Nel calciomercato esistono trattative segrete, colpi improvvisi, rumors senza fondamento… e poi ci sono quegli episodi che sembrano inventati. Quello accaduto al Manchester City nell’estate 2008, invece, è reale. Ed è talmente incredibile da diventare una pietra miliare nella narrativa del club: il giorno in cui i Citizens sfiorarono Lionel Messi per un errore di comunicazione.

Il contesto era caotico: il City arrivava da stagioni difficili, sconfitte pesanti e una gestione interna allo sbando. Mark Hughes, appena nominato allenatore, si ritrovò a guidare una squadra lontanissima dall’élite europea. Poi, la svolta improvvisa: l’acquisizione del club da parte di Abu Dhabi, con la promessa di avviare un progetto ambizioso e immediato. La richiesta? Un colpo sensazionale, qualcosa che cambiasse la percezione del City nel mondo.

Partirono così telefonate, contatti e tentativi su ogni grande nome del panorama internazionale. Ma convincere i top player non era semplice: il City era ancora una realtà considerata di medio livello. Ed è proprio durante una di queste chiamate che accade l’imprevedibile. Il braccio destro del vecchio proprietario, con un inglese traballante, ripete più volte in videoconferenza: “Confusing, confusing…”. Dall’altra parte, però, comprendono tutt’altro: “We must get Messi”.
Il risultato? Un’offerta ufficiale al Barcellona. Per sbaglio.

Nel video che trovi qui sotto ecco com’è andata finire la storia di calciomercato più assurda dell’era moderna, quella targata Manchester City.