I quarti di finale del Mondiale per Club FIFA 2025 hanno emesso il loro verdetto, scolpendo un tabellone per le semifinali che promette scintille. In quattro partite ad altissima intensità disputate negli Stati Uniti, si è assistito a drammi sportivi, prodezze balistiche, polemiche feroci ed eroismi individuali, lasciando solo quattro squadre in corsa per il trono del mondo. Questa fase del torneo non è stata per deboli di cuore: una vittoria stoica in nove uomini, il gol struggente di un talento contro il suo futuro, un miracolo del portiere all’ultimo secondo e la fine di una favola inattesa. Il risultato è un programma di semifinali da sogno: i campioni della Copa Libertadores del Fluminense sfideranno il Chelsea di Enzo Maresca, mentre un Paris Saint-Germain forgiato nel fuoco affronterà l’inarrestabile Real Madrid.   

Fluminense 2-1 Al Hilal: il cuore del Flu spegne la favola di Inzaghi

Al Camping World Stadium di Orlando, il sogno dei campioni della Copa Libertadores è proseguito, ponendo fine alla straordinaria avventura dell’Al Hilal di Simone Inzaghi. Il Fluminense si è imposto per 2-1 al termine di una battaglia tesa e tattica. I brasiliani hanno sbloccato il risultato al 40′ con una perla di rara bellezza di Martinelli, il cui sinistro all’incrocio non ha lasciato scampo a Bounou dopo un errore in uscita di João Cancelo. L’Al Hilal, che aveva sbalordito il mondo eliminando il Manchester City agli ottavi , ha dimostrato ancora una volta il suo valore, pareggiando a inizio ripresa con Marcos Leonardo. L’attaccante ha sfruttato una sponda di Koulibaly per siglare il suo quarto gol nel torneo, raggiungendo Di Maria in vetta alla classifica marcatori. La svolta è arrivata dalla panchina: il subentrato Hercules, già decisivo contro l’Inter, si è rivelato l’eroe di giornata, segnando il gol della vittoria al 70′. La partita è stata anche segnata da un rigore concesso all’Al Hilal nel primo tempo e poi revocato dal VAR, un episodio che ha pesato sull’esito finale. Nel post-partita, Simone Inzaghi ha espresso orgoglio per il percorso della sua squadra, affermando di essere andati “oltre ogni aspettativa”. Questa partita ha rappresentato uno scontro simbolico tra la tradizione del calcio sudamericano e la nuova frontiera del calcio saudita, potenziata da ingenti investimenti e guide tecniche europee. La vittoria del Fluminense, ottenuta grazie alla genialità individuale e alla profondità della rosa, ha riaffermato come la cultura calcistica e la creatività possano ancora prevalere sulla potenza economica e sull’organizzazione tattica.  

Palmeiras 1-2 Chelsea: la legge di Palmer e la lacrima amara di Estevão

A Philadelphia si è consumata una storia di destini incrociati, con il Chelsea che ha superato 2-1 il Palmeiras. La partita è stata definita da un momento di poetica genialità e da un finale crudele. I Blues di Enzo Maresca hanno dominato le fasi iniziali, passando meritatamente in vantaggio al 16′ con il solito Cole Palmer, freddissimo nel finalizzare un assist di Trevoh Chalobah. Il cuore emotivo del match è arrivato al 53′: il 18enne prodigio del Palmeiras, Estevão, destinato proprio al Chelsea, ha segnato un pareggio sensazionale con un tiro da posizione quasi impossibile. Un addio magico e agrodolce contro il suo futuro club. Nonostante la reazione del Palmeiras, la vittoria è sfumata all’83’ nel modo più sfortunato: un cross di Malo Gusto è stato deviato e si è insaccato dopo un tocco sfortunato del portiere Weverton, autore di un autogol beffardo. A fine gara, Estevão era visibilmente commosso, dichiarando di avere il “cuore spezzato” ma di essere orgoglioso, ricevendo i complimenti dai suoi futuri compagni. Maresca ha definito la serata “perfetta”, felice per la vittoria e per il gol del suo futuro giocatore. L’incontro è stato un microcosmo del calciomercato globale, dove il talento è una merce e le lealtà si trasferiscono in anticipo tra continenti, trasformando una partita ad alta tensione in un toccante e conflittuale commiato. 

