Di Redazione William Hill News
5 Marzo 2020
L’8 marzo la Varese e la Milano del basket scenderanno sul parquet dell’Enerxenia Arena per il derby lombardo numero 180, una grande classica nella storia della pallacanestro italiana. I due club si presentano al big match con situazioni diametralmente opposte: l’Olimpia, con 14 vittorie e 7 sconfitte, è in piena zona playoff al quarto posto; dodicesima posizione per Varese, invece, che ha ottenuto 9 successi a fronte di 10 sconfitte. In attesa che si accendano le luci sul palazzetto dello sport di Varese, andiamo a ripercorrere la storia di questo derby, i precedenti più significativi e i suoi protagonisti principali.
Gli storici spareggi scudetto tra la Ignis Varese e la Simmenthal Milano
Nella storia del derby spiccano in particolare quattro precedenti. Tra la metà degli anni Sessanta e i primi anni Settanta, infatti, Varese e Milano si sono contese per quattro volte, in altrettanti spareggi scudetto, il titolo di campione d’Italia. La prima di queste quattro sfide tra l’allora Ignis Varese e la Simmenthal Milano, disputata al termine della stagione 1965-1966, fu anche la più controversa. Il 16 aprile del 1966, sul parquet del Palazzo dello Sport dell’Eur a Roma, Varese ebbe la meglio con un netto 74 a 59. La giustizia sportiva, però, ribaltò il punteggio del campo dando la vittoria a tavolino a Milano. La Ignis, infatti, aveva schierato in partita l’italo-americano Anthony “Tony” Gennari, la cui documentazione presentata alla Federazione italiana pallacanestro presentava delle irregolarità. Lo scudetto andò, quindi, a Milano tra le polemiche, a seguito di una vicenda che rimane, ad oggi, un unicum nella storia del campionato italiano di basket. Per la sua rivincita la pallacanestro di Varese avrebbe dovuto aspettare lo spareggio scudetto del 3 aprile 1971, disputato ancora a Roma e vinto per 65 a 57. Questa volta senza ribaltoni. Una vittoria a testa, invece, nei successivi due spareggi: 64 a 60 per Milano ancora a Roma il 4 aprile 1972, e 74 a 70 per Varese il 25 aprile del 1973 a Bologna.
Dino Meneghin, il grande ex della pallacanestro a Varese
Nella storia della rivalità tra i due club lombardi va poi ricordato un passaggio chiave che risale all’estate del 1981, quando la bandiera di Varese, Dino Meneghin, fu acquistata da Milano. Con Varese il pivot della Nazionale aveva messo in bacheca 7 scudetti, 4 Coppe Italia e 5 Coppe dei Campioni. Complici le difficoltà economiche di Varese e la voglia di ricostruire un ciclo vincente da parte di Milano, si completò uno dei più clamorosi colpi di mercato nella storia del basket italiano, che da una parte chiuse un ciclo di successi per Varese e dall’altra permise a Milano di aprirne uno nuovo
Con Milano, infatti, Meneghin avrebbe vinto altri 5 scudetti, 2 Coppe Italia e 2 Coppe dei Campioni. L’eredità di Meneghin a Varese sarebbe stata raccolta quasi dieci anni dopo dal figlio Andrea che ha indossato la maglia varesina dal 1990 al 2000 e dal 2002 al 2005. Il figlio d’arte ha riportato lo scudetto a Varese, dopo oltre 20 anni dall’ultima volta, nel 1999 conquistando, in quello stesso anno, la prima e ad oggi unica Supercoppa italiana nella storia del club.
Tutti i precedenti nel derby tra Varese e Milano
Quello del prossimo 8 marzo sarà il derby numero 180 tra Varese e Milano. Nei 179 precedenti i meneghini hanno vinto 104 volte, a fronte dei 75 successi varesini. Nella partita d’andata, giocata lo scorso 3 novembre, l’Olimpia si era imposta al Forum di Assago con un largo 93 a 69. Il trend del derby Varese – Milano cambia, invece, se si analizzano solo i precedenti disputati a Varese, con un bilancio di 45 vittorie a 40 in favore dei padroni di casa. L’ultimo precedente sul parquet dell’Enerxenia Arena risale, invece, allo scorso 13 aprile del 2019 quando fu Milano ad avere la meglio con il punteggio finale di 94 a 84, risultato che l’Olimpia si augura di replicare anche in questa stagione. Di diverso avviso, ovviamente, Varese che proverà in tutti modi a conquistare una vittoria di prestigio nel derby, pur non potendo contare sull’apporto dei propri tifosi dato che la gara si disputerà a porte chiuse.
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