Di Redazione William Hill News
19 Febbraio 2020
Il 16 settembre del 1927 nasceva l’Unione Sportiva Lecce dalla fusione della FBC Juventus e del Gladiator: 93 anni di storia quest’anno, tra militanza in Serie A, anni di purgatorio nelle categorie minori, delusioni e record. Oggi sulla panchina giallorossa c’è Fabio Liverani e il club si sta giocando la permanenza nel massimo campionato italiano. Se il tecnico e i suoi ragazzi riusciranno a mantenere la Serie A, ritrovata quest’anno dopo quasi 8 anni, solo il campo lo dirà. Nel frattempo, facciamo qualche passo indietro e andiamo a ripercorrere la storia della squadra pugliese e i suoi principali protagonisti.
La nascita dell’US Lecce e la scelta del giallorosso
Se la nascita ufficiale della US Lecce risale al 1927, il club affonda le sue radici ancora più indietro nel tempo. Il 15 marzo del 1908, infatti, vede la luce lo Sporting Club Lecce in cui, in realtà, oltre al calcio, si praticano pure atletica e ciclismo. È con l’avvento del fascismo negli anni Venti che la società salentina si converte definitivamente ed esclusivamente al calcio fondendosi con la FBC Juventus e il Gladiator.
Inizialmente i colori sociali adottati dal Lecce Calcio sono il bianco e il nero, che lasceranno spazio al giallo e al rosso solo due anni più tardi, nel 1929, per essere mantenuti sino ad oggi. La nuova società così costituita riparte dal Campionato Meridionale, torneo organizzato nella stagione 1928-29 nel Mezzogiorno d’Italia, ottenendo per la prima volta nella sua storia il pass per la Serie B. Seguiranno anni difficili, dai risultati piuttosto altalenanti, sempre a cavallo tra la Cadetteria e la Serie C per lo più. Per la prima storica promozione del Lecce in Serie A bisognerà aspettare, infatti, fino alla stagione 1984-85, sotto la guida di un giovane Eugenio Fascetti.
Lecce in Serie A: record e protagonisti
Sono 16 complessivamente gli anni che la US Lecce calcio ha trascorso in Serie A nel corso della sua storia. I giallorossi sono riusciti a mantenere la massima categoria del campionato italiano per non più di tre stagioni consecutive che, ad oggi, rappresenta ancora il record di permanenza in A dei salentini. È successo la prima volta dalla stagione 1988-89 alla stagione 1990-91, poi dall’annata 1999-2000 fino al 2002 e, infine, dal 2003 al 2006.
Con 418 partite disputate in giallorosso, il recordman di presenze del club è il difensore Michele Lorusso, scomparso tragicamente in un incidente automobilistico il 2 dicembre del 1983 insieme al compagno di squadra Ciro Pezzella. Nel 2018 la Curva Nord dello Stadio Via del Mare di Lecce è stata intitolata proprio a queste due bandiere del club salentino.
Per quanto riguarda i migliori marcatori nella storia del Lecce, al primo posto c’è l’italo-argentino Pedro Pasculli, autore di 61 gol in 249 presenze. Seguono l’uruguayano Javier Chevanton (58 gol in 122 presenze) e Guillermo Giacomazzi (44 reti in 329 presenze).
Per trovare il miglior piazzamento del Lecce in serie A bisogna tornare indietro alla stagione 1988-89, quando i giallorossi allenati da Carlo Mazzone chiusero il campionato al nono posto. Il Lecce, infine, detiene un record particolare conseguito sotto la guida dell’allenatore boemo Zdeněk Zeman. Nella stagione 2004-05, infatti, i aalentini sono stati i primi nella storia della Serie A a non retrocedere nonostante avessero la peggior difesa del campionato (73 gol subiti). Il Lecce chiuse all’undicesimo posto, però, con il secondo miglior attacco: 66 gol, dietro solo alla Juventus che ne fece 67.
Dalla squalifica per calcioscommesse al ritorno del Lecce in Serie A
Uno dei momenti forse più bui della sua storia, il Lecce lo attraversa al termine della stagione 2011-2012. I salentini retrocedono sul campo in Serie B, ma precipitano addirittura in Lega Pro per illecito sportivo in seguito al coinvolgimento della società nello scandalo calcioscommesse. Dopo 18 anni la famiglia Semeraro cede la proprietà del club che, dopo la parentesi della famiglia Tesoro, finirà in mano ad una cordata di imprenditori leccesi guidata dall’avvocato Saverio Sticchi Damiani nel 2015.
Sotto la nuova gestione, il Lecce ritroverà prima il campionato cadetto arrivando poi fino al ritorno in Serie A dello scorso anno. Oggi, con la vittoria nella scorsa giornata contro la Spal, i giallorossi hanno portato a tre i loro successi consecutivi. La zona di pericolo è ancora troppo vicina per abbassare la guardia, ma la voglia di grande calcio della piazza leccese è la stessa della prima volta in Serie A. La permanenza nel massimo campionato italiano resta l’obiettivo, che gli ultimi risultati fanno sembrare decisamente possibile.
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