È il Milan a prendersi la vetta della Serie A dopo 8 giornate. Prima della seconda sosta stagionale per le Nazionali, i rossoneri vincono  per 0-1 a Marassi contro il Genoa e si portano in solitaria al primo posto del campionato con 21 punti. Ancora una volta, a togliere le castagne dal fuoco al ‘Diavolo’ è il nuovo acquisto Pulisic, tra i nuovi sicuramente quello che ha avuto il maggior impatto in termini di punti. Buona la prima parte di stagione anche di Reijnders, mentre Leao rappresenta croce e delizia del popolo rossonero, capace di giocate sopraffine quando riesce ad accendersi.

L’Inter sbatte sul muro Bologna

Pioli e i suoi sono stati bravi ad approfittare del mezzo passo falso casalingo dell’Inter, fermata sul 2-2 da un Bologna che si conferma squadra molto ben allenata da Thiago Motta. Lautaro Martinez sta letteralmente trascinando i nerazzurri (anche se la leggerezza sul rigore procurato è imperdonabile), mentre è stato troppo altalenante il rendimento in questa prima parte di stagione dell’azzurro Barella. Sicuramente promosso Thuram, che ha dato nuove soluzioni offensive al club meneghino con i suoi movimenti e ha già collezionato 5 assist in 8 match.

Allegri da record

Tiene la Juventus, che con la vittoria nel derby è salita a quota 17 punti frutto di 5 vittorie, 2 pareggi e 1 sconfitta. Fin qui i bianconeri sono stati trascinati da Chiesa e Vlahovic, che però sono attualmente ai box e non sono scesi in campo nel derby di sabato scorso. Allegri (record di vittorie in Serie A nell’era dei tre punti e 13 derby vinti su 17) ha così sopperito con una fase difensiva impeccabile, nella quale sta brillando Bremer e sta dando segnali importanti di crescita Gatti. La delusione è rappresentata dai due giovani centrocampisti Miretti e Fagioli, che non sono fin qui riusciti a dare un contributo sostanzioso alla manovra.

Le romane risalgono la china

Come era prevedibile, stanno risalendo la china le due romane, che non erano partite affatto bene. Roma e Lazio hanno rispettivamente 11 e 10 punti, sicuramente meno di quelli previsti nel pre-campionato e di quanto dovrebbero rendere le rispettive rose. Per i giallorossi sta diventando un fattore Romelu Lukaku, già imprescindibile per Josè Mourinho con una media di quasi un gol a partita. Il belga si è inserito rapidamente ed è diventato immediatamente più decisivo perfino di Paulo Dybala, ora costretto ai box da un nuovo infortunio. Sugli scudi anche il “gallo” Belotti, che quando viene chiamato in causa risponde sempre presente.

Si sta rimettendo in carreggiata anche la Lazio, che inizialmente ha pagato soprattutto una fase difensiva svagata. Sarri e i suoi sono inevitabilmente troppo Luis Alberto dipendenti, ma piano piano anche i nuovi si stanno ritagliando un certo spazio. L’uomo della provvidenza di queste prima parte di stagione è però il centrocampista uruguayano Vecino, che sembrava dovesse andare via in estate, invece è rimasto e si sta rendendo protagonista di prestazioni importanti oltre che di gol molto pesanti in termini di punti.

Altre protagoniste e delusioni di Serie A

Iscritta di diritto alla lotta per la Champions League anche la Fiorentina di Vincenzo Italiano, che continua il suo percorso di crescita e maturazione. Concedono molto i viola, ma non metti assieme 17 punti per caso ed i 18 gol messi a segno fin qui (secondo attacco del campionato) sono un grande vanto per la squadra del presidente Commisso. Tra gli uomini in copertina per i viola ci sono sicuramente l’esperto Bonaventura, ma sembra rinato anche il brasiliano Arthur. Delude ancora il difensore Milenkovic, che non sembra aver effettuato quegli step in termini di esperienza che ci si attendevano da lui.

I viola sono stati nel weekend i giustizieri del Napoli campione, che attualmente occupa il 5° posto a -7 dalla vetta. Qualcosa nel perfetto giocattolo di Spalletti sembra essersi rotto sotto la guida di Garcia, con Osimhen spesso nervoso e alcuni elementi come Kvaratskhelia, che non riescono a trovare la continuità della storica cavalcata della scorsa stagione. La piazza partenopea, che si era abituata forse troppo bene, comincia a rumoreggiare.

Tra le formazioni che stanno trovando continuità, ci sono Monza, Frosinone e Bologna, per merito innanzitutto dei rispettivi allenatori. Palladino, Di Francesco e Motta stanno confermando di avere idee innovative e di riuscire a far rendere al meglio anche calciatori meno importanti o molto giovani. È il caso di Soulé, ad esempio, centrocampista offensivo di proprietà della Juventus, che ha già messo a segno 2 gol con i Ciociari.

Delusioni concenti sono invece il Cagliari di Claudio Ranieri, in fondo alla classifica con soli 2 punti anche per via di una rosa costruita male e che non sembra proprio attrezzata per competere a certi livelli in Serie A, e la Salernitana che proprio in queste ore dovrà decidere il destino del tecnico Paulo Sousa. Non convincono nemmeno Empoli, che ha già cambiato allenatore passando da Paolo Zanetti ad Aurelio Andreazzoli, e Udinese, ancora a secco di vittorie dopo 8 turni. Andrea Sottil riuscirà a mantenere la panchina?