Di Daniele Brogna
28 Maggio 2021
Che settimana devastante, è successo di tutto in casa Milan.
L’evento più importante è stata la qualificazione alla prossima edizione della Champions League, un sogno che si realizza, lungo 7 interminabili anni. 7 anni di inferno dove si sono alternati momenti di crisi nera e momenti di inutili illusioni, che forse facevano anche più male. Per rendere l’idea di quanto il Milan sia rimasto fuori dalla Champions League, basti pensare che l’ultimo rossonero ad aver trovato la gioia del goal in questa competizione, fu un certo Riky Kakà. Basta, altrimenti mi vengono i lucciconi agli occhi.
Tornando al presente, sono davvero felice di questo traguardo perché penso che la squadra, Mister Pioli, la società ma soprattutto noi tifosi ce lo meritavamo. Prima di Atalanta – Milan, quando la situazione era davvero critica, io ho ribadito a gran voce che un’eventuale esclusione dall’Europa che conta avrebbe fatto rima con “stagione fallimentare”. Ero fortemente convinto di questo, così come oggi sono fortemente convinto che il Milan non solo strameritasse di qualificarsi ma che addirittura strameritasse di arrivare secondo in classifica. Forse sarò di parte ma credo che sia una considerazione abbastanza oggettiva: 21 partite al comando della classifica non possono passare inosservate.
Ora però è già tempo di pensare alla prossima stagione. Lo sa bene la società che ha subito sorpreso tutti con una mossa vociferata ma del tutto inaspettata, perlomeno nelle tempistiche, ufficializzando l’ingaggio del portiere francese Mike Maignan. Il suo nome circolava da mesi nell’ambiente rossonero ma sembrava più che altro una provocazione nei confronti di Mino Raiola e del suo assistito Gigio Donnarumma, quasi a voler sottolineare che la pazienza del Diavolo stesse per finire. Il Milan ha pazientato tanto, forse troppo, mantenendo la calma di fronte alle folli richieste di Raiola. La società ha deciso di impuntarsi non offrendo neanche un euro in più rispetto alla cospicua offerta di qualche mese fa. Raiola e Donnarumma hanno tirato la corda. Corda che poi si è inesorabilmente spezzata. E fu così che, neanche 24 ore dopo l’ultima giornata di campionato, dalle parole si è passati ai fatti e Maignan è atterrato all’aeroporto Linate di Milano. Visite mediche, firma e comunicato stampa arrivati in pochissime ore.
Maignan è giovane, un felino grintoso, forse un po’ troppo folle in determinate circostanze ma ha davvero tanto margine di miglioramento. A Milanello avrà come maestro “Bagheera la Pantera” Dida che sono convinto lo aiuterà tantissimo in questo suo percorso di crescita. Anche grazie ai suoi primi video sui social a tinte rossonere, alcuni davvero molto divertenti, Mike ha già conquistato i cuori dei tifosi. Cuori rossoneri sicuramente provati e delusi dall’epilogo della storia d’amore con Gigio e quindi particolarmente vulnerabili. Speriamo che questo colpo di fulmine con il portiere ex Lille, possa rafforzarsi soprattutto dopo averlo visto all’opera nel rettangolo di gioco. Torniamo a Donnarumma. Anche se mi da fastidio ammetterlo, mi dispiace davvero tanto per quel che sarebbe potuto essere ma non è stato. Sognavo da mesi un suo rinnovo ma, come si suol dire, “i matrimoni si fanno in due”. La verità è che la società si è fatta rispettare come mai, forse, ha fatto negli ultimi anni. Dice bene il vecchio cuore rossonero Alessandro Nesta «Un giocatore non sarà mai più grande di un club». Quello che è successo con Donnarumma ne è la prova lampante. Tu Gigio sei un fuoriclasse assoluto e resterai tale anche lontano da Milanello. Ma il Milan è il Milan.
Farà malissimo vederlo andar via ma, vi assicuro, che faceva ancor più male vederlo indeciso se rinnovare o meno il contratto con quella che lui sosteneva essere la sua squadra del cuore.
Salentino trapiantato a Milano. Content Creator di professione, sex symbol nel tempo libero. Tra le mie passioni più forti: seguire il calcio in chiave ironica e parlare di me in terza persona.