Di Redazione William Hill News
Aggiornato: 8 Settembre 2025
Carlos Alcaraz è il nuovo campione degli US Open. Lo spagnolo ha sconfitto Jannik Sinner nella finale disputata sull’Arthur Ashe Stadium con il punteggio di 6-2, 3-6, 6-1, 6-4, in un match intenso durato quasi tre ore. Per Alcaraz si tratta del secondo titolo a New York e del sesto sigillo in un torneo del Grande Slam. Un successo dal doppio valore per il murciano perché gli consente anche di tornare al primo posto del ranking mondiale ATP, superando proprio il rivale italiano.
La finale ha offerto uno spettacolo di altissimo livello, confermando come la rivalità tra Alcaraz e Sinner sia destinata a segnare il futuro del tennis maschile. Davanti a un pubblico elettrizzato, i due giocatori si sono dati battaglia con scambi potenti e colpi di pregevole fattura, ma alla fine è stata la maggiore continuità e la straordinaria capacità di gestione dei momenti chiave da parte dello spagnolo a fare la differenza.
La cronaca dell’incontro
L’avvio di partita è stato a senso unico. Alcaraz ha impostato un ritmo forsennato, aggredendo Sinner fin dalla risposta e dominando gli scambi con il dritto. L’italiano è apparso teso e in difficoltà nel contenere l’esplosività dell’avversario, commettendo diversi errori non forzati. In pochi minuti, Alcaraz si è portato avanti di due break, capitalizzando un parziale di 12 punti a 2 e chiudendo agevolmente il primo set per 6-2.
Nel secondo parziale, la partita ha cambiato volto. Sinner è riuscito a liberarsi della tensione iniziale, ritrovando efficacia al servizio e profondità nei colpi da fondo. L’azzurro ha iniziato a muovere meglio Alcaraz, costringendolo a un maggior numero di errori. Il momento di svolta del set è arrivato nel quarto gioco, quando Sinner ha sfruttato la prima palla break a sua disposizione. Con grande autorità, ha poi difeso il vantaggio fino alla fine, pareggiando il conto dei set sul 6-3.
Quando l’inerzia sembrava essersi spostata, Alcaraz ha prodotto una reazione veemente. Il terzo set è stato una dimostrazione di forza dello spagnolo. Ha ripreso a servire con percentuali altissime, concedendo appena tre punti nei propri turni di battuta. Sinner, al contrario, ha perso nuovamente sicurezza, subendo due break consecutivi e cedendo di schianto il parziale per 6-1.
Il quarto set ha rappresentato il culmine della battaglia. Il livello di gioco si è alzato ulteriormente. Sinner ha annullato due palle break in apertura, ma nel cruciale quinto gioco, Alcaraz ha piazzato l’allungo decisivo, ottenendo il break con una serie di risposte vincenti. Lo spagnolo non ha più tremato, mantenendo il vantaggio e chiudendo la partita per 6-4 al primo match point.
La rivalità in numeri
Questa finale aggiorna le statistiche di una delle sfide più appassionanti del circuito. Con la vittoria odierna, Carlos Alcaraz si porta in vantaggio per 10 a 5 nel bilancio degli scontri diretti contro Jannik Sinner. Per quanto riguarda i tornei del Grande Slam, il divario si allarga: lo spagnolo vanta ora 6 titoli Major in bacheca, contro i 4 dell’italiano. La leadership nella classifica mondiale, strappata da Alcaraz a Sinner, certifica una rivalità giocata costantemente ai massimi livelli.
Le parole dei protagonisti
Al momento della premiazione, uno Jannik Sinner visibilmente provato ma corretto, ha analizzato la sconfitta: “Prima di tutto, complimenti a Carlos. Oggi ha giocato una partita incredibile ed è stato più forte. Ci sono stati momenti in cui sentivo di poter rientrare, ma lui ha giocato meglio i punti importanti. Fa male, ma queste esperienze aiutano a crescere. Ringrazio il mio team per il lavoro che facciamo ogni giorno. Torneremo più forti.“
Carlos Alcaraz, al momento di sollevare il trofeo, non ha nascosto la sua gioia: “È incredibile vincere di nuovo qui a New York. È un torneo che amo. Voglio fare i complimenti a Jannik, ci spingiamo a vicenda a dare il massimo ogni volta che giochiamo. So che giocheremo molte altre finali come questa. Tornare al numero uno del mondo è un sogno, ma il mio obiettivo è continuare a migliorare. Dedico questa vittoria alla mia famiglia e al mio team, senza di loro non sarei qui.“
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