Alla fine la decisione è arrivata: Juventus penalizzata di 10 punti in classifica per il processo sportivo sulle plusvalenze. E’ questa la sentenza della Corte federale d’appello della Figc dopo la nuova udienza del processo plusvalenze. La stessa Corte d’appello ha anche prosciolto i sette dirigenti bianconeri per il quale il Collegio di Garanzia aveva chiesto di rimotivare la responsabilità, nell’ambito dello stesso processo sulle plusvalenze. Si tratta di Pavel Nedved, Paolo Garimberti, Assia Grazioli Venier, Caitlin Mary Hughes, Daniela Marilungo, Francesco Roncaglio ed Enrico Vellano. Per loro il procuratore federale, Giuseppe Chiné, aveva chiesto inizialmente otto mesi di inibizione. Nello stesso giorno, arriva anche l’ufficialità della data della prima udienza davanti al Tribunale federale per il secondo filone di indagine, quello sulla ‘manovra stipendi’: sarà il 15 giugno

Il comunicato della Juve: “Grande amarezza”

“Juventus Football Club prende atto di quanto deciso poco fa dalla Corte d’Appello della FIGC e si riserva di leggere le motivazioni per valutare un eventuale ricorso al Collegio di Garanzia presso il CONI. Quanto statuito dal quinto grado di giudizio in questa vicenda, iniziata più di un anno fa, suscita grande amarezza nel club e nei suoi milioni di tifosi, che, in assenza di chiare regole, si trovano oltremodo penalizzati con l’applicazione di sanzioni che non sembrano tenere conto del principio di proporzionalità. Pur non ignorando le esigenze di celerità, alle quali la Juventus non si è mai sottratta nel corso del procedimento, si sottolinea che si tratta di fatti che debbono ancora essere giudicati dal giudice naturale”.

Allegri: “Penalizzazione? Stillicidio, mi auguro finisca presto”

Anche Massimiliano Allegri ha commentato la sanzione dopo il ko 4-1 sul campo dell’Empoli: “Dispiace per la sconfitta ma siamo crollati dopo il primo gol. Andare a quantificare la penalizzazione, è quattro mesi che viviamo questa situazioneSpero che finisca tutto al più presto perché vogliamo avere la certezza di tutto e forse lavoreremo meglio. In questo momento dobbiamo stare zitti e ripartire. Abbiamo fatto 69 punti sul campo, già questa situazione ti destabilizza a livello mentale. Poi dopo si può criticare, va benissimo tutto”.
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Nel posticipo della 36ª giornata di Serie A, la Juve crolla 4-1 contro l’Empoli e, dopo la penalizzazione di 10 punti, ora la qualificazione alla prossima Champions League è lontanissima. Domenica è in programma lo scontro diretto con il Milan che può però gestire un vantaggio di 5 punti a due giornate dalla fine. Contro i toscani i bianconeri partono bene e per un quarto d’ora mettono alle corde la squadra di Zanetti, con Milik che va vicinissimo al gol con un colpo di testa respinto dalla traversa (13′). Da possibile eroe, il polacco si trasforma in protagonista negativo quando al 17′ aggancia Cambiaghi in area: dal dischetto Caputo non sbaglia. Passano tre minuti e al 21′ Luperto raddoppia con una zampata da pochi passi dopo un miracolo di Szczesny su Akpa Akpro. A inizio ripresa ancora Caputo trova il tris e la doppietta personale con uno scavetto dopo una palla persa da Alex Sandro. All’85’ Chiesa sorprende Vicario per il gol della bandiera, ma al 92′ Piccoli ristabilisce le distanze per il 4-1 finale.