Di Redazione William Hill News
7 Giugno 2020
Talento indiscusso e indiscutibile, dall’adolescenza complicata e una carriera sempre piuttosto controversa, Allen Iverson compie oggi 45 anni. Idolo di Philadelphia, fin dagli anni da rookie ha duellato con i più grandi della pallacanestro a stelle e strisce, uscendone sempre a testa alta, considerando anche la sua esigua altezza per gli standard NBA (183 centimetri), tanto da conquistarsi il soprannome di “The Answer” (‘la risposta’). Dall’esordio nel campionato di basket più prestigioso al mondo fino all’esperienza in Turchia, passando per gli anni d’oro con la maglia dei 76ers, andiamo allora a ripercorrere la vita sportiva di Iverson.
Dall’adolescenza difficile all’approdo di Iverson in NBA
È il 14 febbraio del 1993 quando Iverson viene coinvolto in una rissa in un locale dell’Hampton in Virginia. Allen ha appena 17 anni, ma la sentenza del giudice è impietosa: 15 anni di carcere. Dopo aver trascorso quattro mesi nell’istituto correttivo a Newport News, il governatore della Virginia, Douglas Wilder, gli concede la grazia. In seguito le accuse cadranno anche in tribunale quando la Corte d’Appello ribalterà il precedente verdetto di condanna per insufficienza di prove.
Iverson ha così una seconda occasione e la sfrutta al meglio, riuscendo a entrare nella prestigiosa Università di Georgetown a Washington DC. Dopo due anni di college in cui risulta il miglior cestista dello Stato per palle rubate e finisce tra i cinque marcatori più prolifici del circuito, Iverson capisce di essere pronto per il grande salto. La sua intuizione è corretta perché nel 1996 è la prima scelta al Draft NBA quando viene chiamato dai Philadelphia 76ers. È l’alba di un sodalizio che proseguirà per 11 stagioni (tornerà per una stagione nel 2009-2010) e che farà di Iverson l’idolo di una città intera.
Il lungo matrimonio tra i Philadelphia 76ers e Allen Iverson
Uno degli idoli di gioventù di Iverson, come per tanti altri giovani cestisti e appassionati, è Michael Jordan. Ecco perché il 12 marzo del 1997 è uno dei momenti chiave nella carriera di Allen, in cui si comprende davvero quanto sia grande il suo talento. A Philadelphia arrivano i Chicago Bulls di Jordan. La partita è molto tirata, la vinceranno gli ospiti per 108 a 104, ma l’incontro passerà alla storia per il sontuoso crossover con cui Iverson manda totalmente fuori tempo Jordan prima di concludere a canestro. La leggenda dei Bulls nell’intervista post partita ammetterà: “La sua velocità è incredibile”.
Al termine di quella stagione Iverson sarà eletto rookie dell’anno, il premio assegnato al miglior esordiente al suo primo anno in NBA. Con la maglia dei 76ers ‘The Answer’ conquista il premio MVP nel 2001, anno in cui sfiora l’anello NBA, perso solo in finale per mano dei Lakers di Kobe Bryant e Shaquille O’Neal. Risulta il miglior marcatore della stagione per quattro volte, nel 1999, nel 2001, nel 2002 e nel 2005. E per due volte, nel 2001 e nel 2005, viene eletto MVP dell’All Star Game. Nel 2004 è stato anche il capitano della Nazionale USA alle Olimpiadi di Atene, dove la squadra si aggiudicò il bronzo. Iverson e Philadelphia si separeranno nel 2006 con il rimpianto di non aver coronato con un titolo una storia d’amore lunga 10 anni.
I problemi fisici di Iverson e il ritiro dalla NBA
La separazione dai Philadelphia 76ers segna di fatto l’inizio della fine nella carriera di Allen Iverson, complici anche i numerosi problemi fisici che lo tormenteranno fino al ritiro dalla pallacanestro. Dopo Philadelphia, Iverson gioca due anni a Denver con i Nuggets, una stagione a Detroit sponda Pistons, quindi uno scampolo di campionato con i Memphis Grizzlies, prima di fare ritorno nella sua Philadelphia nel 2009. Ma il tempo è passato e gli anni d’oro del primo matrimonio con i 76ers sono solo un ricordo.
Così nel 2010 Iverson e la NBA si salutano per l’ultima volta. The Answer lo fa indossando l’abito delle grandi occasioni: quella maglia numero 3 che Philadelphia ritirerà nel 2014, come a sigillare in una teca un amore senza tempo. Nell’ottobre del 2010, chiusa l’esperienza in NBA, Iverson vola in Turchia dove gioca per un anno nella squadra del Beşiktaş, a Istanbul: il contratto ha la durata di 2 anni ma una calcificazione alla gamba costringe Iverson a fermarsi prima. Il suo nome, però, resterà per sempre nella storia del basket mondiale.
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