Di Redazione William Hill News
9 Novembre 2020
Se fino a ieri mattina il Mondiale di MotoGP era ancora apertissimo, dopo il Gran Premio d’Europa, dodicesima e terzultima tappa della competizione iridata 2020, non si può più dire lo stesso, perché Joan Mir, con il colpaccio compiuto a Valencia con la sua Suzuki, non solo ha tolto quel fastidioso “zero” dalla voce “vittorie stagionali”, ma ha anche quasi ipotecato il titolo mondiale. Un titolo che, nonostante finora abbia ottenuto un solo successo, sarebbe ampiamente meritato per la costanza dimostrata dallo spagnolo di Parma di Maiorca durante tutta la stagione.
Una costanza che gli ha permesso di recuperare posizioni nella classifica generale, gara dopo gara, per poi prendersi il primo posto, mantenerlo e ora addirittura allungare a +37 sul secondo, anzi, sui secondi, che sono Fabio Quartararo della Yamaha Petronas e Alex Rins, suo compagno di squadra nel team Suzuki. Questo vantaggio a due gare dal termine vuol dire, sostanzialmente, che già domenica prossima, sulla stessa pista su cui si è corso ieri, quella di Valencia, Mir potrebbe già festeggiare il suo primo titolo iridato in MotoGP.
Mir ha dichiarato che questa vittoria “è arrivata nel momento perfetto” e il suo team manager Davide Brivio ha aggiunto che più di così non poteva chiedere a questa gara. La festa in casa Suzuki è stata infatti completa, perché oltre alla vittoria di Mir e all’ampio vantaggio guadagnato in classifica, c’è da festeggiare anche il secondo posto di Rins, l’unico che durante la gara ha dato del filo da torcere a Mir e che alla fine si è piazzato al secondo posto. Il poleman Pol Espargaró, invece, con la sua KTM si è dovuto accontentare del terzo posto sul podio.
MotoGP, GP d’Europa: a Valencia doppietta Suzuki e poche emozioni
Il dominio Suzuki nella prima delle due gare di Valencia ha impedito agli altri piloti di regalare emozioni ai propri tifosi. Joan Mir, partito dalla seconda fila (P5), è stato per gran parte della corsa in sordina dietro al suo compagno Alex Rins, approfittando della sua scia, poi, al 17° giro, quando Rins ha affrontato male una curva a destra, andando troppo largo, Mir ha colto l’occasione per superarlo e poi allungare, mettendo al sicuro la sua vittoria. Solo Pol Espargaró è riuscito a tenere il ritmo delle due Suzuki, ma senza poterle mai acciuffare. A completare la top 5 di giornata il giapponese della Honda Takaaki Nakagami, che era partito dalla prima fila con Espargaró e Rins, e il portoghese della KTM Miguel Oliveira.
Purtroppo è stata una gara molto insoddisfacente per gli italiani. Il migliore è stato Andrea Dovizioso su Ducati, ma è arrivato solo ottavo, mentre il suo compagno Danilo Petrucci si è piazzato al decimo posto. Franco Morbidelli della Yamaha lo troviamo all’undicesimo posto. Non hanno concluso la corsa né Valentino Rossi, che ha avuto un problema al motore della sua M1, né Lorenzo Savadori (Aprilia), né Francesco Bagnaia (Ducati). Giornataccia anche per il francese della Yamaha Petronas Fabio Quartararo, a lungo in testa al mondiale a inizio stagione, che ieri è scivolato in seguito a un contatto con Aleix Espargaró all’inizio della gara e ha chiuso al quattordicesimo e ultimo posto, dietro a un altro grande deluso, Maverick Viñales della Yamaha ufficiale, partito dalla pit-lane.
