Di Daniele Brogna
14 Aprile 2021
Mancano ancora 8 giornate alla fine del campionato ma tanti verdetti sono quasi già stati emessi: l’Inter con i suoi 11 punti di vantaggio sulla seconda in classifica ha più di mezzo scudetto in tasca mentre Cagliari, Parma e Crotone sono già in aeroporto a fare il check in, prima di imbarcarsi sul volo destinazione Serie B.
“Il calcio è strano, Beppe!”, disse un giorno Fabio Caressa allo Zio Bergomi durante una telecronaca. Ed è proprio così. Questo fantastico sport ci ha abituato a dei ribaltoni incredibili all’ultima curva, all’ultimo secondo, all’ultimo respiro, quando tutto sembrava già scritto. Ecco perché non bisogna mai abbassare la guardia quando si è in vantaggio ma soprattutto non bisogna mai arrendersi quando tutti ti danno per spacciato.
Tornando alla nostra amata Serie A, ad oggi, l’unica lotta ancora viva è quella per conquistare un posto in Champions League. Solo l’Inter di Conte è praticamente certa del pass, mentre i restanti 3 posti disponibili dovranno contenderseli Milan, Juve, Atalanta, Napoli, Lazio e Roma. Tra tutte solo la squadra di Paulo Fonseca sembra quella messa peggio, a maggior ragione se consideriamo che è ancora in corsa per vincere l’Europa League. La strategia della Roma di concentrarsi di più sul cammino europeo che sul campionato, potrebbe essere una mossa intelligente se consideriamo che, vincendo il trofeo, avrebbe accesso diretto alla Champions League del prossimo anno, addirittura come testa di serie. Sarebbe un colpaccio!
Tutte le altre squadre se la giocano ad armi abbastanza pari, in un equilibrio a dir poco instabile. I punti di distacco sono relativamente pochi e le varianti degli scontri diretti, alla fin della fiera, faranno come sempre la differenza.
Questo è il momento in cui si accumulano i rimpianti di un’intera stagione: quel pareggio subito all’ultimo secondo per una piccola disattenzione, quel rigore sbagliato, quel fuorigioco di mezzo piede, quell’errore a porta vuota, quell’orrore arbitrale…tutto peserà tremendamente nell’economia finale.
Se per avere la certezza bisogna aspettare solo la matematica, quel che è certo è che le prossime due giornate diranno tanto su questa avvincente corsa all’Europa che conta. I destini di molte di queste squadre coinvolte si intrecceranno e quindi – per forza di cose – qualcuna sarà costretta a lasciare per strada punti decisivi. Nella 31esima giornata, la prossima per intenderci, è prevista una doppia sfida di fuoco: Atalanta-Juventus e Napoli-Inter. Nella giornata successiva invece i bergamaschi andranno ad affrontare la Roma all’Olimpico mentre il Napoli di Rino Gattuso ospiterà la Lazio di Simone Inzaghi.
Il Milan in tutto ciò dovrà approfittarne come non mai in queste due giornate, cercando di conquistare 6 punti nella doppia sfida casalinga contro Genoa e Sassuolo. Sulla carta sono assolutamente due sfide abbordabili se consideriamo che sia i liguri che gli emiliani navigano in acque tranquille. Sappiamo però che “sulla carta” si può fare poco affidamento e il pareggio in casa contro la Sampdoria ad inizio marzo ne è la dimostrazione. Contro il Genoa peraltro ci sarà un’assenza pesantissima, quella di Zlatan Ibrahimovic fermato per una giornata dal giudice sportivo. Squalifica giustissima se consideriamo che lo svedese durante la sfida contro il Parma ha osato dire all’arbitro Maresca testuali parole: “Ti sembra strano eh?“. Parole pesantissime, piene di odio, che forse meritavano anche qualche giornata di squalifica in più. Ci è andata di lusso!
Ironia a parte, il Milan dovrà fare bottino pieno anche perché il calendario nelle ultime partite ci riserverà match durissimi contro Lazio, Juventus e Atalanta. Raggiungere l’obiettivo stagionale e tornare in Champions League, oltre che un immensa gioia per noi tifosi rossoneri, significherebbe dare una svolta alla storia del Milan, magari riaprire un ciclo, aumentare sicuramente i guadagni e gli investimenti sul mercato e, di conseguenza, alzare l’asticella delle ambizioni della società. Forza ragazzi!
Salentino trapiantato a Milano. Content Creator di professione, sex symbol nel tempo libero. Tra le mie passioni più forti: seguire il calcio in chiave ironica e parlare di me in terza persona.