Di Redazione William Hill News
2 Luglio 2024
Venerdì alle 21 , subito dopo Spagna-Germania, si giocherà un altro quarto di finale di assoluto prestigio: di fronte Francia e Portogallo. I Blues superano a fatica il Belgio grazie a un’autorete di Vertonghen su una conclusione di Kolo Muani, mentre il Portogallo ha la meglio sulla Slovenia solo ai calci di rigore: protagonista assoluto Diogo Costa, che para ben tre rigori agli sloveni.
Francia-Belgio 1-0: decide l’autorete di Vertonghen all’85’
La partita inizia su ritmi bassi e le due squadre si studiano a lungo: entrambe attendiste, poco propense ad andare a pressare alto ma piuttosto in attesa delle mosse altrui. Ci prova di più la Francia a giocare: Griezmann parte largo a destra e tende ad accentrarsi, Mbappé scatta da sinistra (dove spesso trova la sovrapposizione di Theo Hernandez) e Thuram è il terminale in mezzo a un’area di rigore che Deschamps vuole provare a riempire di più, per risolvere il problema di una certa pochezza offensiva che ha caratterizzato i suoi fin qui viste le sole due sole reti segnate in tre partite (di cui un autogol e un rigore). Il Belgio schiera davanti Openda-Lukaku-Doku ma i tre non riescono a incidere, anche perché la manovra è lenta e troppo spesso affidata ai lanci lunghi. Gli attaccanti si sacrificano tanto in ripiegamento per consentire all’11 di Tedesco di rimanere corto e compatto. Le occasioni da una parte e dall’altra latitano e così la prima frazione termina con poche emozioni.
Nella ripresa aumentano le conclusioni verso la porta da parte dei francesi, ma si conferma il problema di concretezza della squadra di Deschamps, che non vede la porta. Il Belgio in fase difensiva si mette con un 4-4-1-1 con De Bruyne pronto a lanciare Lukaku, più propositivo e più cercato nella ripresa, e tutti gli altri attenti a chiudere le linee o comunque a sporcarle il più possibile. Maignan para prima su Lukaku poi su De Bruyne ma nel numero di occasioni prevale leggermente la Francia. Kolo Muani al posto di Thuram prova a essere intraprendente e alla fine è sicuramente più fortunato, visto che a 5 minuti dal fischio finale è un suo tiro, dopo un’azione avvolgente partita da Theo e sviluppata da Griezmann al limite dell’area, a essere deviato da Vertonghen nella propria porta. E così la Francia si ritrova ai quarti dopo aver segnato appena tre reti: due autogol e un calcio di rigore di Mbappè. Per il Belgio niente rivincita e l’ennesima occasione non sfruttata dalla generazione di fenomeni ormai sul viale del tramonto già da tempo.
Il tabellino di Francia-Belgio
FRANCIA (4-3-1-2): Maignan; Kounde, Saliba, Upamecano, Theo Hernandez; Kante, Tchouameni, Rabiot; Griezmann; Mbappé, Thuram (dal 17′ st Kolo Mouani). A disp.: Areola, Samba, Clauss, Konate, Mendy, Pavard, Camavinga, Fofana, Zaire-Emery, Barcola, Coman, Giroud, Dembele. Ct: Deschamps.
BELGIO (4-4-2): Casteels; Castagne (dal 43′ st De Ketelaere), Faes, Vertonghen, Theate; Carrasco (dal 43′ st Lukebakio), Onana, De Bruyne, Doku; Openda (dal 18′ st Mangala), Lukaku. A disp.: Sels, Kaminski, Debast, De Cuyper, Meunier, Witsel, Tielemans, Vermeeren, Vranckx, Trossard, Bakayoko. Ct: Tedesco.
Arbitro: Nyberg (SVE)
Marcatori: 85′ aut. Vertonghen (B)
Ammoniti: Tchouameni (F), Griezmann (F), Rabiot (F), Vertonghen (B), Tedesco (B), Mangala (B)
Portogallo-Slovenia 3-0 dcr: decisivo Diogo Costa con tre rigori parati
Kek cambia solo un interprete rispetto alla sfida pareggiata con l’Inghilterra ai gironi, con Balkovec che prende il posto dello squalificato Janza come quarto di difesa a sinistra, Martinez, invece, torna all’undici che aveva mandato ko la Turchia, bocciando parte della formazione scesa in campo contro la Georgia. Lusitani che partono subito forte, cercando di dettare il ritmo del match per mandare in bambola la Slovenia. Leao e Ruben Dias impensieriscono Oblak, ma l’anticipo difensivo sul rossonero e la conclusione imprecisa del difensore dei Citizens si concludono con un nulla di fatto. Non incide Cristiano Ronaldo, le cui conclusioni sono facile preda del portiere sloveno prima di due punizioni che terminano alte facendo sussultare l’intero stadio. Leao è il più pericoloso dei portoghesi, con continue accelerazioni che lasciano sul posto la difesa slovena, con due dei quattro della linea (Drkusic e Karnicnik) costretti a spendere il fallo da giallo. Dall’altro lato la Slovenia gioca in ripartenza con Sesko protagonista di una doppia conclusione dalla distanza che però trova sempre pronto Diogo Costa. Nel finale della prima frazione una gran giocata di Leao trova Palhinha al centro, ma il giocatore del Fulham colpisce il palo.
