Di Redazione William Hill News
Aggiornato: 30 Luglio 2019
La storia della Ferrari è un capitolo importante della storia italiana stessa, considerando che questo marchio oggi rappresenta un vanto per il nostro paese. Ripercorriamo insieme le principali tappe che hanno portato all’enorme successo della casa automobilistica.
La storia di Enzo Ferrari
Per raccontare la storia della Ferrari bisogna necessariamente iniziare dalla storia di Enzo Ferrari, il fondatore della scuderia. Nato a Modena nel 1898, Enzo iniziò ad appassionarsi alle automobili quando da bambino il padre lo portò a vedere una corsa automobilistica sul circuito di Bologna. Dopo la Prima Guerra Mondiale, Enzo ha provato così a realizzare il suo sogno di lavorare alla FIAT, ma la sua domanda non fu accolta; così iniziò a lavorare come collaudatore in un’azienda produttrice di Torpedo, per poi continuare in altre aziende, fino ad arrivare all’Alfa Romeo: in questo caso, iniziò come pilota per poi arrivare a dirigere il settore delle corse.
Fu nel 1929 che fondò la Scuderia Ferrari a Modena per far sì che i soci potessero partecipare alle competizioni di automobilismo; dopo alcuni anni Enzo abbandonò definitivamente la carriera da pilota per poi lasciare anche l’Alfa Romeo e intraprendere un’altra avventura, fondando la Auto Avio Costruzioni a Modena nel 1939.
Fu proprio in quel momento che iniziò la storia della Ferrari: nella sua nuova azienda Enzo costruì una spider 8 cilindri, denominata 815 e realizzata in due esemplari. Si tratta di fatto della prima Ferrari della storia e fu proprio con questa vettura che la scuderia partecipò alla Mille Miglia del 1940. L’inizio della Seconda Guerra Mondiale, però, costrinse l’azienda a interrompere l’attività agonistica; tutto fu ripreso nel 1943, con il trasferimento della Auto Avio Costruzioni a Maranello. È proprio lì che nacquero poi i primi modelli di Ferrari per F1, grazie ai quali la scuderia iniziò a collezionare grandi successi.
La storia del logo Ferrari
Lo stemma Ferrari, com’è noto, è un cavallino rampante nero su sfondo giallo, recante in basso le lettere S e F che stanno per “Scuderia Ferrari”, mentre in alto ci sono tre strisce di colore verde, bianco e rosso che simboleggiano il tricolore. Pur avendo subito negli anni numerosi processi di restyling, il marchio Ferrari è rimasto sostanzialmente sempre questo.
La storia del logo Ferrari è molto singolare: in realtà, nei primi anni di attività le vetture della casa automobilistica continuarono ad avere il marchio dell’Alfa Romeo, il celebre Quadrifoglio. Quando poi Enzo Ferrari aprì l’attività della scuderia anche alle gare agonistiche, decise di rendere riconoscibili le vetture proprio con il cavallo rampante.
Questo simbolo in origine era l’emblema utilizzato sui velivoli della 91esima Squadriglia aeroplani da caccia dal Maggiore Francesco Baracca, un pilota della Prima Guerra Mondiale. Enzo Ferrari conobbe il Conte Enrico Baracca e sua moglie, genitori del celebre aviatore, nel 1923, dopo aver vinto il primo circuito del Savio a Ravenna. Fu proprio la Contessa Paolina a suggerire a Enzo di utilizzare il cavallino in questione come simbolo della Ferrari, sostenendo che gli avrebbe portato fortuna. E in effetti così è stato: il logo Ferrari oggi è considerato tra i marchi più influenti al mondo ed è conosciuto ormai praticamente in tutti i paesi.
La storia della Ferrari in Formula 1
La 125 S 12 cilindri fu la prima Ferrari da gara e debuttò sul Circuito di Piacenza l’11 maggio 1947; il 25 dello stesso mese la prima Ferrari vinse poi la sua prima competizione a quello che era allora il Gran Premio di Roma.
Nel 1950, anno in cui fu istituito il Campionato del Mondo di Formula 1, anche la casa automobilistica di Maranello entrò a farne parte presentando i primi modelli Ferrari per F1. L’anno successivo la scuderia si aggiudicò la prima vittoria al Gran Premio di Gran Bretagna con alla guida il pilota Josè Froilan Gonzàlez; il primo titolo mondiale arrivò, invece, nel 1952, con uno de più grandi piloti italiani dell’epoca, Alberto Ascari, che divenne il campione del mondo con una Ferrari 500 F2. Da allora lo stemma Ferrari ha contribuito notevolmente a scrivere la storia della Formula 1, senza considerare che è l’unica scuderia ad aver partecipato a tutte le edizioni del Campionato del Mondo.
Nella sua lunga collezione di successi, in totale la Ferrari ha ottenuto 16 volte il titolo nel Campionato Costruttori, considerando che questo fu istituito solo nel 1958, e 15 volte il titolo del Campionato Piloti. Ma la scuderia detiene anche tantissimi altri record, come il maggior numero di Gran Premi disputati (974), il maggior numero di vittorie (235), il maggior numero di podi (754), il maggior numero di doppiette (83), il maggior numero di pole position (220), il maggior numero di punti (7852,5), il maggior numero di giri veloci (250) e il maggior numero di stagioni consecutive con almeno una vittoria in ciascuna (20).
Nella storia della Ferrari, dunque, il cavallo rampante ha dominato sempre sulle altre scuderie, sia per la qualità delle vetture sempre avanti alle altre in fatto di materiali e nuove tecnologie, sia anche grazie alla bravura dei 109 piloti totali che hanno corso con i modelli Ferrari F1. Di questi, 38 hanno vinto almeno un Gran Premio; tra di loro ricordiamo, ad esempio, Niki Lauda, Gilles Villeneuve, Kimi Räikkönen, Fernando Alonso e il grande Michael Schumacher, che detiene il record di 5 Campionati vinti in 11 anni, partecipando a 187 Gran Premi e vincendone ben 72. Oggi la storia della Ferrari continua con Sebastian Vettel e Charles Leclerc e il cavallo rampante è pronto a collezionare tante altre vittorie.
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