Di Calciatori Brutti
Aggiornato: 26 Giugno 2020
Sarà capitato a tutti di fare tardi a un allenamento, esagerare nel reagire a un fallo di gioco, non rispettare le regole dello spogliatoio o fare qualcosa lontano dal campo che ha avuto poi ripercussioni direttamente sulla propria squadra e/o società, ma è risaputo che quando queste cose accadono ai professionisti, quelli ai quali ci ispiriamo ogni giorno, a cambiare non è solo la percezione generale dell’errore (spesso ingigantito dai media) ma anche e soprattutto la punizione nei confronti del responsabile.
Per questo motivo, ci è sembrato utile raccogliere le undici multe più strane e bizzarre comminate ad un atleta o a una squadra in particolare, per via delle intemperanze di uno o più dei suoi componenti, con la speranza che nessuno provi ad imitarli.
Tra comportamenti sbagliati, violenza gratuita ma anche pipì sotto la doccia, molti calciatori sono stati costretti a pagare multe salatissime nella loro carriera.
Oggi vi parliamo di chi entra di diritto nell’ASTON PIRLA,
la squadra dei calciatori che hanno preso le multe più strane.
RIO FERDINAND
Cominciamo subito con Rio Ferdinand, che ha vinto tanto ma ha anche perso la testa in più di un’occasione, come quando nel 2004 non si presentò a un controllo anti-doping programmato da tempo perché doveva andare assolutamente a fare la spesa. Una dimenticanza che gli costerà ben 8 mesi di squalifica e 50 mila sterline di multa.
JAMIE CARRAGHER
Non da meno il collega e rivale Jamie Carragher, che nel 2002, durante un match di FA Cup tra Liverpool e Arsenal, viene colpito in volto da una monetina lanciata da un tifoso dei Gunners. Un episodio che gli scatena un attacco di rabbia bello potente, tanto da raccogliere la monetina, lanciarla con forza in mezzo al pubblico e farsi beccare dall’arbitro proprio mentre compie quel gesto. Una reazione che a Carragher costerà 40 mila sterline di multa e ben 3 turni di squalifica.
ANDY VAN DER MEYDE
Tanto Bizzarra quanto tamarra invece la vicenda di Andy Van der Meyde. Nel 2008 l’Everton lo multò con 60 mila sterline per non aver presenziato all’allenamento, peraltro senza nemmeno avvisare nessuno. La risposta dell’olandese fu però lapidaria: “Ne pago 120 mila perché mi sa che non vengo nemmeno domani”. Ed effettivamente non si presentò nemmeno il giorno successivo.
LUIS MORENO
Una cosa che Luis Moreno sicuramente non avrebbe potuto fare una volta appesi gli scarpini al chiodo è sicuramente l’animalista. Nel febbraio 2011, durante la sfida tra Junior Barranquilla e Deportivo Pereira, prese a calci un gufo appena planato in campo. Peccato che l’animale fosse la mascotte della squadra di casa e considerato quindi intoccabile. Il giocatore fu investito da pesanti polemiche, fino alla squalifica di due giornate e 700 euro di multa. Se vi state chiedendo perché solo 700 euro, beh… questo non lo sappiamo manco noi.
SIR ALEX FERGUSON
E ve lo immaginate Sir Alex Ferguson, un personaggio dal classico aplomb british, essere multato per via del suo comportamento? La vicenda che lo riguarda è datata febbraio 1999, proprio pochi mesi prima che vincesse il triplete con il Manchester United. Sir Alex fu accusato di aver superato di diverse miglia orarie il limite consentito e fu costretto ad affrontare le accuse in tribunale. A sua difesa, l’avvocato rivelò che il manager scozzese soffriva di gastroenterite acuta, un problema che poteva scatenargli scariche improvvise di diarrea. Ferguson stava quindi correndo a casa per andare in bagno e non perché intento nel fare qualche bravata. I giudici gli risparmiarono multe pecuniarie, mentre il Manchester United incredibilmente lo richiamò in maniera formale, invitandolo a mantenere un comportamento dignitoso.
CARLOS TEVEZ
L’estate pazza del 2017 costò invece a Tevez una multa di quasi 60 mila euro, considerato che dopo aver lasciato il Boca per essersi trasferito allo Shanghai Shenua, l’Apache si presentò sovrappeso agli allenamenti, tanto da essere messo fuori rosa. Poche settimane più tardi la federazione cinese introdusse un nuovo regolamento, nel quale obbligava i giocatori sovrappeso di almeno 2 kg a pagare una multa di 13 mila euro al chilo. E l’argentino, di chili in più, ne aveva almeno cinque….
DELE ALLI
La Football Association non è mai stata tenera con gli episodi di razzismo dei propri atleti, dentro e fuori dal campo. L’ultimo a pagarne le conseguenze è stato Dele Alli, che ha avuto l’infelice idea di sfottere una persona di origini asiatiche ironizzando su un virus che ha provocato centinaia di migliaia di vittime nel mondo. Il centrocampista del Tottenham aveva anche chiesto scusa poco dopo l’episodio, ma le conseguenze di quel gesto sono arrivate inesorabili: un turno di squalifica e 50.000 sterline di multa.
ALBANIA
Impossibile non inserire l’episodio raccontato da molti cronisti durante una trasferta della Nazionale albanese del 1990. Diretti a Reykjavik, i giocatori albanesi fecero scalo a Londra ma scambiarono il duty-free per un “tutto gratis”, visto che si misero nei borsoni cibo, bevande e oggetti vari, senza però passare alla cassa. Non furono arrestati solo perché attesi in Islanda poche ore dopo, ma gli venne fatta restituire la refurtiva e furono scortati per il resto del loro viaggio dalla Polizia.
JOSÉ MOURINHO
Fece scalpore la severità della multa inflitta a Mourinho quando, nel 2016, prese a calci una bottiglietta d’acqua a bordocampo dopo un’ammonizione a Paul Pogba per simulazione. Uno scatto di rabbia che gli costò l’espulsione, un match di squalifica e 16 mila sterline di multa.
VINNIE JONES
Tra le tante doti di Vinnie Jones, c’era senza dubbio quella di far incazzare la gente anche per episodi non strettamente legati al campo. Basti pensare che venne squalificato per 6 mesi e obbligato a pagare una multa di 25 mila sterline per un video nel quale parlava di hooligans e disordini negli stadi, incitando i giocatori ad essere violenti in campo per ottenere rispetto dagli avversari.
BUNDESLIGA
E chiudiamo con un campionato, la Bundesliga, che è ormai piena di club che hanno sostituito le multe in denaro con esperienze formative. Ad esempio nel Lipsia chi infrange le regole viene costretto a pescare a caso un foglietto, il quale può contenere punizioni come lavorare per tre ore nello store della società. Nello Schalke invece quando si sgarra è usanza prestare servizio presso strutture per anziani, mentre i soldi delle multe del Werder Brema a fine stagione vengono in parte regalati al giardiniere e alla persona che si occupa delle pulizie. Certo, su alcune cose però è prevista anche una conseguenza economica: nell’Augsburg chi si sdraia sul lettino dei massaggi prima della doccia paga 50€, mentre al Moenchengladbach chi urina sotto la doccia deve sborsare fino a 20.000€.