Mettere ordine nel caos del centrocampo mondiale è un lavoro sporco, ma qualcuno doveva pur farlo. Score 90 ci ha provato e ne è uscita una classifica che farà discutere, litigare nei commenti e riesumare vecchi DVD. Partiamo dal fondo e saliamo piano, tenendo il joystick ben saldo.

25. Joshua Kimmich

Il presente che gioca come se avesse già vissuto tre carriere. Regista, terzino, leader: se serve, probabilmente ti fa anche la lavatrice.

24. Yaya Touré

Quando partiva palla al piede sembrava un TIR lanciato in discesa. Tecnica, fisico, gol pesanti: il centrocampo versione cheat code.

23. Wesley Sneijder

Il 2010 non si dimentica. Cervello fino, sinistro educato, assist ovunque. Pallone d’Oro mancato, rispetto guadagnato per sempre.

22. Cesc Fàbregas

Visione di gioco fuori scala. Ha fatto giocare bene chiunque, ovunque, a qualunque età. Il centrocampo come scacchiera.

21. Claude Makélélé

Talmente forte che gli hanno dato un ruolo col suo nome. Non segnava, non brillava, ma senza di lui tutto crollava.

20. Michael Ballack

Potenza e tecnica in giacca elegante. Sempre sul pezzo, sempre decisivo, sempre a un passo dalla gloria totale.

19. Bastian Schweinsteiger

Cuore tedesco e piedi da artista. Leader silenzioso, colonna del Bayern e della Germania campione del mondo.

18. Rodri

Il calcio moderno spiegato bene. Posizionamento perfetto, intelligenza tattica, zero fronzoli. Guardiola approva.

17. Mesut Özil

Assist che sembravano passaggi telepatici. Quando era in giornata, gli altri potevano solo ringraziare e spingere in porta.

16. Casemiro

Il bodyguard del centrocampo. Recupera, mena (sportivamente), protegge. Ogni squadra vincente ne vorrebbe uno.

15. Xabi Alonso

Eleganza pura. Lanci di 40 metri come carezze. Ha diretto il traffico con calma zen ovunque abbia giocato.

14. Clarence Seedorf

Quattro Champions con tre squadre diverse. Basta questo. Forza fisica, tecnica, personalità infinita.

13. David Silva

Il genio silenzioso. Piccolo, rapido, letale. Ha insegnato alla Premier che il possesso palla non fa male.

12. Frank Lampard

Numeri da attaccante con il cartellino da centrocampista. Gol, inserimenti, leadership. Una macchina da bonus.

11. Sergio Busquets

Se non lo noti, sta giocando benissimo. Se lo noti, probabilmente ha appena saltato tre avversari senza correre.

10. Paul Scholes

Colpiva il pallone come se lo odiasse. Visione totale, tiri irreali, rispetto universale tra chi capisce di calcio.

9. Steven Gerrard

Il centrocampista che si caricava la squadra sulle spalle. Tecnica, grinta, gol impossibili. Capitano vero.

8. Kevin De Bruyne

Assist che piegano la realtà. Intensità, precisione, continuità. Il centrocampista totale dell’era moderna.

7. Andrea Pirlo

Il calcio rallentato per scelta. Regista assoluto, piedi d’oro, tranquillità da partita a briscola.

6. Kaká

Il Pallone d’Oro che correva. Eleganza devastante, strappi irreali, icona di un Milan al massimo splendore.

5. Toni Kroos

Il telecomando del gioco. Forse il piede più educato dell’era moderna, forse il giocatore più decisivo del 21° secolo.

4. Xavi Hernández

Il ritmo del Barça e della Spagna. Controllo totale dello spazio-tempo, maestro del possesso.

3. Luka Modrić

Il centrocampo che non invecchia. Pallone d’Oro, classe infinita, motore eterno.

2. Andrés Iniesta

Il calcio fatto emozione. Gol storici, dribbling delicati, eleganza pura. Un poeta col pallone.

1. Zinedine Zidane

Il centrocampista definitivo. Classe irreale, controllo totale, momenti iconici. Quando giocava lui, il resto era contorno.