuto sfruttare la strategia dei pit-stop, cominciata già in qualifica. L’olandese, infatti, non ha lottato per la pole, montando gomme dure, questo, però, gli ha permesso poi di allungare in gara fino al 27° giro, approfittando delle soste di Hamilton e Bottas per recuperare terreno, sorpassando prima Bottas, che è stato il primo a fermarsi, e poi Hamilton.
Anche Charles Leclerc è riuscito a gestire bene le gomme e questo gli ha consentito di lottare per la parte alta della zona punti, piazzandosi infine al quarto posto davanti alla seconda Red Bull, quella di Alexander Albon, e alle due Racing Point. Solo il monegasco è riuscito a portare punti preziosi in casa Ferrari, visto che, invece, Sebastian Vettel è andato in testacoda già alla curva 1 e alla fine, pur rimontando dall’ultima posizione, ha tagliato il traguardo al 12° posto, senza ottenere punti buoni per la classifica. In top-ten dietro Albon troviamo le due Racing Point di Lance Stroll, sesto, e Nico Hulkenberg, settimo, poi la Renault di Esteban Ocon, ottavo, la McLaren di Lando Norris, nono, e l’AlphaTauri di Daniil Kvyat, decimo.
Formula 1: classifica piloti dopo il GP del 70° anniversario
1) Lewis Hamilton (Mercedes) 107 punti
2) Max Verstappen (Red Bull) 77
3) Valtteri Bottas (Mercedes) 73
4) Charles Leclerc (Ferrari) 45
5) Lando Norris (McLaren) 38
6) Alexander Albon (Red Bull) 36
7) Lance Stroll (Racing Point) 28
8) Sergio Perez (Racing Point) 22
9) Daniel Ricciardo (Renault) 20
10) Esteban Ocon (Renault) 16
11) Carlos Sainz (McLaren) 15
12) Pierre Gasly (AlphaTauri) 12
13) Sebastian Vettel (Ferrari) 10
14) Nico Hulkenberg (Racing Point) 6
15) Antonio Giovinazzi (Alfa Romeo) 2
16) Daniil Kvyat (AlphaTauri) 2
17) Kevin Magnussen (Haas) 1
18) Kimi Räikkönen (Alfa Romeo) 0
19) Nicholas Latifi (Williams) 0
20) George Russell (Williams) 0
21) Romain Grosjean (Haas) 0
Formula 1: classifica costruttori dopo il GP del 70° anniversario
1) Mercedes 180 punti
2) Red Bull Racing Honda 113
3) Ferrari 55
4) McLaren Renault 53
5) Racing Point BWT Mercedes 41
6) Renault 36
7) AlphaTauri Honda 14
8) Alfa Romeo Racing Ferrari 2
9) Haas Ferrari 1
10) Williams Mercedes 0
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