Di Redazione William Hill News
Aggiornato: 20 Aprile 2022
È l’Inter di Simone Inzaghi la prima finalista della Coppa Italia 2021/2022. Dopo lo 0-0 dell’andata, i nerazzurri battono 3-0 i cugini rossoneri nel match di ritorno, grazie alla doppietta di Lautaro Martinez e alla rete di Gosens (la prima con la nuova maglia). Dopo soli 4 minuti, l’attaccante argentino porta in vantaggio i suoi con un destro al volo sul quale poco può fare Maignan. Il Milan reagisce ma non capitalizza, e i nerazzurri ne approfittano al 40’, ancora con Lautaro, al termine di un contropiede fulminante. Nella ripresa il gol di Bennacer riapre i giochi, ma Mariani – richiamato al Var – giudica influente la posizione di Kalulu e annulla il 2-1 per fuorigioco. Al minuto 82 arriva il definitivo 3-0 dell’ex atalantino Gosens, su assist di Brozovic. Questa sera, dalla sfida dell’Allianz Stadium tra Juventus e Fiorentina, verrà fuori il nome della seconda finalista.
Le pagelle dell’Inter
Handanovic 6.5: primo tempo da protagonista quello vissuto dal portiere nerazzurro. Salva i suoi al minuto 27, su un tiro potente di Leao sul primo palo. 180 secondi dopo compie un altro importante intervento sul destro da fuori area di Saelemaekers. Non il massimo dal punto di vista stilistico, ma sempre attento ed efficace.
Skriniar 6: come con Vlahovic a Torino, stasera annulla Giroud. Qualche difficoltà in più nel duello con Leao.
De Vrij 6: è il “regista silenzioso” della difesa nerazzurra. Meno appariscente del collega Skriniar, ma ordinato e diligente al centro della retroguardia.
Bastoni 6.5: continua il processo di crescita del difensore italiano. Praticamente perfetto in fase difensiva, pericoloso anche in quella offensiva. Dà tutto quello che ha, ma alla fine si arrende alla stanchezza (dal 34’ st D’Ambrosio s.v.).
Darmian 6.5: Simone Inzaghi lo preferisce a Dumfries e la scelta si rivela fin da subito corretta. Al minuto 4 serve l’assist per il meraviglioso 1-0 al volo realizzato da Lautaro Martinez. Commette qualche errore in fase difensiva, ma contenere le spinte di Theo Hernandez richiede sempre un dispendio di energie supplementari.
Barella 6.5: l’arma in più del tecnico nerazzurro in questo finale di stagione. Recupera palloni e dà vita ad alcuni strappi in grado di alzare in un attimo il baricentro dell’intera squadra. Non è ancora quello visto all’Europeo e ad inizio stagione, ma poco ci manca.
Brozovic 6: primo tempo in cui fa buon filtro, cala nella seconda frazione di gioco. Nonostante ciò, mette al centro dell’area di rigore il pallone che porta al 3-0 siglato da Gosens.
Calhanoglu 6: lentezza nei piedi, velocità nella testa. In un attimo trasforma le azioni da difensive ad offensive. (dal 28’ st Vidal 6: contribuisce a difendere il 2-0 dei nerazzurri e fa partire l’azione che porta al tris di Gosens)
Perisic 7: sbaglia qualche passaggio non da lui negli istanti iniziali del match, ma si riprende subito e sfodera una prestazione eccellente sulla corsia di sinistra. Intervento prodigioso al minuto 39, quando salva sulla linea un tentativo di Kessie a colpo sicuro. Mariani lo grazia al 30’: il fallo su Theo Hernandez avrebbe meritato il cartellino giallo. (dal 34’ st Gosens 6.5: gli bastano pochi minuti per mettere la sua firma sul derby. Taglia con cattiveria sul secondo palo e insacca il pallone messo in mezzo da Brozovic, con la complicità di Kalulu. Primo gol in maglia Inter per l’ex Atalanta).
Correa 6: prezioso dal punto di vista tattico, inconcludente sotto l’aspetto tecnico. Almeno fino al minuto 40, quando offre sui piedi di Lautaro il pallone che porta al raddoppio nerazzurro. (dal 26’ st Sanchez 6: tiene palla nei minuti finali e tenta un gol impossibile da centrocampo).
