Non ce l’ha fatta Totò Schillaci a vincere la sua ultima partita, quella più importante. L’ex attaccante della Nazionale, oltre che di Inter e Juventus, è morto a 59 anni, dopo che negli ultimi giorni le sue condizioni si erano drammaticamente aggravate a seguito del tumore al colon per il quale aveva già subito due interventi. Questo il comunicato della direzione sanitaria dell’ospedale: Oggi alle 9:55 è deceduto Salvatore Schillaci, già ricoverato in questa azienda ospedaliera. La Direzione e il personale sono vicini alla famiglia nel ricordo anche dell’affetto di cui ha sempre goduto il grande campione”. Schillaci ascia tre figli, Jessica, Mattia e Nicole. La salma è stata portata allo stadio Renzo Barbera di Palermo, dove è stata anche allestita la camera ardente all’interno della sala stampa. In sua memoria, così come comunicato dalla Figc, verrà osservato un minuto di raccoglimento prima delle gare di tutti i campionati in programma nel prossimo fine settimana.

Il grande Totò Schillaci è diventata una vera e propria icona nazionale nelle Notti magiche di Italia ’90 di cui fu anche capocannoniere con 6 reti. Nato a Palermo il 1° dicembre 1964, Totò cresce calcisticamente sui campi del quartiere popolare di San Giovanni Apostolo e nelle giovanili dell’AMAT Palermo, poi nel 1982 si trasferisce al Messina. Da qui, dopo tanta gavetta e due promozioni dalla C2 alla B, inizia la sua scalata nel grande calcio. Un’escalation che nel 1989 lo porta alla Juventus, nel 1990 alla Nazionale e poi nel 1992 all’Inter e infine nel 1994 al Júbilo Iwata in Giappone. In Italia Totò ha collezionato complessivamente 120 presenze e 37 reti in Serie A 105 presenze e 39 reti in Serie B, ma sicuramente saranno i suoi occhi spiritati dopo ogni rete realizzata nel Mondiale di Italia ’90 a rimanere bene impressi nella memoria collettiva.