Il cammino verso la Coppa del Mondo 2026 conduce gli Azzurri sulle rive del Mar Baltico. Sabato sera, alla A. Le Coq Arena di Tallinn, l’Italia di Gennaro Gattuso affronta l’Estonia nel secondo atto di un dittico ravvicinato, iniziato poco più di un mese fa con la travolgente vittoria per 5-0 a Bergamo. Quell’esordio folgorante per il nuovo CT rappresenta ora il metro di paragone. La sfida in terra estone, in programma sabato 11 ottobre 2025 alle 20:45, non è una formalità, ma un esame cruciale per la continuità del progetto e per le ambizioni di qualificazione in un girone complesso.

La situazione del girone e le scelte del CT

La qualificazione diretta al Mondiale è riservata solo alla prima classificata, mentre la seconda accederà ai playoff. La situazione attuale nel Gruppo I impone un’analisi realistica: la Norvegia è in fuga, con un percorso netto che rende la rincorsa al primo posto estremamente difficile. L’obiettivo primario e più concreto per l’Italia è consolidare la seconda posizione.

Ecco la classifica aggiornata:

  • Norvegia: 15 punti (5 partite giocate, differenza reti +21)
  • Italia: 9 punti (4 partite giocate, differenza reti +5)
  • Israele: 9 punti (5 partite giocate, differenza reti +4)
  • Estonia: 3 punti (5 partite giocate, differenza reti -8)
  • Moldavia: 0 punti (5 partite giocate, differenza reti -22)

Con Israele a pari punti (ma con una partita in più), la sfida con l’Estonia diventa fondamentale per staccare i diretti concorrenti e blindare l’accesso agli spareggi. Riprendere la Norvegia richiederebbe un percorso perfetto degli Azzurri e contemporanei passi falsi della capolista, uno scenario al momento poco probabile.

Per queste sfide, il CT Gattuso ha diramato una lista di convocati condizionata da assenze pesanti. Le novità sono le prime convocazioni per Hans Nicolussi Caviglia, Nicolò Cambiaghi e Roberto Piccoli. Le assenze per infortunio degli esterni Matteo Politano e Mattia Zaccagni, protagonisti all’andata, costringono il CT a un ripensamento forzato delle soluzioni sulle fasce.

Lavagna tattica e probabili formazioni

L’analisi tattica parte dal modello vincente di Bergamo, un sistema ibrido 4-4-2 con le due punte centrali, Moise Kean e Mateo Retegui. È plausibile che Gattuso voglia ripartire da queste certezze, ma le assenze lo obbligano a modificare gli interpreti. Per sostituire Politano e Zaccagni, le opzioni più dirette sono esterni di ruolo come Cambiaghi e Riccardo Orsolini, ma non è da escludere l’impiego di Giacomo Raspadori in una posizione più larga.

Indipendentemente dagli uomini, le chiavi tattiche saranno la velocità nella circolazione palla e lo sfruttamento delle corsie laterali. L’Estonia, guidata dal CT Jürgen Henn, adotterà con ogni probabilità un approccio prudente con un modulo difensivo come il 5-4-1.

Probabile Formazione Italia (4-4-2): Donnarumma; Di Lorenzo, Mancini, Bastoni, Dimarco; Cambiaghi, Barella, Tonali, Raspadori; Kean, Retegui.

Precedenti e prospettive

La storia e le statistiche del confronto tra Italia ed Estonia disegnano un quadro di dominio assoluto degli Azzurri. Nelle sfide ufficiali disputate dal 2010 a oggi, l’Italia ha sempre vinto. La gara d’andata a Bergamo è terminata 5-0, con gli Azzurri che hanno dominato con il 67% di possesso palla e 40 tiri totali. A rafforzare la percezione del divario c’è il Ranking FIFA: l’Italia è stabilmente nella top ten mondiale, mentre l’Estonia naviga oltre la 120ª posizione. Il punto debole degli avversari è la sterilità offensiva, mentre il loro giocatore di maggior talento è il portiere Karl Hein, di proprietà dell’Arsenal.

In conclusione, la trasferta di Tallinn ha un valore cruciale. L’obiettivo primario è la conquista dei tre punti per consolidare il secondo posto e l’accesso ai playoff. Una vittoria convincente sarebbe vitale per il morale e per la differenza reti, un passo fondamentale in vista degli impegni di novembre, quando si deciderà il destino degli Azzurri in questo percorso di qualificazione.