Di Daniele Brogna
24 Settembre 2021
Mancano ancora due partite per completare il mese di settembre, uno dei più intensi per il Milan sia per l’elevato numero di incontri giocati sia per il livello molto alto delle squadre affrontate in campionato e in Champions. Tra gli impegni di questo mese spiccano infatti i 2 big match in Serie A contro Lazio e Juve e i 2 big match in Europa con Liverpool e Atletico Madrid. Ad oggi, posso davvero ritenermi soddisfatto di quanto visto e non parlo solo di punti conquistati ma di mentalità della squadra. Il Milan, rispetto allo scorso anno, sembra davvero più forte, non tanto per gli effettivi in campo (che sono più o meno gli stessi della passata stagione), ma per la consapevolezza di forza che ha acquisito la squadra di Pioli, principale artefice d questo grande cambiamento mentale. Un Milan così sicuro, convinto dei propri mezzi, con un’identità ben definita non lo si vedeva da anni.
Per tutti i tifosi milanisti che, come il sottoscritto, hanno atteso tutto questo tempo confidando nel salto di qualità, questa è davvero una bellissima soddisfazione. Anni fa andare a Torino per giocare con la Juventus, significava perdere sicuramente. Adesso no, sappiamo di potercela giocare alla pari e conquistare punti allo Stadium non è più un’utopia. Anni fa affrontare un Venezia così chiuso come quello dell’ultima giornata di campionato, significava andare in confusione e probabilmente non riuscire a buttarla dentro neanche con le mani. Adesso no, abbiamo imparato a pazientare ed attaccare nel momento giusto. Anni fa andare ad Anfield e subire l’attacco sfrenato del Liverpool sin dai primi minuti significava subire una goleada. Adesso no, abbiamo imparato a anche a soffrire. Ecco, potrei continuare con mille altri esempi ma il succo del discorso è sempre lo stesso: il Milan oggi è più maturo, sa di essere forte e lo dimostra in campo, con umiltà.
Non voglio illudermi, ma sembra davvero che negli ultimi due anni a mutare sia stato proprio il Dna della squadra. Ma adesso basta, torniamo con i piedi per terra che è meglio. Accantonata la vittoria – meritata ma sudata – con il Venezia, ci aspetta l’insidiosa trasferta contro lo Spezia. Mister Thiago Motta di certo non ha iniziato nel migliore dei modi il campionato ma, nel turno infrasettimanale, ha fatto tremare le gambe alla Vecchia Signora e ai suoi tifosi. La sfida all’Alberto Picco non è di certo da sottovalutare, a maggior ragione dal momento che lì davanti le dirette concorrenti del Milan non accennano minimamente a fermarsi. Detto questo però, bisogna anche valutare che tre giorni dopo il Diavolo sarà di scena nuovamente nella splendida cornice di San Siro per la super sfida di Champions League contro l’Atletico Madrid di Simeone, crocevia importantissimo del cammino del Diavolo nell’Europa che conta. Per questo motivo mi aspetto un turnover moderato nella sfida di sabato che magari servirà anche a valutare la condizione fisica di tanti acciaccati.
Tra tutti penso a Giroud che, dopo i problemi di lombalgia, proverà a giocare uno spezzone di partita in campionato per poi magari ritrovare la titolarità contro i colchoneros. Per quel che riguarda la formazione, Mister Pioli dovrebbe schierare Maignan tra i pali, Tomori e Romagnoli al centro della difesa con Kalulu e Theo sulle fasce. In mediana spazio alla coppia Kessie-Tonali mentre sulla trequarti agiranno con molta probabilità i soliti Saelemaekers, Brahim Diaz e Rafael Leao. In avanti confermato Ante Rebic che, come dicevo, nella ripresa potrebbe lasciare spazio a Giroud. Per quel che riguarda gli altri infortunati, mister Pioli ha dichiarato “Sicuramente stanno andando meglio Ibrahimovic, Giroud, Calabria e Kjaer, ma non so per sabato, chi recuperiamo”. Che dire? Incrociamo le dita, anche quelle dei piedi, e speriamo di recuperare quanti più uomini possibili. Questo Milan ha bisogno di tutti.
Salentino trapiantato a Milano. Content Creator di professione, sex symbol nel tempo libero. Tra le mie passioni più forti: seguire il calcio in chiave ironica e parlare di me in terza persona.