Di Alfredo Pedullà
1 Agosto 2022
Ci sono trattative che vanno avanti per settimane. Settimane che diventano mesi. Qualche volta mesi che si protraggano per due o tre sessioni di mercato senza che si arrivi a una quadratura. Charles De Ketelaere al Milan può essere definita una trattativa abbastanza breve, anche se qualcuno l’ha definita addirittura una telenovela. È durata qualche settimana in più rispetto alle previsioni, ma sono dettagli (diremmo banali) rispetto a tutto il resto. In modo particolare rispetto alla fumata bianca arrivata: il Milan lo ha preso, è stato un colpo di classe. De Ketelaere è un 2001 nato pronto, che in maglia rossonera potrebbe fare il salto di qualità definitivo.
Un colpo di classe, spieghiamo perché, andando oltre le qualità del ragazzo che giustificherebbero un ragionamento del genere. Classe perché hai arricchito il reparto che aveva forse maggiormente bisogno, gli ultimi trenta metri sostenuti da Leao a sinistra e che necessitavano di un nuovo riflettore da accendere. Classe perché basterebbe verificare l’ultima stagione di CDK, un mix di prodezze autentiche, nel segno della continuità, l’imprevedibilità al potere. Classe perché è un ottimo segnale di coerenza: qualsiasi proprietà del Milan ha sempre privilegiato la linea giovani, gli investimenti sui talenti destinati a sfondare. Certo, ci sono le eccezioni come Ibrahimovic e Giroud, non bisogna generalizzare, piuttosto bisogna intuire che in un gruppo di ragazzi dorati ci vogliono anche gli espertoni che – pur facendo la differenza in campo – sono fondamentali per fare consigli. Ma le eccezioni non devono rappresentare la regola è il Milan si è assicurato un ragazzo, il famoso De Ketelaere, da ciclo. Ovvero in grado di fare la differenza per i prossimi cinque o sei anni, partecipando all’auspicabile epopea rossonera dopo la conquista di un meraviglioso scudetto.
Si è fatta molta filosofia sul costo del cartellino, in realtà il Milan ha speso la cifra giusta. Il Bruges era partito da una base di 40 milioni, avrebbe voluto l’inserimento di alcuni bonus, ma alla fine si è accontentato (si fa per dire) di 35 milioni tutto compreso. E la possibilità di inserire una percentuale tra il 10 e il 20 per cento su un’eventuale futura vendita ha fatto crollare il muro della diffidenza e della resistenza. I club belgi, come quelli olandesi, sono molto rigidi quando devono fissare il prezzo, impiegano giorni e giorni prima di cambiare idea. Nel caso specifico il Bruges ha dovuto fare i conti con la volontà di Charles che aveva scelto il Milan in modo incondizionato, accettando la proposta superiore ai 2 milioni a stagione più bonus dopo diversi incontri tra il suo entourage e Paolo Maldini. I club inglesi che si sono materializzati strada facendo hanno alzato bandiera bianca, avendo intuito che il gioiello del Bruges non avrebbe cambiato idea.
De Ketelaere deve avere enorme personalità anche fuori dal campo perché ha chiesto di non essere convocato per i primi impegni ufficiali, anche importanti, del suo club. Ha chiesto di saltare gli ultimi allenamenti e il suo ormai ex allenatore ha candidamente fatto capire che Charles non avrebbe voluto rischiare di infortunarsi per perdere quello che sarebbe stato è e sarà l’autobus più importante della sua giovanissima carriera.
DK è un colpo di classe perché ha qualità straordinarie, sostenute da quella personalità che è un passaggio decisivo per un ragazzo di 21 anni. Ci sono quelli che hanno mezzi enormi, ma che non riescono a esprimerli. DK è la sintesi perfetta, in attesa di una collocazione tattica che gli permetta di sprigionare il massimo del repertorio. Chi lo conosce bene garantisce che da esterno sarebbe sprecato e che diventa micidiale se schierato come trequartista (oggi si dice sottopunta) alle spalle dell’unico attaccante. All’interno del 4-2-3-1 il suo ruolo sarebbe lì, senza alcun tipo di dubbio. Chi lo conosce ancora meglio, garantisce che sarebbe meglio dargli tutta la libertà possibile e immaginabile per permettergli di esprimere il suo repertorio. Pioli è un sarto fatto apposta per cucirgli addosso il miglior “vestito” rossonero possibile. L’assortimento rischia di essere devastante nel senso più positivo del termine: De Ketelaere al centro e Leao a sinistra sono il mix perfetto per un club che cerca un pieno di fantasia, cambio di passo, progressione e imprevedibilità. Oltretutto rappresenterà la migliore sintesi per non caricare le responsabilità sull’attaccante centrale, anche in questo caso ci sarà da divertirsi tra Origi e Giroud, aspettando il rientro a pieno regime – ci vorrà pazienza – di Zlatan Ibrahimovic. Il Milan ha Messias a destra, destinato a crescere dopo la prima stagione comunque positiva e protagonista del precampionato.
E un assortimento che comprende Rebic, il regolare Saelemaekers, senza dimenticare la duttilità di un centrocampista come Adli fresco di nomina. Torniamo dunque al discorso di partenza: 35 milioni per un ragazzo del 2001 sono una cifra giusta e ponderata, il rispetto della filosofia di investire mediamente (anche tanto) sui giovani di 20 anni. Noi crediamo che i tifosi del Milan possano divertirsi tanto, non pensando che lo scudetto sul petto sia un punto di arrivo, piuttosto una base per alzare ulteriormente l’asticella delle ambizioni. Un colpo di classe, appunto: Charles De Ketelaere li farà sognare e probabilmente anche impazzire di felicità.
Giornalista e opinionista sportivo, grande esperto di calciomercato in Italia. "È un privilegio quando passione e lavoro coincidono".