PSG 2-0 Bayern Monaco: furia, classe e veleni. I parigini in nove domano i bavaresi

Nel quarto di finale più caotico e controverso, il Paris Saint-Germain ha offerto una straordinaria prova di resilienza, battendo 2-0 il Bayern Monaco ad Atlanta nonostante abbia chiuso la partita in nove uomini. Dopo una gara equilibrata, il match è esploso nel finale. A rompere lo stallo al 78′ è stato Désiré Doué, bravo a capitalizzare un pallone perso da Harry Kane a centrocampo. Da lì, la partita è degenerata: il difensore parigino Willian Pacho è stato espulso per un brutto fallo all’82’. In inferiorità numerica, il PSG ha però trovato il colpo del k.o. in pieno recupero: Ousmane Dembélé ha prima colpito una traversa e poi, sulla prosecuzione dell’azione orchestrata da un Hakimi straripante, ha siglato il 2-0. Il dramma non era finito: anche Lucas Hernandez ha ricevuto un cartellino rosso, e un rigore concesso al Bayern è stato annullato dal VAR. La gara è stata inoltre funestata da un grave infortunio occorso a Jamal Musiala in uno scontro con Donnarumma. La vittoria del PSG non è arrivata nonostante il caos, ma grazie ad esso. L’abilità dei parigini di prosperare in una partita spezzata e di transizione si è rivelata più letale dell’approccio strutturato del Bayern. Sfruttando la velocità dei suoi esterni in contropiede, il PSG ha trasformato uno svantaggio numerico in un’arma decisiva, dimostrando una maturità e una forza mentale da vera pretendente al titolo.  

Real Madrid 3-2 Borussia Dortmund: finale folle e un Courtois monumentale

L’ultimo quarto di finale è stato un racconto a due facce, con il Real Madrid che è sopravvissuto a un finale pazzesco per battere 3-2 il Borussia Dortmund al MetLife Stadium. La squadra di Xabi Alonso sembrava in totale controllo, portandosi sul 2-0 in appena 20 minuti grazie alle reti del prodotto del vivaio  Gonzalo García e del terzino Fran García. La partita sembrava chiusa, ma i minuti di recupero hanno regalato un’incredibile girandola di emozioni.

Maximilian Beier del Dortmund ha accorciato le distanze al 90+2′. Appena due minuti dopo, il subentrato Kylian Mbappé ha ristabilito il doppio vantaggio con una splendida girata su assist di Arda Güler. La follia è proseguita con un rigore per il Dortmund, trasformato da Serhou Guirassy al 90+8′ dopo un fallo che è costato il rosso a Dean Huijsen. All’ultimo respiro, il Dortmund ha sfiorato il pareggio che sarebbe valso i supplementari, ma Thibaut Courtois ha compiuto una parata “monumentale” e prodigiosa su Sabitzer, sigillando la vittoria. Questo match ha incarnato la doppia elica del DNA del Real Madrid: una profondità di sistema che permette di dominare le partite anche con giocatori di rotazione, unita a una dipendenza quasi fideistica dalla genialità dei singoli fuoriclasse per risolvere le situazioni critiche. Quando il sistema ha vacillato, la classe di Mbappé e il miracolo di Courtois hanno fatto la differenza, dimostrando perché i  Blancos siano sempre la squadra da battere.

La strada verso il trono del mondo

I quarti hanno lasciato in lizza quattro contendenti che si sono guadagnati il pass per le semifinali con il fuoco della competizione. Martedì 8 luglio, Fluminense e Chelsea daranno vita a un classico scontro tra continenti e stili: la fantasia sudamericana contro la potenza della Premier League. Mercoledì 9 luglio, andrà in scena una sfida tra titani degna di una finale Paris Saint-Germain contro Real Madrid.

Il programma delle semifinali

Ecco il calendario completo delle semifinali, che si disputeranno entrambe al MetLife Stadium di East Rutherford : 

  • Fluminense vs Chelsea: martedì 8 luglio, ore 21:00 
  • Paris Saint-Germain vs Real Madrid: mercoledì 9 luglio, ore 21:00