Di Redazione William Hill News
8 Settembre 2020
Nove le tappe disputate fino a questo momento in un Tour de France che, nella giornata di ieri, ha osservato il primo giorno di riposo. Al primo giro di boa a comandare la classifica è lo sloveno Primoz Roglic, che ha conquistato la maglia gialla nell’ultimo giorno di corse, nei 153 km da Pau a Laruns, strappandola ad Adam Yates.
La nona frazione del Tour è quella che segna la fine dell’avventura nella Grande Boucle per due dei “nostri”, dopo il già annunciato forfait di Nizzolo: era nell’aria la possibilità di ritiro per Domenico Pozzovivo, che aveva rimediato un infortunio al gomito nel corso della prima tappa, ma è clamoroso quello di Fabio Aru, che a 121 km dal traguardo di Laruns, dopo appena 40 km percorsi nella nona frazione, è sceso dalla sella abbandonando questa edizione del Tour. Una crisi, quella del corridore sardo, di cui nemmeno lo stesso atleta riesce ad identificare le cause.
Oggi la decima tappa, per velocisti: 168,5 km, con partenza dall’Île d’Oléron e arrivo all’Île de Ré. La corsa sarà trasmessa in diretta da Eurosport 1 a partire dalle 13.25 e su Rai 2 dalle ore 14.00.
Tour de France, i Pirenei fanno selezione
Era pronosticato e pronosticabile che il transito del Tour nelle tappe pirenaiche avrebbe lasciato un segno. Così è stato, a più livelli: è cambiata la maglia gialla innanzitutto, con Roglic abile a piazzare l’allungo decisivo nel tratto conclusivo della nona frazione. Gli è mancata la vittoria, perché il connazionale Pogacar lo ha bruciato nello sprint finale, ma i 54” rifilati ad Adam Yates gli sono valsi il primato in classifica e la maglia da capolista della corsa. Lo sloveno, ora primo, ha 21” di vantaggio sul colombiano Bernal.
L’aumento delle pendenze, inoltre, ha iniziato a mietere vittime eccellenti: nell’ottava tappa, teatro della prima salita Hors Categorie, con l’ascesa di Port de Balès, crollano il francese Pinot (che era partito in questa edizione con concrete speranze di classifica), ma sopratutto Fabio Aru, che è giunto al traguardo con quasi 20′ di ritardo dal vincitore di tappa, il francese Nans Peters.
Una debacle totale quella del sardo, uno degli uomini di punta della UAE Emirates, principale (se non unica) risorsa di capitan Tadej Pogacar in salita. Il crollo nell’ottava tappa ha preceduto il gesto clamoroso della nona, nella quale l’italiano è sceso dalla bici abbandonando il Tour. “Non so proprio cosa mi stia succedendo, non ho risposte e questa cosa mi fa soffrire – ha detto il 30enne che su queste montagne aveva costruito il vantaggio che gli sarebbe valso la conquista della maglia gialla, per 2 giorni, nel 2017 -. Mi ero avvicinato a questo Tour in punta di piedi, ma conscio che avevo lavorato bene. Ero venuto non per fare classifica, ma per aiutare Pogacar e magari puntare a togliermi qualche soddisfazione personale. Ora sono qua, a terra, senza capirne il motivo”.
Immancabili le polemiche interne alla squadra, in cui l’abbandono di Aru fa volare i coltelli. Severissimo il commento di Beppe Saronni, uno dei dirigenti della UAE Emirates: “Non dovevano portarlo al Tour. Non era in condizione. Qualcuno dovrà rispondere di questa scelta. Pogacar è lì che sta lottando per la maglia gialla: si ritrova con un compagno di meno. Fabio ci ha deluso, in un momento in cui avevamo tanto bisogno di lui, ma ha sbagliato pure chi lo ha inserito nei convocati per la Francia”.
Oggi i corridori tornano in sella: tappa per velocisti puri, i 168,5 km dall’Île d’Oléron (Le Château-d’Oléron) all’Île de Ré (Saint-Martin-de-Ré). Tratta piana, con sicuro arrivo in sprint. A guidare la classifica punti è Peter Sagan, con 138 punti, seguono l’irlandese della Quickstep Sam Bennett (131) e Wout Van Aert della Jumbo-Visma (111). Primo tra gli italiani è Matteo Trentin della CCC, quinto con i suoi 98 punti.
Tour de France, la classifica generale
1- Primoz Roglic, Jumbo-Visma, 38:40:01
2- Egan Arley Bernal Gomez Team Ineos +21”
3- Guillaume Martin, Cofidis Credits Solutions, +28”
4- Romain Bardet, Ag2r La Mondiale, +30”
5- Nairo Quintana Rojas, Arkea Samsic, +32”
6- Rigoberto Uran Uran, Ef Education First, +32”
7- Tadej Pogacar, Uae Team Emirates, +44”
8- Adam Yates, Mitchelton-Scott, +1’02”
9- Miguel Angel Lopez Moreno, Astana Pro Team, +1’15”
10- Mikel Landa Meana, Bahrain-Mclaren, +1’42”
Al via la Tirreno-Adriatico
Da una corsa a tappe ad un’altra, nella giornata di ieri ha preso il via la 55ª edizione della Tirreno-Adriatico, che si svolgerà dal 7 al 14 settembre, con arrivo a San Benedetto del Tronto. Un’edizione della “Corsa dei due mari” infarcita di big, viste le partecipazioni di Nibali, Thomas, Fuglsang e Simon Yates, alle prese con le prove generali in vista del Giro d’Italia (in partenza il 3 ottobre), oltre a Matthews, Van der Poel e la superstar Chris Froome, vincitore della “Tripla corona” con un Giro d’Italia, una Vuelta e 4 Tour de France in bacheca.
Nella prima frazione, 133km con partenza e arrivo a Lido di Camaiore, si è imposto in volata il tedesco Pascal Ackermann. Oggi 201 km da Lido di Camaiore a Follonica, nella seconda tappa per velocisti del tracciato, prima degli Appennini.
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