Di Redazione William Hill News
2 Settembre 2025
Il circus della MotoGP torna nella penisola iberica per il quindicesimo appuntamento stagionale, il Gran Premio di Catalogna. Sul leggendario Circuit de Barcelona-Catalunya, va in scena un capitolo che potrebbe essere decisivo per le sorti del mondiale 2025. Tutti gli occhi sono puntati sul leader indiscusso, Marc Marquez, reduce da una striscia impressionante di sette vittorie consecutive che lo proietta verso un titolo quasi matematico. Eppure, proprio qui, tra i cordoli di casa, si nasconde una delle sfide più complesse per il cannibale di Cervera. Il Montmelò è un tracciato dove non sale sul gradino più alto del podio dal 2019, un dato che incrina la sua aura di invincibilità e trasforma una potenziale passerella in una prova del nove.
Il circuito dei campioni: numeri e aneddoti del Montmelò
Inaugurato nel 1991 e presenza fissa nel calendario del Motomondiale dal 1992, il Circuit de Barcelona-Catalunya è considerato un “classico moderno”. Se da un lato il suo design gli è valso il premio come miglior Gran Premio dell’anno nel 2001, dall’altro la sua storia trentennale lo ha consacrato come teatro di duelli epici. I suoi 4,66 chilometri si snodano attraverso 14 curve, 6 a sinistra e 8 a destra, un mix che mette a dura prova telaio e gomme. Il lungo rettilineo da 1.047 metri è un invito a scatenare la potenza dei motori, con velocità di punta che hanno toccato i 355,2 km/h. Ma è nelle curve che si decide la gara, in particolare alla staccata della prima curva dopo il traguardo e nel complesso finale. È un layout che non perdona, un luogo carico di memoria sportiva, scolpita nell’asfalto da imprese leggendarie come l’incredibile sorpasso di Valentino Rossi ai danni di Jorge Lorenzo all’ultima curva nel 2009, un momento che definisce l’anima di questa pista. Non è un caso che proprio Rossi sia il re indiscusso del Montmelò, con ben 10 vittorie all’attivo.
Mondiale 2025: caccia a un cannibale e alla gloria
La stagione 2025 è stata finora un monologo di Marc Marquez. Con 455 punti in classifica e un vantaggio abissale di 175 sul primo inseguitore, suo fratello Alex, il pilota del Ducati Lenovo Team vede il titolo sempre più vicino. La matematica gli offre addirittura la possibilità di chiudere i giochi con largo anticipo, forse già nel successivo appuntamento di Misano. Tuttavia, il dominio schiacciante del leader ha creato un vuoto di potere alle sue spalle, trasformando la lotta per il podio in un campionato parallelo ricco di sottotrame avvincenti.
Gli inseguitori tra difficoltà e ambizioni
La stagione di Francesco Bagnaia, terzo in classifica, è l’emblema di un potenziale inespresso. L’italiano ha definito questo periodo come “il momento peggiore in Ducati”, un’affermazione pesante per un campione del suo calibro. Eppure, è proprio lui a detenere il record sul giro del circuito, un 1’38″639 siglato nel 2023, a testimonianza di una velocità che fatica a tradursi in risultati costanti quest’anno. Alle sue spalle preme una nuova generazione di talenti. Pedro Acosta (KTM), quinto nel mondiale e reduce da uno splendido secondo posto in Ungheria, continua la sua crescita esponenziale, mentre Marco Bezzecchi (Aprilia), quarto in classifica, ha dimostrato solidità salendo sul podio nell’ultima gara. Anche Alex Marquez (Gresini Racing), secondo in campionato, è chiamato a una reazione dopo un periodo opaco per difendere la sua posizione. Attenzione, infine, alle mine vaganti. Fabio Quartararo (Yamaha) ha un legame speciale con Barcellona, dove ha vinto due volte in MotoGP (2020, 2022) e colto il suo primo podio nella classe regina. Anche Raul Fernandez (Trackhouse Racing) ha dimostrato di poter essere velocissimo qui, come quando l’anno scorso guidava la Sprint Race prima di una caduta.
Il programma del weekend
Venerdì 5 settembre
- Ore 10:45: Prove Libere 1 MotoGP
- Ore 15:00: Practice MotoGP
Sabato 6 settembre
- Ore 10:50: Qualifiche MotoGP
- Ore 15:00: Sprint Race
Domenica 7 settembre
- Ore 11:00: Gara Moto3
- Ore 12:15: Gara Moto2
- Ore 14:00: Gara MotoGP
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