Il Rolex Shanghai Masters 2025 si è concluso con un esito che ha sorpreso il mondo del tennis e ha rimescolato le carte in vista del finale di stagione. Il torneo sarà ricordato per l’incredibile favola di Valentin Vacherot e per le condizioni climatiche estreme che hanno messo a dura prova i giocatori, influenzando anche il percorso di Jannik Sinner nella sua corsa verso il primo posto del ranking di fine anno.

Una finale inattesa nel clima estremo di Shanghai

Il titolo è andato a Valentin Vacherot, partito dalle qualificazioni come numero 204 del mondo, che ha completato una delle imprese più notevoli nella storia dei Masters 1000. In una finale tra cugini, ha superato Arthur Rinderknech in rimonta (4-6, 6-3, 6-3), diventando il campione con la classifica più bassa di sempre in questa categoria di tornei. La sua vittoria lo ha proiettato al numero 40 del ranking, con un balzo di 164 posizioni. Il contesto del torneo è stato segnato da un clima proibitivo: l’umidità e il caldo soffocante hanno trasformato ogni match in una prova di resistenza. Diversi giocatori, tra cui Novak Djokovic, hanno sofferto di problemi fisici, e ci sono stati ritiri a causa del caldo. Queste condizioni hanno agito da livellatore, favorendo un epilogo imprevedibile.

La situazione di Sinner: la classifica e la corsa al numero 1

In questo scenario complicato, anche la corsa di Jannik Sinner, che si presentava a Shanghai da campione in carica, si è interrotta prima del previsto al terzo turno. L’uscita prematura dal torneo ha avuto conseguenze significative sulla classifica. La mancata difesa del titolo si è tradotta in una perdita netta di 950 punti nel ranking ATP, un passivo importante in questa fase della stagione. Di conseguenza, il divario dal leader Carlos Alcaraz, assente in Cina, si è allargato: la classifica aggiornata vede lo spagnolo a 11.340 punti contro i 10.000 di Sinner. Questo risultato rende più complessa la rincorsa dell’italiano al primo posto di fine anno, eliminando di fatto ogni margine di errore per i prossimi appuntamenti. Anche la posizione di Novak Djokovic ne ha risentito, con il serbo scivolato al quinto posto mondiale.

Il programma del finale di stagione: punti in palio e strategie

La corsa al numero 1 di fine anno si deciderà sul veloce indoor europeo, con un calendario fitto di appuntamenti cruciali. La distribuzione dei punti e le scelte strategiche di Sinner e Alcaraz saranno decisive. I tornei principali sono gli ATP 500 di Vienna e Basilea (20-26 ottobre), il Masters 1000 di Parigi (27 ottobre – 2 novembre) e le Nitto ATP Finals di Torino (9-16 novembre). Come noto un ATP 500 assegna 500 punti al vincitore, un Masters 1000 ne assegna 1000, mentre le Finals possono garantirne fino a 1500 a un campione imbattuto.

Le strategie dei due contendenti appaiono diverse. Jannik Sinner è iscritto all’Erste Bank Open di Vienna, dove non ha punti da difendere rispetto al 2024, cercando così di massimizzare il bottino. Carlos Alcaraz, invece, salterà la settimana degli ATP 500. Entrambi sono attesi al Rolex Paris Masters: qui l’italiano non ha punti da difendere dopo il ritiro del 2024, mentre lo spagnolo ne scarterà 100, frutto degli ottavi di finale raggiunti l’anno precedente. Il confronto finale sarà a Torino: Sinner affronterà la sfida con il peso di dover difendere i 1500 punti da campione in carica del 2024, mentre Alcaraz ne scarterà solo 200. Per l’altoatesino, dunque, sarà fondamentale accumulare un margine consistente tra Vienna e Parigi per presentarsi alle Finals con una chance concreta di chiudere la stagione al vertice.

La corsa al numero 1: lo scenario per il sorpasso di Sinner

Nonostante il divario di 1.340 punti e il pesante fardello dei 1.500 punti da difendere a Torino, per Jannik Sinner la strada verso il primo posto di fine anno, seppur in salita, non è matematicamente chiusa. L’operazione sorpasso richiede però uno scenario quasi perfetto, che combini una performance eccezionale dell’italiano con un rendimento inferiore alle attese da parte di Alcaraz.

La missione si basa su tre condizioni fondamentali. La prima è un percorso netto di Sinner nei prossimi due tornei: per massimizzare il guadagno, dovrebbe vincere sia l’ATP 500 di Vienna (+500 punti) sia il Masters 1000 di Parigi (+1000 punti). Questo gli permetterebbe di incamerare 1.500 punti e di annullare virtualmente il gap attuale. La seconda condizione è che, nello stesso periodo, Alcaraz raccolga il minor numero di punti possibile a Parigi.

Se queste due condizioni si verificassero, si arriverebbe alla resa dei conti delle ATP Finals di Torino con una situazione ribaltata ma ancora incerta. Qui entra in gioco il fattore più complesso: Sinner difende il titolo da imbattuto del 2024 (1.500 punti), mentre Alcaraz solo 200 punti derivanti da una vittoria nel round robin. Questo significa che, prima ancora di giocare, lo spagnolo ha un vantaggio virtuale di 1.300 punti. Per completare il sorpasso, Sinner dovrebbe non solo vincere di nuovo il torneo da imbattuto (+1.500 punti), ma sperare che Alcaraz non vada oltre una singola vittoria nel girone. In sintesi, la strada è stretta e richiede la perfezione da parte dell’azzurro, una concatenazione di eventi che al momento appare alquanto improbabile.