Il Gran Premio del Belgio 2025 si è deciso in pochi, fulminei istanti. Nonostante la quarta pole position stagionale di Lando Norris, è stato il suo compagno di squadra Oscar Piastri a trionfare sul leggendario circuito di Spa-Francorchamps, conquistando la sua quinta vittoria dell’anno con una manovra da campione alla prima curva. L’australiano, partito secondo, ha bruciato Norris allo spegnimento dei semafori e si è imposto all’esterno della Source, completando il sorpasso decisivo lungo il rettilineo del Kemmel. Da quel momento, la gara è diventata una sinfonia Papaya, con una doppietta che proietta la McLaren in una dimensione di dominio tecnico quasi assoluto. Sul terzo gradino del podio sale un ottimo Charles Leclerc, che con la sua Ferrari massimizza il risultato e batte la Red Bull di Max Verstappen.

Cronaca di un dominio Papaya e la resa di Verstappen

Una volta conquistata la testa della corsa, Piastri ha gestito la gara con una maturità impressionante. Nonostante la costante pressione di Norris, che lo ha seguito come un’ombra per tutti i 44 giri, l’australiano non ha commesso la minima sbavatura, chiudendo con un margine di 3.415 secondi. La superiorità della McLaren MCL39 è apparsa schiacciante, confermando come il team di Woking abbia trovato la chiave per uno sviluppo tecnico inarrestabile, capace di generare carico aerodinamico senza compromettere l’efficienza. Le previsioni di pioggia, che avevano tenuto i muretti con il fiato sospeso, non si sono concretizzate, spianando la strada a una gara lineare che ha esaltato la pura performance delle monoposto.

Chi è mancato all’appello è stato Max Verstappen. Dopo una vittoria magistrale nella Sprint Race del sabato, ottenuta con un assetto molto scarico e una gestione perfetta dell’ibrido, il campione del mondo non è riuscito a replicare l’impresa in gara. La Red Bull, pur avendo introdotto un sostanziale pacchetto di aggiornamenti, si è trovata di fronte al “rebus” di un setup che non ha funzionato sulla lunga distanza, lasciando Verstappen a lottare per le posizioni di rincalzo anziché per la vittoria. Il risultato finale, giù dal podio, segna un momento emblematico: l’era del dominio Red Bull sembra aver lasciato definitivamente il passo a quella della McLaren.

Ferrari a due facce: gioia Leclerc, incubo Hamilton

In casa Ferrari si è vissuto un weekend dai due volti, un’altalena di emozioni che riassume perfettamente la stagione della Scuderia. Da un lato, la prestazione solida e concreta di Charles Leclerc. Partito terzo, il monegasco ha condotto una gara impeccabile, capitalizzando al meglio il potenziale della SF-25 e dei suoi recenti aggiornamenti, come la nuova sospensione posteriore. Il suo podio non è mai stato in discussione e rappresenta una boccata d’ossigeno per Maranello, che si conferma seconda forza del campionato.

Dall’altro lato, il fine settimana da incubo di Lewis Hamilton. Il sette volte campione del mondo continua a vivere un difficile processo di adattamento alla sua nuova squadra. Dopo una deludente qualifica per la Sprint, il sabato ha visto il suo punto più basso con l’eliminazione in Q1 e solo il 16° posto in griglia, a causa di un tempo cancellato per violazione dei track limits. Una performance che lo stesso Hamilton ha definito “inaccettabile” e “molto, molto scarsa”, scusandosi con il team. La frustrazione lo ha spinto a una mossa disperata: rompere il parco chiuso per modificare l’assetto della sua vettura, una scelta che lo ha costretto a partire dalla pit-lane e che testimonia una profonda crisi di feeling con la monoposto. Il contrasto con il compagno di squadra è impietoso e solleva interrogativi sulla compatibilità tra lo stile di guida del britannico e la filosofia progettuale della SF-25.

La battaglia per i punti e le nuove classifiche mondiali

Dietro ai primi, la lotta per i punti è stata intensa. A mettersi in luce è stato ancora una volta Alex Albon, autore di una qualifica strepitosa che gli ha garantito il quinto posto sulla griglia di partenza con la sua Williams. In gara, un risultato fondamentale è stato ottenuto da Gabriel Bortoleto, che con il nono posto ha regalato punti preziosi alla Sauber, permettendo al team svizzero di balzare al sesto posto nella classifica costruttori.

Con questa vittoria, Oscar Piastri scavalca il compagno di squadra e si porta in testa alla Classifica Piloti, in un duello mondiale che si preannuncia serrato fino all’ultima gara. Charles Leclerc consolida la sua terza posizione, mentre Max Verstappen scivola ulteriormente indietro. Nella Classifica Costruttori, la doppietta odierna permette alla McLaren di allungare in modo decisivo sulla Ferrari, che a sua volta aumenta il proprio vantaggio su una Red Bull in evidente difficoltà. Mercedes si conferma quarta forza, con George Russell che continua a raccogliere punti importanti per il team.

Classifica Mondiale Piloti

  1. Oscar Piastri (McLaren) – 266 punti
  2. Lando Norris (McLaren) – 250 punti
  3. Max Verstappen (Red Bull) – 185 punti
  4. George Russell (Mercedes) – 157 punti
  5. Charles Leclerc (Ferrari) – 139 punti
  6. Lewis Hamilton (Ferrari) – 109 punti
  7. Andrea Kimi Antonelli (Mercedes) – 63 punti
  8. Alexander Albon (Williams) – 54 punti
  9. Nico Hulkenberg (Sauber) – 37 punti
  10. Esteban Ocon (Haas) – 27 punti
  11. Isack Hadjar (Racing Bulls) – 22 punti
  12. Lance Stroll (Aston Martin) – 20 punti
  13. Pierre Gasly (Alpine) – 20 punti
  14. Fernando Alonso (Aston Martin) – 16 punti
  15. Carlos Sainz (Williams) – 16 punti
  16. Liam Lawson (Racing Bulls) – 16 punti
  17. Yuki Tsunoda (Red Bull) – 10 punti
  18. Oliver Bearman (Haas) – 8 punti
  19. Gabriel Bortoleto (Sauber) – 6 punti
  20. Franco Colapinto (Alpine) – 0 punti
  21. Jack Doohan (Alpine) – 0 punti

Classifica Mondiale Costruttori

  1. McLaren – 516 punti
  2. Ferrari – 248 punti
  3. Mercedes – 220 punti
  4. Red Bull – 192 punti
  5. Williams – 70 punti
  6. Kick Sauber – 43 punti
  7. Racing Bulls – 41 punti
  8. Aston Martin – 36 punti
  9. Haas – 35 punti
  10. Alpine – 20 punti