Di Redazione William Hill News
14 Maggio 2020
Il 14 maggio del 2000 la Lazio conquista il secondo scudetto della sua storia portando a termine una rimonta storica nei confronti della Juventus. È una stagione magica quella del centenario per il club biancoceleste, che inizia con la vittoria della Supercoppa Europea il 27 agosto 1999 contro il Manchester United e culmina poi con il double campionato – Coppa Italia.
La rosa allestita dal presidente Sergio Cragnotti e messa a disposizione di Sven-Goran Eriksson (il vice è Luciano Spinosi) è di primissimo livello, anche se nel mercato estivo perde un elemento del calibro di Christian Vieri, ceduto all’Inter per la cifra record di 90 miliardi di euro. Al suo posto arrivano dal Bologna Kennet Andersson, che però va via dopo meno di sei mesi rientrando in Emilia, Fabrizio Ravanelli dal Marsiglia (acquistato nella sessione invernale) e Simone Inzaghi dal Piacenza. Tra gli altri acquisti il trio di argentini: Sensini e Veron dal Parma, Simeone dall’Inter.
Serie A 1999-2000: testa a testa Juve-Lazio
Ai nastri di partenza, la favorita per la vittoria del campionato è indubbiamente la Juventus di Carlo Ancelotti, che può contare su una rosa stellare e talmente ampia da non far notare mai le assenze dei big. Nella prima parte della stagione, la Lazio riesce comunque a rimanere incollata ai bianconeri, perdendo solo due volte: il derby contro la Roma del 21 novembre 1999 (4-1 in favore dei giallorossi con doppiette di Delvecchio e Montella, gol di Mihajlovic per i biancocelesti) e la gara contro il Venezia del (5 gennaio 2000, reti di Maniero e Ganz). La Juve si laurea campione d’inverno con un punto di vantaggio sulla Lazio, ma anche se la cabala racconta che chi è davanti al giro di boa quasi sempre trionfa a fine stagione, nel girone di ritorno succede praticamente di tutto.
La Juventus si porta addirittura a +9 sui capitolini, approfittando di alcuni scivoloni di Nesta e company: particolarmente pesanti le sconfitte con Verona e Milan, oltre che i pareggi contro Cagliari e Parma. Con otto turni da giocare e 9 lunghezze di vantaggio, evidentemente la Vecchia Signora canta vittoria troppo presto e la Lazio si rende protagonista di una rimonta che ricorda molto quella subita l’anno precedente da parte del Milan di Alberto Zaccheroni. La prima impresa è quella del Delle Alpi, quando il 1° aprile 2000 i biancocelesti beffano la Juventus nel suo fortino grazie ad una rete di Diego Simeone.
La Juventus annega nella piscina di Perugia, Lazio campione
I bianconeri scivolano anche alla terzultima giornata contro il Verona (doppietta dell’ex Cammarata), ma il sorpasso arriva solo all’ultima giornata, quando la Lazio batte la Reggina allo Stadio Olimpico per 3-0 (Inzaghi, Veron, Simeone), mentre la Juventus perde 1-0 sotto la pioggia battente di Perugia con l’arbitro Collina che si assume la responsabilità di portare a termine una gara ai limiti dell’impraticabilità. Per la Lazio è festa grande con il 2° tricolore della sua storia.
La stagione, dicevamo, rimane leggendaria per la Lazio con la vittoria della Supercoppa Europea ad inizio stagione: il 27 agosto 1999 un gol di Salas affonda i campioni d’Europa del Manchester United. E quattro giorni dopo lo scudetto, il 18 maggio, i biancocelesti festeggiano anche la vittoria della Coppa Italia (la terza della storia del club), pareggiando 0-0 a San Siro contro l’Inter, dopo aver vinto la finale di andata per 2-1 (Nedved, Simeone).
Lazio 1999-2000: rosa e formazione tipo
La rosa della Lazio 1999-2000 è una vera e propria corazzata, con una difesa nella quale emergono i vari Nesta, Couto e Mihajlovic, mentre il centrocampo è un reparto stellare con i vari Simeone, Nedved, Stankovic, Veron e Almeyda. In attacco, tra Mancini, Boksic, Salas, Ravanelli e S. Inzaghi Eriksson non ha che l’imbarazzo della scelta.
La rosa
ALLENATORE: Sven-Göran Eriksson (vice Luciano Spinosi)
PORTIERI: Luca Marchegiani, Marco Ballotta, Luca Mondini, Emanuele Concetti.
DIFENSORI: Fernando Couto, Giuseppe Favalli, Guerino Gottardi, Siniša Mihajlović, Paolo Negro, Alessandro Nesta, Giuseppe Pancaro, Nestor Roberto Sensini.
CENTROCAMPISTI: Matias Jesus Almeyda, Sergio Conceição, Attilio Lombardo, Dario Marcolin, Pavel Nedved, Giampiero Pinzi, Diego Pablo Simeone, Dejan Stankovic, Juan Sebastian Veron.
ATTACCANTI: Alen Boksic, Gasperino Cinelli, Simone Inzaghi, Roberto Mancini, Fabrizio Ravanelli, Marcelo Melinão Salas.
La formazione tipo
Marchegiani; Negro, Nesta, Mihajlovic, Pancaro; Sérgio Conceição, Simeone, Veron, Nedved; Mancini, Salas.
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