Di Gabriele Borzillo
Aggiornato: 2 Agosto 2021
Un romanzo di Achille Campanile, siamo nei primi anni sessanta, recitava: “Agosto, moglie mia non ti conosco”. Ecco, parafrasando quel titolo, oggi potremmo scrivere qualcosa sul genere: agosto, squadra mia non ti conosco. Già, perché il primo mese di calciomercato è trascorso con millemilamilioni di parole e pochi, pochissimi affari: così, per cercare un pochino di movimento, stiamo tutti quanti aspettando agosto. Ad agosto il mercato si chiude, ad agosto sei obbligato a cedere gli esuberi che hai in rosa, ad agosto non puoi più bluffare, il campionato è a un passo e i conti devono necessariamente tornare. Sicché forse, sottolineiamo forse, ascolteremo meno storie infinite e si darà maggior spazio alla concretezza.
Oddio, non è che fino a oggi tutte ma proprio tutte le squadre di Serie A sono rimaste ferme al palo: però manca l’acuto, le trattative proseguono a oltranza. Chi compra vuol spendere il meno possibile – della situazione economica nel mondo pallonaro abbiamo trattato più e più volte quindi non ci sembra il caso di tornare sull’argomento – chi vende cerca di raggranellare moneta senza per questo cedere i calciatori a cifre troppo basse rispetto alla richiesta iniziale. Il Milan, ad esempio, si è trovato costretto dagli eventi ad acquistare un portiere, dal mio punto di vista un signor portiere, un vice Ibra – ma Giroud sarà poi un vice? Non credo proprio – oltre a riscattare i Tomori o i Tonali di turno. E ancora qualcosa dovranno fare i rossoneri per competere con Inter e Juventus, soprattutto in mezzo al campo in sostituzione di Calhanoglu, che sì sarà pure discontinuo ma, repetita iuvant, nei suoi anni milanisti ha viaggiato a una media di un gol o un assist ogni due partite.
L’Atalanta sta operando in silenzio, quasi sottotraccia: intanto ha piazzato il colpo Lovato dal Verona: il ventunenne, titolare dell’Under 21, è tra i migliori difensori non solo italiani ma, consentitecelo, europei. Ragazzo dal futuro roseo, se ben guidato: e quale piazza meglio di Bergamo sa valorizzare i giovani lanciandoli in prima squadra fin da subito, senza paura? Così come bene sta muovendosi la Lazio: ci sarà qualche diatriba interna da sanare, forse qualcuno chiederà la cessione forse no e Tare, nel frattempo, per non saper né leggere né scrivere, ha portato a Formello Felipe Anderson e Hysaj, due pezzi da novanta o quasi. Il tutto per la felicità di Maurizio Sarri, nuovo condottiero biancazzurro in cerca di rivincite anche se il suo curriculum parla abbondantemente per lui.
Sempre restando nella capitale sembra sfumare, mestamente, l’affare Xhaka in casa Roma. Era già tutto dato per chiuso, fatto, finito: senonché l’Arsenal, società proprietaria del cartellino del capitano rossocrociato, non ha mai abbassato le pretese economiche riguardo al centrocampista e la Roma, attualmente, non può operare con ampi margini di manovra. Morale: Xhaka resta a Londra e i giallorossi dovranno virare su profili differenti.
Nulla da segnalare in casa Juventus: Locatelli sembra sempre a un passo ma è un passo lunghissimo a quanto pare, visti i summit continui tra la dirigenza di Madama e il Sassuolo, per il quale il giovanotto non vale meno di una quarantina di milioni. Alla ricerca di un centrocampista è anche il Napoli, dopo l’infortunio capitato a Demme (coraggio, ti aspettiamo presto in campo): Spalletti desidererebbe, a quanto si capisce dalle notizie provenienti dal capoluogo campano, Vecino. Ma l’Inter, che vendere deve vendere, non ha intenzione di svendere pezzi per così dire pregiati. Vecino è sì reduce da un lungo infortunio ma è pur sempre un nazionale uruguagio: grande corsa, senso della rete, grinta e agonismo puro. I nerazzurri chiedono soldi, nemmeno pochini per la verità. Anche perché Beppe Marotta sta cercando di tagliare gli ingaggi improponibili pur rimettendoci qualcosa. E sul fronte cessioni, importanti diciamo, a parte i fiumi di parole che si scrivono o raccontano, non sta accadendo niente in viale della Liberazione.
Nato a Milano, giornalista, scrittore, speaker radiofonico ed opinionista televisivo, laureato in Marketing e Comunicazione d’Impresa.