Sabato 31 maggio 2025, l’Allianz Arena di Monaco di Baviera sarà il teatro della finalissima di UEFA Champions League tra Inter e Paris Saint-Germain. Una sfida inedita e carica di tensione, che chiuderà una delle edizioni più combattute e storiche della massima competizione europea per club.

Un duello mai visto prima

Inter e PSG non si sono mai incontrate in una finale europea. I nerazzurri arrivano all’ultimo atto con tre Coppe dei Campioni già in bacheca, conquistate nel 1964, 1965 e 2010. I parigini, invece, inseguono ancora la loro prima affermazione: nel 2020 furono sconfitti in finale dal Bayern Monaco. Per entrambe, dunque, la posta in gioco è enorme: la storia da difendere per l’Inter, il sogno da coronare per il PSG.

Questa finale assume un significato ancora più speciale perché chiude la prima edizione della Champions League con la nuova formula a girone unico, introdotta a partire dalla stagione 2024/2025. Il format ha visto 36 squadre sfidarsi in una classifica complessiva, con scontri diretti tra tutte e una nuova formula per la qualificazione alla fase a eliminazione diretta. Un cambiamento epocale, che ha aumentato la spettacolarità e il numero di big match già nella prima fase.

Il cammino verso Monaco

L’Inter di Simone Inzaghi ha ben figurato nel girone unico, chiudendo tra le prime otto e qualificandosi direttamente agli ottavi. Dopo aver eliminato il Feyenoord, ha compiuto un’impresa contro il Bayern Monaco e ha poi superato il Barcellona in una semifinale epica, chiusa 7-6 ai supplementari. Una corsa che ha messo in luce la tenuta mentale, la profondità della rosa e il ruolo determinante di giocatori come Lautaro Martínez, Çalhanoğlu e Bastoni.

Per l’Inter, questa Champions è anche una grande occasione di riscatto: in Serie A, i nerazzurri hanno clamorosamente perso uno scudetto che sembrava in pugno, scivolando nelle ultime giornate a vantaggio del Napoli di Conte. Una delusione bruciante che aggiunge ulteriore peso emotivo alla partita di Monaco.

Il PSG, guidato da Luis Enrique, ha invece dimostrato maturità e versatilità. Dopo un girone giocato tra alti e bassi, chiuso al 15° posto, ha superato Brest, Liverpool, Aston Villa e Arsenal. La squadra parigina, nonostante la partenza di Mbappé nell’estate 2024, ha trovato nuova linfa in giocatori come Dembélé, Barcola e Kvaratskhelia, costruendo un’identità di gioco più solida e collettiva.

Probabili formazioni

Inter (3-5-2): Sommer; Pavard, Acerbi, Bastoni; Dumfries, Barella, Çalhanoğlu, Mkhitaryan, Carlos Augusto; Lautaro Martínez, Thuram.

PSG (4-3-3): Donnarumma; Hakimi, Marquinhos, Pacho, Nuno Mendes; João Neves, Vitinha, Fabián Ruiz; Barcola, Dembélé, Kvaratskhelia.

Inzaghi spera nel pieno recupero di Pavard, mentre in attacco è certa la titolarità di Lautaro. Luis Enrique riflette sulla titolarità di Barcola, in ballottaggio con Doué per completare il tridente.

Allianz Arena: la cornice perfetta

Lo stadio che ospita la finale è uno dei più iconici d’Europa. Inaugurato nel 2005 e con una capienza di circa 75.000 posti, l’Allianz Arena è noto per la sua facciata luminosa e per essere sede abituale del Bayern Monaco. Non è la prima volta che accoglie una finale di Champions: era già accaduto nel 2012.

Curiosità e statistiche

  • È la prima finale di Champions con il nuovo format a girone unico, che ha rivoluzionato la competizione dopo oltre vent’anni.
  • Inter e PSG non si sono mai affrontate in partite ufficiali UEFA prima di questa edizione.
  • L’Inter ha disputato sei finali di Coppa dei Campioni/Champions League: tre vinte (1964, 1965, 2010) e tre perse (1967, 1972, 2023).
  • Il PSG è alla sua seconda finale: nel 2020 fu sconfitto 1-0 dal Bayern Monaco.
  • Lautaro Martínez ha segnato 9 gol in questa edizione, risultando decisivo nelle sfide chiave.
  • Dembélé ha messo a segno 8 reti e fornito 6 assist, diventando il punto di riferimento del nuovo PSG.
  • Luis Enrique ha già vinto la Champions League nel 2015 con il Barcellona. Per Inzaghi sarebbe la prima.
  • Achraf Hakimi affronta da ex la squadra con cui ha vinto lo scudetto nel 2021.
  • La finale rappresenta la sfida tra due tra le squadre che hanno schierato più calciatori nati dopo il 2000: Barcola, Neves, Vitinha per il PSG; Bisseck, Buchanan, Frattesi tra le opzioni dell’Inter.

Dove vedere la partita

La finale sarà trasmessa in diretta e in chiaro su TV8, sia sul digitale terrestre che via satellite. Sarà visibile anche in streaming sul sito ufficiale della rete. Gli abbonati Sky potranno seguire la partita su Sky Sport Uno e Sky Sport 4K, con possibilità di visione su Sky Go e NOW. Il prepartita inizierà alle 19:30 con ospiti, analisi tattiche e collegamenti in diretta da Monaco.

I due allenatori a confronto

Simone Inzaghi ha portato l’Inter alla sua seconda finale in due anni, consolidando il proprio ruolo tra i top coach europei. Flessibile, lucido nella lettura dei momenti della partita, ha costruito un gruppo compatto capace di esaltarsi nei grandi appuntamenti.

Luis Enrique, invece, ha ridisegnato un PSG orfano di Mbappé, rinunciando al super-individualismo a favore di un collettivo più compatto e strategicamente avanzato. Le sue idee di possesso palla e pressing alto hanno trasformato il volto della squadra.

Attesa e clima tra i tifosi

A Milano e a Parigi la tensione è palpabile. L’Inter, forte di un popolo nerazzurro pronto a colorare Monaco, vive la partita come una rinascita dopo la delusione tricolore. Il PSG, che continua la sua rincorsa al trofeo più desiderato, può contare sull’entusiasmo dei propri tifosi, più compatti che mai. La UEFA ha distribuito circa 50.000 biglietti tra le due tifoserie, mentre Monaco si prepara ad accogliere una marea di supporter in arrivo da tutta Europa.

Inter-PSG non è solo una finale di Champions League: è la collisione tra due progetti tecnici e culturali, tra la tradizione e l’urgenza, tra la stabilità e la trasformazione. È la chiusura simbolica di una nuova era del calcio europeo, quella del girone unico e del calendario espanso. In palio non c’è soltanto un trofeo, ma un posto nella storia. Tutto si deciderà nella notte di Monaco.