Di Redazione William Hill News
Aggiornato: 25 Luglio 2025
La stagione 2025-2026 della Juventus, iniziata con il raduno del 24 luglio alla Continassa, non è un anno zero, ma il secondo capitolo di una rifondazione complessa. Dopo una prima stagione di assestamento (2024-25) con i nuovi innesti e una nuova filosofia, la pressione è ora tutta sul tecnico Igor Tudor e sulla dirigenza guidata dal Direttore Sportivo Damien Comolli e dal Direttore Tecnico François Modesto. L’obiettivo è trasformare le basi gettate in risultati concreti, integrando i nuovi acquisti e chiarendo il futuro di alcuni big.
La Continassa riapre i battenti: certezze e incognite
Il primo giorno di lavoro ha visto riunirsi un gruppo già plasmato da un anno di lavoro. Tra i più attesi ci sarebbe stato Douglas Luiz, che dopo una prima stagione di ambientamento era chiamato a diventare il padrone del centrocampo nel sistema di Tudor, ma pare destinato ad una cessione dopo appena 12 mesi (all’avvio del ritiro nemmeno presente). Chi pare certo di un posto è il nuovo primo capitano Manuel Locatelli, simbolo della continuità del progetto. Presente anche Dusan Vlahovic, sebbene il suo futuro a Torino rimanga incerto e legato alle dinamiche di un mercato che potrebbe vederlo partire a fronte di un’offerta adeguata. L’attenzione è stata catalizzata dai volti realmente nuovi di questa sessione estiva, arrivati per puntellare la rosa e aumentarne il tasso tecnico.
La rosa 2025-2026: innesti mirati su una base consolidata
Il mercato estivo del 2025 è stato chirurgico, volto a completare una rosa che aveva già cambiato pelle l’anno precedente.
- I nuovi acquisti (Estate 2025): I veri colpi di questa sessione sono l’attaccante canadese Jonathan David, arrivato a parametro zero dal Lille, e gli esterni portoghesi Francisco Conceição e João Mario, prelevati dal Porto per dare a Tudor più opzioni e imprevedibilità sulle fasce.
- Il nucleo esistente: Questi innesti si aggiungono a una struttura che conta già su giocatori come Koopmeiners, arrivato nel 2024, e su pilastri difensivi come Federico Gatti, il cui contratto è stato blindato fino al 2030 come segnale di fiducia a lungo termine.
Le voci del comando: la filosofia di Tudor e la strategia Comolli-Modesto
La linea di comando è chiara e mira a unire competitività immediata e sostenibilità futura. La visione di Damien Comolli e François Modesto è quella di un club che investe in modo intelligente, senza follie, per costruire una squadra forte e dai conti sani. La filosofia di Igor Tudor è il braccio armato di questa visione sul campo: un calcio intenso, aggressivo e verticale, che non si accontenta di gestire ma vuole dominare la partita. Al suo secondo anno, il tecnico ha il compito di far fare al suo sistema di gioco il definitivo salto di qualità.
Un itinerario di test: il percorso precampionato Il calendario delle amichevoli estive, confermato, è stato disegnato per testare la squadra contro avversari di livello crescente.
- 2 agosto: Juventus – Reggiana
- 10 agosto: Borussia Dortmund – Juventus
- 13 agosto: Juventus – Juventus Next Gen
- 16 agosto: Atalanta – Juventus
L’anno della verità
La stagione 2025-2026 si apre per la Juventus non con l’incertezza di una ripartenza, ma con la pressione di chi deve confermare un progetto. La dirigenza ha fornito a Tudor i pezzi mancanti per completare il suo puzzle tattico. Ora la palla passa al campo, dove giocatori come Koopmeiners sono chiamati alla consacrazione e i nuovi acquisti dovranno dimostrare di poter alzare il livello. Per la Juventus, questo è l’anno della verità.
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