Secondo tempo che prende il via con gli stessi 22 che hanno concluso i primi 45′, con la Slovenia che col suo 4-4-2 prova a organizzarsi meglio in campo per arginare le giocate del Portogallo. Al 55′ Oblak smanaccia sulla bordata da fuori dell’attaccante dell’Al Nassr. Al 62′ occasione per la Slovenia con Sesko che scappa via a Pepe per arrivare a tu per tu con Diogo Costa, ma il ritorno del centrale portoghese lo infastidisce portandolo a svirgolare malamente nella conclusione di sinistro. Al 76′ Martinez decide che è ora di lanciare in campo il figlio d’arte Conceiçao al posto di Leao, col gioco del Portogallo che inizialmente ne risente con uno sprinter in meno sulla sinistra. All’88’ Cristiano Ronaldo ha anche la possibilità di evitare i supplementari, ma è ancora una volta Oblak a dire di no al fenomeno portoghese che si dispera, incredulo per l’ennesimo intervento dell’estremo difensore che gli chiude la porta e prolunga il match ai supplementari.
Martinez e Kak non cambiano nulla per il ritorno in campo per il primo supplementare e la differenza cominciano a farla i più freschi. Lo stanco Cancelo, infatti, sbaglia il controllo aprendo la strada a Verbic, ma il 30enne del Panathinaikos non riesce a sfruttare a pieno l’occasione facendosi murare dalla difesa. Al 105′ episodio che può decidere il match: Diogo Jota si procura un calcio di rigore, che però Cristiano Ronaldo si fa parare dalla sua bestia nera Oblak. Lacrime per CR7, consapevole di aver sprecato l’occasione più ghiotta.
Nel secondo supplementare Kek butta nella mischia Josip Ilicic, nel tentativo di trovare dall’ex Atalanta la giocata per spostare gli equilibri dalla parte della Slovenia. Al 114′ è clamorosa l’occasione per Sesko per mandare ko il Portogallo: un gravissimo errore in costruzione di Pepe regala il pallone alla punta slovena che però, a tu per tu con Diogo Costa, non riesce ad aprire quel tanto che basta il piatto destro per superare l’estremo difensore portoghese. Quest’ultimo diventa poi protagonista ai calci di rigore visto che gli sloveni Ilicic, Balkovec e Verbic si fanno ipnotizzare da Diogo Costa, mentre Ronaldo, Bruno Fernandes e Bernardo Silva non sbagliano. I lusitani accedono ai quarti e venerdì sera affronteranno la Francia ad Amburgo.
Il tabellino di Portogallo-Slovenia
PORTOGALLO (4-3-3): Diogo Costa; Joao Cancelo (12′ sts Semedo), Pepe (12′ sts Ruben Neves), Dias, Mendes; B. Fernandes, Palhinha, Vitinha (20′ st Jota); B. Silva, Ronaldo, Leao (31′ st Conceiçao). A disposizione: José Sa, Rui Patricio, Dalot, Gonçalo Inacio, Antonio Silva, Danilo, Joao Neves, Matheus Nunes, Pedro Neto, Gonçalo Ramos, Joao Felix. Allenatore: Martinez
SLOVENIA (4-4-2): Oblak; Balkovec, Bijol, Drkusic, Karnicnik; Mlakar (29′ st Celar), Elsnik (1′ sts Ilicic), Cerin, Stojanovic (42′ st Verbic); Sesko, Sporar (29′ st Stankovic). A disposizione: Belec, Vekic, Blazic, Janza, Brekalo, Lovric, Kurtic, Horvat, Zugelj, Zeljkovic, Vipotnik. Allenatore: Kek
Arbitro: Orsato (Italia)
Rigori: Ilicic (S) parato, Ronaldo (P) gol, Balkovec (S) parato, B. Fernandes (P) gol, Verbic (S) parato, Bernardo Silva (P) gol
Ammoniti: Drkusic (S), Karnicnik (S), Stankovic (S), Bijol (S), Balkovec (S), Martinez (P), Cancelo (P)
Espulsi: Kek (S)
Note: Oblak (S) para un rigore a Ronaldo (P) al 15′ pts
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