MotoGP: classifica piloti a due gare dal termine
1) Joan Mir (Suzuki) 162 punti
2) Fabio Quartararo (Yamaha) 125
3) Alex Rins (Suzuki) 125
4) Maverick Viñales (Yamaha) 121
5) Franco Morbidelli (Yamaha) 117
6) Andrea Dovizioso (Ducati) 117
7) Pol Espargaró (KTM) 106
8) Takaaki Nakagami (Honda) 105
9) Jack Miller (Ducati) 92
10) Miguel Oliveira (KTM) 90
11) Danilo Petrucci (Ducati) 77
12) Brad Binder (KTM) 76
13) Johann Zarco (Ducati) 71
14) Alex Marquez (Honda) 67
15) Valentino Rossi (Yamaha) 58
16) Francesco Bagnaia (Ducati) 42
17) Iker Lecuona (KTM) 27
18) Aleix Espargaró (Aprilia) 27
19) Cal Crutchlow (Honda) 26
20) Stefan Bradl (Honda) 16
21) Bradley Smith (Aprilia) 12
22) Tito Rabat (Ducati) 10
23) Michele Pirro (Ducati) 4
24) Lorenzo Savadori (Aprilia) 0
Prossimo appuntamento: GP della Comunità Valenciana
La MotoGP non si sposta e anche nel prossimo weekend resterà a Valencia per il penultimo gran premio della stagione. Stessa pista, cambia solo il nome, che torna quello tradizionale, ossia Gran Premio motociclistico della Comunità Valenciana. L’anno scorso ad aggiudicarsi questo GP è stato Marc Marquez davanti a Fabio Quartararo e Jack Miller, ma il record di vittorie è condiviso da altri due piloti spagnoli, Jorge Lorenzo e Dani Pedrosa, che si sono imposti quattro volte a testa, mentre Marquez, per ora, è fermo a due. Il record di pole position, invece, è di Casey Stoner, che è stato il più veloce nelle qualifiche per quattro volte, mentre Valentino Rossi ci è riuscito in tre occasioni.
Per quanto riguarda la gara, non cambia nulla rispetto a quella corsa ieri: sul circuito Ricardo Tormo lungo 4 km con nove curve a sinistra e cinque a destra, si dovranno effettuare di nuovo 27 giri per una distanza totale di 108,1 km. Qui di seguito il programma del weekend.
Venerdì 13 novembre 2020
Ore 10:55-11:40, Prove Libere 1
Ore 14:30-15:15, Prove Libere 2
Sabato 14 novembre 2020
Ore 10:55-11:40, Prove Libere 3
Ore 14:10-14:40, Prove Libere 4
Ore 14:50-15:30, Qualifiche
Domenica 15 novembre 2020
Ore 10:00-10:20, Warm Up
Ore 14:00, Gran Premio della Comunità Valenciana
Torna la Formula 1 con il GP di Turchia
Domenica prossima, dopo una settimana di sosta, torna anche la Formula 1. Il Circus si sposterà da Imola a Istanbul dove si corre il Gran Premio di Turchia, una gara che non si disputa dal 2011, quando a vincere fu Sebastian Vettel sulla Red Bull.
Altri due piloti ancora in attività vantano successi in questo GP: Lewis Hamilton, che ha vinto con la McLaren-Mercedes nel 2010, e Kimi Räikkönen, trionfatore nel primo GP corso in terra turca, nel 2005, quando guidava la McLaren-Mercedes. La Ferrari ha vinto tre volte di fila, dal 2006 al 2008, sempre con Felipe Massa.
Il ritorno del GP di Turchia nel calendario del Mondiale di Formula 1 quest’anno è dovuto alla pandemia: la FIA ha deciso infatti di aggiungerlo per garantire un certo numero di gare stagionali. Quella che si corre domenica è la tappa numero 14 ed è la quartultima del Mondiale. Seguiranno due gare a Sakhir (il Gp del Bahrein il 29 novembre e quello di Sakhir il 6 dicembre) e l’ultima ad Abu Dhabi il 13 dicembre.
Il circuito dell’Intercity Istanbul Park è lungo 5.338 km e sarà percorso per 58 giri, per un totale di 309.396 km. Il giro record risale al primo gran premio corso su questa pista, quello del 2005, e appartiene a Juan Pablo Montoya, che girò in 1:24.770.
Vediamo qui di seguito il programma del weekend di Istanbul.
Venerdì 13 novembre:
Ore 9:00-10:30, Prove Libere 1
Ore 13:00-14:30, Prove Libere 2
Sabato 14 novembre:
Ore 10:00-11:00, Prove Libere 3
Ore 13:00-14:00, Qualifiche
Domenica 15 novembre:
Ore 11:10-13:10, Gran Premio di Turchia
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