Di Fulvio Giuliani
24 Luglio 2020
Il Napoli deve reagire al calo di tensione, registrato nelle due ultime partite, contro Udinese e Parma. I ridottissimi interessi di classifica non devono costituire la scusa perfetta, da presentare innanzitutto a se stessi, mentre l’attenzione si sposta sulla trasferta impossibile di Barcellona. È proprio facendo così che il gruppo finirebbe per creare le migliori condizioni, per presentarsi impreparato al cospetto dello squadrone blaugrana, nel ritorno degli ottavi di finale di Champions League. Perché non ci stancheremo mai di ripetere quanto sia ripida la scalata che attende gli azzurri. Vale la pena ribadirlo, mentre sembra diffondersi l’idea di un Barcellona dimesso, se non direttamente allo sbando. Un collettivo descritto a fine corsa, pronto ad offrirsi alla mercé del Napoli. Forse è il caso di riportare un po’ di gente sulla terra e di non lanciarsi in spericolate considerazioni.
Gli azzurri saranno chiamati ad un’impresa, che molto semplicemente nella loro storia non sono mai riusciti a compiere: battere in trasferta ed eliminare dalle coppe europee uno dei top club mondiali. Tutto il resto, ci sia consentito sottolinearlo, sono chiacchiere.
Non sono parole, purtroppo, le prestazioni calanti del gruppo. Prima ancora di analizzare i singoli, vale la pena sottolineare come, nelle ultime partite, a mancare sia stata la squadra: nelle distanze, nella connessione fra i reparti, anche nella voglia di sacrificarsi per sostenere i compagni in maggiore difficoltà. Detto questo, prestazioni come quella di Allan a Parma sono così al di sotto del livello di guardia, da non meritare nessun tipo di giustificazione. Tantomeno quelle legate al mercato, considerato che in questo momento è probabile un forte deprezzamento del giocatore, lontanissimo ricordo del grande centrocampista che fu. Sorprendono in negativo, in tutta onestà, anche le pallide prestazioni di Lozano, dopo qualche confortante segnale di ripresa. Al di là dei 25 minuti fuori ruolo del Tardini, in generale il messicano continua ad apparire mai realmente capace di incidere. Su di lui, Gattuso dovrà fare un gran lavoro tattico, ma anche psicologico, a partire dal breve ritiro pre-campionato della nuova stagione.
In vista di Barcellona, ad oggi Lozano è fuori dai ballottaggi, mentre a destra Politano sembra aver superato Callejon e non solo per il gran gol che ha deciso la sfida contro l’Udinese. Per il resto, non sono tanti i dubbi, anche perché nelle ultime apparizioni Lobotka non ha impressionato e con Demme la squadra appare più equilibrata. Nessun dubbio su una maglia da titolare per Fabian Ruiz e Zielinski, così come per la coppia Insigne-Mertens e i due centrali, Koulibaly-Maksimovic.
Prima di tutto, però, speriamo di rivedere nelle ultime tre partite di campionato quell’approccio mentale, che ha fatto la differenza alla ripresa e ha contribuito al trionfo in Coppa Italia. Le squadre non sono interruttori che si alzano o abbassano. Sono organismi complessi, che devono arrivare all’apice del rendimento, seguendo un percorso. Il Napoli deve riprenderlo subito.
Giornalista, speaker radiofonico, conduttore televisivo ed editorialista. Giornalista professionista dal 2000 conduco da oltre 20 anni “Non Stop News”, una delle trasmissioni di punta della prima radio per ascolti in Italia, RTL 102.5.