Di Redazione William Hill News
Aggiornato: 13 Marzo 2024
Dopo la Lazio, l’Italia perde un’altra squadra in Champions League: dopo l’1-1 del Maradona, il Napoli perde 3-1 contro il Barcellona nel ritorno degli ottavi dicendo addio alla competizione europea e anche al Mondiale per club del 2025. Partenza a razzo dei blaugrana, che vanno avanti 2-0 nel giro di due minuti tra il 15′ e il 17′: apre Fermin con un rasoterra sul primo palo, raddoppia Cancelo dopo un palo di Raphinha. Rrahmani accorcia alla mezz’ora, poi gli azzurri spingono molto nei primi 20′ della ripresa senza trovare il pareggio. Al 50′ episodio dubbio in area di rigore del Barcellona: Osimhen viene atterrato ma l’arbitro lascia correre e il Var non interviene. All’80’ Lindstrom tutto solo di testa si divora il 2-2, mentre tre minuti dopo Lewandowski cala il tris e chiude il match.
La cronaca del match
Tante le assenze per Xavi che, rispetto all’andata, perde anche Pedri e De Jong. In difesa c’è il giovanissimo Cubarsì, Christensen è il metronomo del centrocampo. Raphinha recupera e gioca nel tridente con Yamal e Lewandowski. Per Calzona in difesa c’è Rrahmani che ha rifiatato in campionato, mentre Mario Rui vince il ballottaggio con Olivera come terzino sinistro. A centrocampo tocca a Traoré. Il Barça parte subito forte, ma prima Yamal e poi Fermin Lopez non trovano la porta. Il talento della cantera blaugrana con i suoi movimenti non dà punti di riferimento, come quando al 13′ è innescato dallo splendido lancio dalle retrovie di Cubarsì ma il suo pallonetto termina alto. Il Napoli non reagisce e, anzi, nel giro di soli due minuti incassa un uno-due micidiale: al 15′ Raphinha a centro area per Fermin che tutto solo fulmina Meret con un rasoterra sul primo palo; al 17′ Yamal orchestra il contropiede e serve Raphinha, che colpisce il palo, ma sulla ribattuta è pronto Cancelo ad insacazzurri care la rete del raddoppio. Gli rientrano però in partita alla mezz’ora: Politano attacca lo spazio e serve a centro area Rrahmani che batte Ter Stegen con un preciso tiro nell’angolino. I catalani subiscono il colpo e al 34′ rischiano tantissimo, ma ci pensa Ter Stegen con una colpo di reni ad alzare sopra la traversa il colpo di testa di Di Lorenzo.
Nella ripresa il Napoli parte meglio e mette in difficoltà il Barcellona. Finalmente si vede anche Kvarayskhelia, che dal limite sfiora il palo con un destro a giro. Al 50′ episodio dubbio in area dei blaugrana: Osimhen cade in area dopo un contatto con Cubarsì, ma per arbitro e Var non c’è nulla di irregolare. Il Napoli comanda le operazioni nei primi 20′, ma Osimhen e compagni hanno la colpa di non riuscire a finalizzare l’enorme mole di gioco prodotta. Il Barcellona, però, torna a farsi vedere dalle parti di Meret, che tiene in vita i suoi con una serie di ottime parate su Raphinha (tre volte), Lewandowski e Gundogan. All’80’ la svolta definitiva della partita, quando Lindstrom tutto solo di testa manca clamorosamente la porta. Tre minuti dopo il Barcellona chiude il match con Lewandowski che deposita a porta vuota il 3-1 dopo una combinazione Gundogan-Sergi Roberto. All’89’ Olivera prende in pieno la traversa ed è questa l’ultima occasione di riaprire la gara. Ai quarti ci va il Barcellona, ma il Napoli può recriminare per alcune occasioni sprecate.
Il tabellino di Barcellona-Napoli 3-1
BARCELLONA (4-3-3): Ter Stegen; Koundé, Araujo, Cubarsí, Cancelo; Gundogan, Christensen (16′ st Romeu), Fermin (15′ st Sergi Roberto); Yamal, Lewandowski, Raphinha (36′ st Joao Felix). A disp.: Iñaki Peña, Astralaga, Iñigo Martinez, Vitor Roque, Casadó, Unai Núñez, Marc Guiu, Fort. All.: Xavi
NAPOLI (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Juan Jesus, Mario Rui (19′ st Olivera); Anguissa, Lobotka, Traoré (33′ st Raspadori); Politano (19′ st Lindstrom), Osimhen, Kvaratskhelia (47′ st Ngonge). A disp.: Contini, Gollini, Natan, Simeone, Cajuste, Mazzocchi, Ostigard. All.: Calzona
Arbitro: Makkelie (Olanda)
Marcatori: 15′ Fermin (B), 17′ Cancelo (B), 30′ Rrahmani (N), 83′ Lewandowski (B)
Ammoniti: Christensen (B), Yamal (B), Juan Jesus (N), Traoré (N), Olivera (N)
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