Di Redazione William Hill News
Aggiornato: 9 Ottobre 2019
La vittoria della Grecia agli Europei del 2004 in Portogallo è una delle più grandi imprese nella storia del calcio. Quella Nazionale, oltre a sconvolgere ogni possibile pronostico, fu capace di battere i più quotati padroni di casa per due volte: nel girone eliminatorio e, soprattutto, in finale. In occasione della partita di qualificazione a Euro 2020 tra Italia e Grecia del 12 ottobre, ripercorriamo l’impresa della Nazionale ellenica che il 4 luglio del 2004 salì per la prima volta nella sua storia sul tetto d’Europa.
Euro 2004: esordio a sorpresa
L’esordio della Grecia agli Europei di calcio del 2004 non potrebbe essere più sorprendente. Il 12 giugno all’Estádio do Dragão di Oporto si gioca la partita inaugurale tra i padroni di casa del Portogallo e la Nazionale ellenica. Di fronte a quasi 50mila spettatori, la Grecia vince 2 a 1. E ciò che accadrà di lì a tre settimane dimostrerà che quel successo non è solo un caso. La Nazionale di Otto Rehhaggel, dopo i tre punti dell’esordio, pareggia con la Spagna e perde con la Russia, ma passa lo stesso insieme al Portogallo, eliminando proprio le favorite “Furie Rosse”, grazie alla miglior prolificità in attacco (4 gol a 2).
La beffa in Italia-Svezia
Se per la Grecia Euro 2004 è uno dei ricordi più belli della propria storia calcistica, non si può dire certo lo stesso per la nostra Nazionale, eliminata già nella fase a gironi. Dopo il pareggio contro la Danimarca e la squalifica di Francesco Totti per lo sputo a Poulsen, Italia-Svezia della seconda giornata è già una partita da dentro-fuori. Gli Azzurri passano con Antonio Cassano, ma a 5 minuti dalla fine devono subire il pareggio beffa di Zlatan Ibrahimovic. La vittoria contro la Bulgaria non servirà a scongiurare l’eliminazione. Infatti, complice il 2 a 2 tra Danimarca e Svezia, il celebre “biscotto”, l’Europeo 2004 dell’Italia finirà con l’urlo di gioia strozzato in gola di Cassano, per un gol tanto bello quanto inutile.
La finale tra Portogallo e Grecia
Il 4 luglio del 2004, dopo tre lunghe e sorprendenti settimane, Portogallo e Grecia sono ancora una volta l’uno di fronte all’altra, questa volta a Lisbona. Dopo la sconfitta dell’esordio, i Lusitani sono stati praticamente perfetti. Dal canto suo, la Grecia del 2004 è decisamente inferiore come singoli, ma ha grande organizzazione e solidità. Ha fatto fuori Francia e Repubblica Ceca con due risultati 1 a 0, e anche la finale non fa eccezione. La Nazionale ellenica cala, infatti, il tris con un altro 1 a 0, firmato dall’uomo della provvidenza, l’attaccante Angelos Charisteas: il delitto perfetto, compiuto con la consapevolezza che l’impresa della Grecia agli Europei del 2004 difficilmente verrà dimenticata.
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