Di Cronache di Spogliatoio
Aggiornato: 15 Giugno 2022
È il 14 maggio 2018. Mancano pochissime settimane alla rassegna iridata in Russia, dove a conquistare il titolo mondiale sarà la nazionale francese grazie al 4-2 in finale contro la Croazia. L’Italia calcistica si appresta ad affrontare la prima rivoluzione del pallone, dopo non essere riuscita a qualificarsi alla Coppa del Mondo. Dopo 4 anni vissuti con gioia, gloria e dolore, abbiamo pensato di analizzare il trend delle reti segnate durante l’era Mancini (fino a questo momento). Un calvario storico quello del ‘bomber’, che però analizzando la classifica troverà parecchi colpi di scena.
10) Matteo Pessina – 4 gol in 13 partite
La sua esultanza iconica dopo il gol del 2-0 contro l’Austria, negli ottavi di finale di Euro 2020, è stata, per certi versi, il simbolo dell’incoscienza della gioventù italiana. Il centrocampista dell’Atalanta è un giocatore versatile, capace di dare il suo contributo in entrambe le fasi di gioco e i dati offensivi lo dimostrano.
9) Moise Kean – 4 gol in 12 partite
Viste le medie ci verrebbe da dire: ‘Mancio, convochiamo Moise?’. Poi, però esistono anche altri fattori. Le squadre contro le quali hai segnato e il valore della partita stessa (Finlandia, Liechtenstein e Lituania). L’importante rimane sempre segnare, ma ora ci si aspetta il salto di qualità per Moise: sia con il club che con la nazionale.
8) Jorginho – 5 gol in 39 partite
È stato il trascinatore tecnico della banda campione d’Europa. Un giocatore che detta i ritmi in campo e che è stato ‘in toto’ il cervello della nazionale italiana. Poi, il black out emotivo più che tecnico. I rigori decisivi sbagliati e gli errori inaspettati sono costati (in parte) la qualificazione a Qatar 2022. Noi, però, ci auguriamo che il miglior Jorginho possa tornare ai suoi momenti migliori, magari in vista del prossimo Europeo.
7) Federico Bernardeschi – 5 gol in 26 partite
Il talento di Carrara lascerà la Juventus a fine giugno e, forse, per Bernardeschi sarà un momento di svolta nella sua carriera. Mancini ha sempre creduto nel ragazzo e il rigore calciato in finale contro l’Inghilterra ne è un gran segnale. La fascia destra è competitiva in nazionale, ma un Federico in forma è un giocatore importante per l’Italia.
6) Lorenzo Pellegrini – 5 gol in 20 partite
Il capitano giallorosso, a causa di un problema fisico, aveva saltato la rassegna europea di un anno fa, non riuscendo così a far parte dell’albo d’oro della nostra nazionale. Il tempo gli darà ancora qualche possibilità e di certo Lorenzo darà a tutti i tifosi tante nuove gioie.
5) Lorenzo Insigne – 6 gol in 31 partite
Giocherà altre partite in Nazionale? Questa è la domanda che ruota attorno al futuro di Insigne, giocatore clamorosamente tecnico, capace di segnare, a detta di tanti, il gol più bello dell’Europeo contro il Belgio: una rete tanto bella quanto decisiva. La fascia sinistra senza Insigne perde un padrone importante.
4) Domenico Berardi – 6 gol in 24 partite
Una storia stupenda. Dai campi di periferia alla vittoria con l’azzurro calcistico. ‘Mimmo’ Berardi è diventato nelle ultime stagioni un giocatore di punta del nostro calcio, trascinando nella parte sinistra della classifica il suo Sassuolo. Rimane l’amaro in bocca per quel tiro sbagliato a porta vuota con la Macedonia sullo 0-0… peccato.
3) Nicoló Barella – 8 gol in 38 partite
Un centrocampista splendido, sulla bocca di tutti per le giocate che propone, ormai da tante stagioni. Il calciatore scuola Cagliari, nonostante la giovane età (classe ‘97), è già un veterano della Nazionale e per il suo ruolo le 8 reti segnate sono veramente tante.
2) Andrea Belotti – 8 gol in 29 partite
Medaglia d’Argento per il ‘Gallo’ Belotti. In tanti lo hanno dimenticato nel recente passato, ma fino a qualche stagione fa era in perenne ballottaggio con Ciro Immobile. Poi, la flessione con il Torino e il calo numerico in termini di reti segnate. Serve una riscossa e magari la prossima stagione può essere quella della svolta, probabilmente lontano dalla Mole.
1) Ciro Immobile – 8 gol in 23 partite
Re Ciro è il padrone del gol anche con la Nazionale. Sempre criticato in azzurro ma la media è di 1 gol ogni 3 partite, non un bottino ricchissimo ma in regola con la tendenza della nostra Nazionale. Il nuovo modello tattico del ct Mancini è più alla sua portata e questo potrà aiutarlo a trovare la via del gol come in campionato, dove in carriera è stato quattro volte capocannoniere.
Esiste un luogo sacro fatto di odori nauseabondi e pareti scalcinate, custode di emozioni uniche che ognuno di noi si porta dentro per tutta la vita. Che tu sia un terzino di provincia o il regista della Nazionale, lo spogliatoio è casa tua e Cronache di spogliatoio è il salotto in cui informarti e sfogare la tua passione.