Di Carlo Alvino
29 Novembre 2019
Una grande risposta sul campo. Ecco cosa ha fatto il Napoli nel suo mercoledì di Champions, nella tana del Liverpool campione d’Europa. Una risposta da uomini veri e nel momento più difficile della stagione. Una prestazione tatticamente perfetta che ha soddisfatto in primis Carlo Ancelotti, osannato il giorno dopo l’1-1 di Anfield da tutta la stampa inglese, che ha riconosciuto al tecnico azzurro i meriti per aver “incartato” ancora una volta il mago Jurgen Klopp.
Il Napoli all’italiana (e non è una bestemmia) di Carletto ha ingabbiato i fenomeni in maglia rossa davanti al loro pubblico e mai era accaduto quest’anno. Una mossa semplice e redditizia, ma che ha bisogno di massima attenzione per 90 minuti ed oltre: baricentro basso impedendo ai reds quel “gegenpressing” marchio di fabbrica del tecnico tedesco. Alla soddisfazione del mister, ha fatto seguito quella ancora più importante del presidente Aurelio De Laurentiis, e non solo per il ruolo del patron, ma soprattutto per il momento di aspro confronto tra i calciatori ed il numero uno del club.
È bastato un tweet a portare il sereno in casa Napoli, in attesa di conoscere poi l’esito del confronto tra lo stesso presidente e tutta la squadra sulla tematica dell’ammutinamento e delle conseguenti richieste risarcitorie. In quel tweet di mercoledì sera, è racchiusa, in sintesi, la volontà di arrivare ad un accordo e di tornare a lavare i panni sporchi in famiglia, una delle regole principali, non scritte, del calcio. Insomma, abbiamo una data ed un orario per far ripartire la stagione del Napoli.
27 novembre ore 23:22. “Con Ancelotti e con questa squadra due vittorie ed un pareggio contro un Liverpool stracampione. Contro chi gufa addossando il non rendimento a rinnovi non effettuati, questa partita è la risposta definitiva. Bravo l’allenatore e bravi i nostri calciatori. Adesso tutti a testa bassa a lavorare duro e a considerare le prossime partite come se tutte fossero contro il Liverpool. Non dobbiamo oggi parlare di misure societarie con i giocatori. Queste vicende le risolveremo tra noi senza pressioni o condizionamenti esterni“.
È stata la serata della svolta? Il campionato ci dirà. Il campionato che per ora ha riservato solo amare sorprese. Settimo posto in classifica, quindici punti dalla vetta e vittoria che manca da più di un mese. Solo giocando contro il Bologna, allo stesso modo in cui si sono affrontati i campioni d’Europa, porterà a fare valutazioni positive. Non si tratta di una formula magica ma di una soluzione che per il Napoli di Anfield, e solo per quello, sicuramente è a portata di mano. Vedremo!

Carlo Alvino giornalista di Napoli e del Napoli. Ha legato la sua carriera alle vicende degli azzurri iniziando col raccontare il trasferimento di Maradona dal Barcellona al Napoli. Da quasi 40 anni racconta quotidianamente quello che accade in casa Napoli. Verace e sanguigno come ogni partenopeo ama indifferentemente squadra e città.