Lautaro Martinez 8: è lui a portare l’Inter in finale di Coppa Italia, con una prestazione di altissimo livello fin dalle battute iniziali del match. Al primo pallone toccato porta in vantaggio i suoi con una girata al volo sul quale nulla può fare Maignan. A 5 minuti dal termine della prima frazione di gioco, capitalizza la palla servitagli da Correa e con un preciso tocco sotto supera per la seconda volta l’estremo difensore rossonero. Standing ovation della San Siro nerazzurra al cambio (dal 26’ st Dzeko 5.5: si vede poco e male. Tiene pochi palloni davanti e non è mai pericoloso).
All. Inzaghi 7: Dopo la conquista della Supercoppa Italiana, riporta l’Inter in finale di Coppa Italia a 11 anni di distanza dall’ultima volta. Le scelte iniziali – anche quelle che hanno destato maggiori perplessità – si rivelano azzeccate.
Le pagelle del Milan
Maignan 6: attento e sicuro in molte circostanze, incolpevole su tutti i goal realizzati dai nerazzurri.
Calabria 6: partita di sacrificio in fase difensiva. Patisce a tratti le avanzate di Perisic – tra i migliori in campo nell’Inter – specie nella prima frazione di gioco.
Kalulu 5: sovrastato da un Lautaro Martinez in stato di grazia. Anche in fase di costruzione dal basso si prende spesso qualche rischio di troppo. Sul gol del 2-1 di Bennacer, la sua posizione di offside viene giudicata attiva dall’arbitro Mariani.
Tomori 5: troppi errori nella prima frazione di gioco. Migliora leggermente nella ripresa, ma sembra essere un altro giocatore rispetto a quello apprezzato nell’arco di tutta questa stagione.
Theo Hernandez 6: alterna avanzate “delle sue” ad amnesie difensive, che consentono alcuni inserimenti nerazzurri. Ammonito al minuto 35 per un fallo su Correa.
Bennacer 5.5: troppe indecisioni in cabina di regia, non regge mai il passo dei colleghi di reparto nerazzurri. Realizza la rete della speranza al minuto 66, ma il Var annulla per un fuorigioco – considerato da Mariani attivo – di Kalulu. (dal 28’ st Krunic 5.5: non incide minimamente sulle sorti del match).
Tonali 6: autore di una buona prima frazione di gioco, nella quale sfiora anche il gol, se non fosse per il muro (involontario) di Giroud. Nonostante ciò, Pioli decide di sostituirlo all’intervallo per far spazio a un nuovo disegno tattico (dal 1’ st Brahim Diaz 6: prova a suonare la carica a inizio ripresa ed è protagonista di alcuni spunti interessanti anche se resta poco incisivo in zona gol).
Saelemaekers 5: sfiora il gol al minuto 30’, ma un super Handanovic gli nega la gioia del possibile pareggio. Per il resto, impalpabile il suo apporto al derby di Coppa Italia. Anche lui, come Tonali, resta negli spogliatoi alla fine del primo tempo. (dal 1’st Messias 5.5: prova a vivacizzare il reparto offensivo rossonero, ma i suoi pochi tentativi risultano quasi sempre privi di consistenza).
Kessiè 5: no, per un giocatore come lui il compitino non può bastare. È un lontano parente del Kessie della scorsa stagione. Al minuto 39 non riesce a spingere in rete un pallone vagante all’interno dell’area nerazzurra, complice anche un super intervento di Perisic. La sua testa sembra ormai essere già lontana da Milano.
Leao 6: è il faro della manovra offensiva rossonera, ma funziona a intermittenza. Quando si accende, però, è imprendibile. Ne sa qualcosa Handanovic, attento a respingere un suo tiro sul primo palo al minuto 27. (dal 41’ st Lazetic s.v.).
Giroud 5: non incide praticamente mai sul match, anche se i palloni giocabili sono davvero pochi. Al minuto 31’ nega involontariamente il gol a Tonali, murando il piatto destro del centrocampista rossonero, destinato a insaccarsi alle spalle di Handanovic.
All. Pioli 5.5: il Milan crea – a tratti più dell’Inter – ma non riesce a concretizzare. Qualche perplessità sulla gestione di alcune sostituzioni, che non hanno cambiato il volto del match nella ripresa. Il tecnico rossonero, dopo un periodo altalenante in campionato e l’eliminazione dalla Coppa Italia di stasera, dovrà risollevare fin da subito la squadra, per non dover dire addio anche all’obiettivo Scudetto.
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