Di Redazione William Hill News
19 Gennaio 2021
La Nba onora il Martin Luther King Day – il giorno del ricordo dell’attivista per i diritti civili, Premio Nobel per la pace nel 1964, che negli Usa viene celebrato ogni terzo lunedì di gennaio – con un palinsesto ricchissimo di 9 gare (in origine le partite in programma erano 10, ma il match tra Cleveland e Washington è stato posticipato causa Covid tra le fila dei Wizards).
Una maratona sportiva che ha toccato le città più significative nella vita di Martin Luther King, da Atlanta a Memphis, in un momento in cui la Nba è in prima linea nella diffusione di un messaggio di inclusione e uguaglianza, tema cardine nell’agenda politica e nel quadro sociale statunitense: su tutti i campi i giocatori delle varie squadre hanno indossato una speciale maglia celebrativa, sulla quale è stata impressa una parte del celebre discorso di King del 1963: “Ora è il momento di rendere la giustizia una realtà per tutti”.
Nets: è ancora Harden show
Tra i match più attesi, la sfida tra Brooklyn e Milwaukee, ovvero Durant e Harden contro Giannis: hanno avuto la meglio i Nets, 125-123, al termine di una partita tiratissima, in cui nessuno dei fuoriclasse in campo ha deluso le aspettative. Antetokounmpo ha chiuso con 34 punti, 12 rimbalzi e 7 assist, ma di fronte si è trovato due giganti: 30 i punti di Durant, 34 (e 12 assist) quelli di Harden, nuovamente decisivo dopo l’esordio da record con tripla doppia contro Orlando. I Nets interrompono così la striscia di 4 vittorie di Milwaukee, e si portano loro stessi a 4 vittorie di fila. In casa Brooklyn cresce inoltre l’attesa per il rientro di Kyrie Irving, assente ormai da 7 partite: Steve Nash spera che il terzo membro del nuovo trio meraviglia bianconero possa tornare nella prossima partita contro Cleveland.
Il programma della giornata si era aperto con New York-Orlando, un 91-84 per i Knicks che non ha rappresentato propriamente una partenza sprint. New York arrivava dalla splendida vittoria ottenuta sul campo dei Boston Celtics, un +30 in cui gli uomini di Tom Thibodeau avevano speso tantissimo. Il grande sforzo ha chiesto il conto contro i Magic, che però non hanno saputo capitalizzare gli spazi concessi. I Knicks hanno portato a casa il successo che vale il 7-8, trascinati dalle doppie doppie di Barrett (22 punti e 10 rimbalzi) e Randle (21 punti e 17 rimbalzi).
Bene Atlanta, che supera Minnesota 108-97: ai Timberwolves non basta l’ottima prestazione di D’Angelo Russell, coi suoi 31 punti, e si vedono costretti a cedere il passo a Trae Young e compagni (anche in quest’occasione l’uomo di punta Hawks si è distino con una tripla doppia sfiorata, 20 punti, 13 assist e 8 rimbalzi). Un successo interamente dedicato a Martin Luther King, natio proprio di Atlanta: gli Hawks hanno giocato con una speciale divisa celebrativa, nera e con le iniziali MLK sul fronte maglia.
Vince ancora San Antonio, al sesto successo nelle ultime 8 sortite, che annichilisce Portland in trasferta, 104-125. In casa Trail Blazers Damian Lillard predica nel deserto, e vede i suoi 35 punti vanificati da una fase offensiva senza altri sbocchi (pesante in questo senso l’assenza di McCollum, out per un infortunio alla caviglia) e una fase difensiva più che lacunosa. Sorride coach Popovich, che vede la sua (ennesima) creatura prendere forma di giornata in giornata: i texani si portano al 5° posto ad ovest con un record di 8-6.
Ja Morant è rientrato dall’infortunio (già nella scorsa partita, contro Minnesota) e con lui in campo Memphis ha trovato due vittorie. Il Rookie of the Year in carica fornisce un contributo determinante anche contro Phoenix, regolata 108-104 con un finale di partita in cui il ventunenne di Dalzell ha trascinato i suoi dapprima con l’assist per la tripla di Grayson Allen, poi segnando a 30 secondi dalla sirena e infine tenendo su Chris Paul nel successivo possesso. Gara segnata dalle tante assenze (tra i Suns spicca quella di Dario Saric, tra i Grizzlies quelle di Jaren Jackson Jr., Justise Winslow e Jonas Valanciunas) in cui Memphis si porta sul 7-6. Suns fermi sul 7-5.
Dallas viene sconfitta da Toronto, 116-93, e ora è in 10ª posizione ad ovest con 6 vittorie e 7 sconfitte . Contro i Raptors crolla anche l’ultima certezza, ovvero Doncic, che questa volta non riesce ad imprimere il cambio di passo. Da un ko ad un altro, il volto della peggior franchigia sulla sponda est è quello di Detroit, che stavolta si arrende a Miami senza Butler e Herro. A farsi carico dei destini degli Heat è Bam Adebayo, autore di 28 punti e 11 rimbalzi. Vittoriosa Chicago, che si impone 125-120 su Houston: i Rockets mandano due giocatori oltre i 30 punti, Oladipo e Wood, ma pagano un passivo di 12 punti nel primo quarto.
Cadono i Lakers, che interrompono una serie di 5 successi consecutivi a seguito della sconfitta patita per mano di Golden State, 113-115: arrembante la rimonta dei Warriors, capaci di recuperare 14 punti nella quarta frazione di gioco in un come back che ha del miracoloso. Gli uomini di Kerr risollevano le sorti di una partita compromessa con un secondo tempo arrembante. Sugli scudi Steph Curry, autore di 26 punti, tra cui la tripla che di fatto mette la parola fine sul match, a poco più di un minuto dalla sirena.
Dopo le gare della notte non cambiano le prime della classe: ad est continuano a comandare i Milwaukee Bucks (nonostante la sconfitta patita dai Nets), inseguiti da Celtics, Sixers e Pacers. Salgono ancora i Nets, ora quinti, poi Knicks, Cavaliers e Hawks. Nella western conference i Lakers restano in vetta, tallonati dai Clippers. A seguire Jazz, Suns, Spurs, Trail Blazers, Grizzlies e Warriors.
Nba, i risultati della notte
New York-Orlando 91-84
Atlanta-Minnesota 108-97
Miami-Detroit 113-107
Portland-San Antonio 104-125
Memphis-Phoenix 108-104
Brooklyn-Milwaukee 125-123
Toronto-Dallas 116-93
Chicago-Houston 125-120
LA Lakers-Golden State 113-115
Nba, le prossime gare in programma
Mercoledì 20 gennaio
Denver-Oklahoma City, ore 3.00
Utah-New Orleans, ore 3.00
Giovedì 21 gennaio
Cleveland-Brooklyn, ore 1.00
Philadelphia-Boston, ore 1.00
Indiana-Dallas, ore 1.00
Toronto-Miami, ore 1.30
Atlanta-Detroit, ore 1.30
Minnesota-Orlando, ore 2.00
Houston-Phoenix, ore 3.30
LA Clippers-Sacramento, ore 4.00
Portland-Memphis, ore 4.00
Golden State-San Antonio, ore 4.00
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