“Io conosco Maledizione della prima luna, Maledizione del forziere fantasma, Harry Potter e la Maledizione dell’erede, se qualche Maledizione vuole essere conosciuto perchè parla di me, mi deve pagare.”
Probabilmente un freschissimo Josè Mourinho avrebbe risposto così se in questi giorni si fosse trovato a guidare la Nazionale del Brasile e gli avessero parlato della “Maledizione del gatto”, ma purtroppo il nostro viaggio nella fantasia storica calcistica si deve fermare qui, o forse no.
In Brasile ne sono convinti e la ricerca effettuata da alcuni giornali non ha fatto altro che alimentare ulteriormente il pensiero dei tifosi.

7 dicembre 2022 conferenza stampa alla vigilia dei quarti di finale del Mondiale in Qatar. Da una parte Vinicius J. e dall’altra l’addetto stampa della Seleçao.
Mentre il fuoriclasse del Real Madrid risponde alle domande, compare quasi dal nulla un gatto sul tavolo, il responsabile della comunicazione della Nazionale brasiliana si alza, prende il gatto e con un gesto non troppo cordiale “scaraventa” il gatto a terra. Qualcuno gli fa notare che poteva farlo in altro modo, ma lui alza le sopracciglia e l’intervista continua. Quella situazione fu ripresa da tutti i media sia per il modo ma anche e soprattutto perchè nella religione musulmana il gatto è considerato un animale sacro.
Da quel giorno per la selezione verdeoro cambia tutto, o almeno così pare.
Perde ai rigori contro la Croazia ed esce dal Mondiale, ma in generale la fortuna sembra aver girato le spalle al movimento calcistico dei palleggiatori.
Il gatto verrà subito adottato ma non servirà a molto perchè di lì a poco ecco arrivare i risultati che non ti aspetti.
L’Under 20 esce contro Israele ai Mondiali disputati in Argentina, i ragazzi dell’Under 17 sconfitti dall’Argentina. L’Under 23 ha mancato la qualificazione alle Olimpiadi di Parigi 2024 e fuori dal rettangolo di gioco le cose non sono andate di certo meglio. Scandali che hanno travolto i vertici della CBF (la federcalcio brasiliana), l’esonero dell’ex ct, Fernando Diniz, il grave infortunio di Neymar che ha privato la Seleçao di una risorsa preziosa e la sconfitta contro l’Uruguay (4-2 ai rigori) in Coppa America. Nelle attuali qualificazioni ai Mondiali del 2026, il Brasile si trova in una situazione a dir poco difficile: è sesto con appena 7 punti.
Detto questo non si può certo dare la colpa ad un gatto, siamo d’accordo?

Poteva andare peggio… poteva piovere.