Di Daniele Brogna
18 Dicembre 2021
Nel calcio le analisi e le considerazioni cambiano di continuo, alla velocità della luce. Un mese fa, calendario alla mano, il big match tra Milan e Napoli, in programma domenica 19 dicembre, aveva tutto il sapore di una sfida decisiva che poteva dire qualcosa in più sul campionato. “Chi vincerà quella sfida…” – si diceva – “…potrebbe tentare la prima fuga stagionale, il primo strappo importante del campionato…“. D’altronde un mese fa l’Inter, che era la terza in classifica, era distante ben 7 punti dall’accoppiata Napoli/Milan, un distacco di certo non incolmabile ma comunque sostanzioso. L’ottimismo era contagioso ed era facile, facilissimo, arrivare a conclusioni troppo avventate.
Trenta giorni dopo la situazione si è completamente stravolta: l’Inter di Simone Inzaghi ha inanellato una serie di risultati utili conditi da un ottimo gioco ed un ottimo stato di forma, a differenza delle super incerottate Milan e Napoli che, al contrario, hanno iniziato a perdere punti velenosi anche contro squadre, almeno sulla carta, abbordabili. L’importanza della partita resta, sia chiaro, ma è cambiato il motivo che la rende decisiva: si è passati dal “chi vince, allunga sull’Inter…” al “chi perde, rischia di perdere il treno scudetto…“. Nell’anticipo serale di venerdì l’Inter ha nuovamente vinto e convinto, demolendo la Salernitana con un roboante 5 a 0 che indubbiamente aumenterà il carico di tensione tra Milan e Napoli.
Le due squadre arrivano a questa sfida con meno certezze e tanti infortuni: Rafael Leao, Pellegri, Rebic, Calabria e Kjaer per i rossoneri e Koulibaly, Fabian Ruiz ed Osimhen per i campani.
Oltre alle assenze già note, nelle prossime ore i due allenatori scioglieranno gli ultimi dubbi legati a Giroud, Insigne, Mario Rui e Lobotka: difficilmente partiranno titolari, si spera di averli almeno in panchina, anche se non al 100%.
Al netto degli infortunati/acciaccati, il Milan dovrebbe scendere in campo con Magic Mike Maignan, Kalulu, Tomori, il capitano Romagnoli, Theo Hernandez, Tonali, Kessie, Saelemaekers, Brahim Diaz, Krunic e Zlatan Ibrahimovic.
Balza subito all’occhio l’assenza in campo della coppia mediana Bennacer/Bakayoko dopo le disastrose prestazioni contro Sassuolo e Udinese. Ad oggi la coppia formata da Kessie e Tonali, dà sicuramente più sicurezza ed equilibrio al gioco del Milan e per questo motivo Pioli punterà su loro due. Mister Spalletti, orfano anche di Manolas che nelle ultime ore, in tempo record, è passato all’Olympiakos, dovrebbe schiarare i seguenti 11: Ospina tra i pali, Malcuit, Rrahmani, Juan Jesus, Di Lorenzo in difesa, Anguissa, Demme sulla linea mediana, Elmas, Zielinski e Lozano dietro ad un rigenerato Mertens.
Essendo il sottoscritto un grande amante delle statistiche, ho avuto la malsana idea di leggerne qualcuna in riferimento a questa grande sfida. Non vi nascondo che me ne sono pentito amaramente quando ho letto che il Milan contro il Napoli ha conquistato i 3 punti solamente una volta nelle ultime 13 partite disputate in Serie A. Se consideriamo invece solo le partite di Serie A disputate a San Siro, il Diavolo non batte gli azzurri da dicembre 2014. Qualcuno potrebbe pensare che io in qualche modo la stia gufando clamorosamente al Napoli e non vi nascondo che, da buon rossonero, avete perfettamente ragione. In queste occasioni, si sa, uno si appiglia a tutto pur di illudersi di poter influire sul risultato finale. Scaramanzie e numeri a parte, mi aspetto una partita inizialmente un po’ statica in quanto carica di tensione da una parte e dall’altra. Sono sicuro, però, che se dovesse sbloccarsi in qualche modo, assisteremo ad una partita ricca di goal ed emozioni. Tutte a tinte azzurre, ovviamente…
Salentino trapiantato a Milano. Content Creator di professione, sex symbol nel tempo libero. Tra le mie passioni più forti: seguire il calcio in chiave ironica e parlare di me in terza persona.