Il campionato di Serie A 2025-2026 ha vissuto nel weekend uno dei suoi primi snodi “importanti”. La dodicesima giornata ci consegna una nuova capolista solitaria: la Roma. I giallorossi, approfittando dello scontro diretto di San Siro, hanno allungato il passo staccando le rivali e confermando le ambizioni tricolori. Dietro di loro si forma una coppia inedita di inseguitrici composta dal Milan, trionfatore nel derby, e da un Napoli che torna ad essere in salute e che sembra aver trovato la quadratura del cerchio con Conte. Esce ridimensionata l’Inter, scavalcata dai cugini e agganciata al quarto posto da un Bologna sorprendente, mentre la Juventus continua a pareggiare, perdendo ulteriore terreno dalla vetta. Nelle retrovie, si fa sempre più difficile la situazione di Verona e Fiorentina, ora fanalini di coda a pari punti.

12ª giornata: risultati e marcatori

Di seguito il riepilogo delle gare disputate, con i relativi marcatori. A chiudere il turno saranno i due posticipi di lunedì 24 novembre.

  • Cagliari – Genoa 3-3 Marcatori: 18′ Vitinha (G), 33′ Borrelli (C), 41′ Ostigard (G), 43′ Esposito (C), 60′ Borrelli (C), 83′ Martin (G).
  • Udinese – Bologna 0-3 Marcatori: 54′ Pobega, 60′ Pobega, 90’+4 Bernardeschi.
  • Fiorentina – Juventus 1-1 Marcatori: 45’+5 Kostic (J), 49′ Mandragora (F).
  • Napoli – Atalanta 3-1 Marcatori: 17′ Neres (N), 38′ Neres (N), 45′ Lang (N), 52′ Scamacca (A).
  • Hellas Verona – Parma 1-2 Marcatori: 18′ Pellegrino (P), 65′ Giovane (V), 80′ Pellegrino (P).
  • Cremonese – Roma 1-3 Marcatori: 17′ Soulé (R), 64′ Ferguson (R), 69′ Wesley (R), 90’+3 Folino (C).
  • Lazio – Lecce 2-0 Marcatori: 29′ Guendouzi, 90’+5 Noslin.
  • Inter – Milan 0-1 Marcatori: 54′ Pulisic.

Le partite di lunedì 24 novembre:

  • Torino – Como (ore 18:30)
  • Sassuolo – Pisa (ore 20:45)

Classifica aggiornata

La situazione in graduatoria dopo le gare del weekend vede la Roma tentare il primo strappo stagionale:

  1. Roma – 27 punti
  2. Milan – 25 punti
  3. Napoli – 25 punti
  4. Inter – 24 punti
  5. Bologna – 24 punti
  6. Juventus – 20 punti
  7. Lazio – 18 punti
  8. Como – 18 punti *
  9. Sassuolo – 16 punti *
  10. Udinese – 15 punti
  11. Cremonese – 14 punti
  12. Torino – 14 punti *
  13. Atalanta – 13 punti
  14. Cagliari – 11 punti
  15. Parma – 11 punti
  16. Lecce – 10 punti
  17. Pisa – 9 punti *
  18. Genoa – 8 punti
  19. Fiorentina – 6 punti
  20. Verona – 6 punti

* Una partita in meno (giocano oggi)

Il derby di Milano: Pulisic punisce, Maignan ipnotizza Calhanoglu

Il 245° Derby della Madonnina si è trasformato in un psicodramma sportivo a tinte forti, dove il Milan di Massimiliano Allegri ha saputo soffrire per poi colpire con cinismo chirurgico, infliggendo all’Inter di Cristian Chivu la quarta sconfitta stagionale.

Primo tempo: il dominio nerazzurro e i legni

L’avvio è stato un monologo dell’Inter, schierata con il consueto 3-5-2. Già al 4′ minuto, San Siro ha gridato al gol su una splendida girata di testa in tuffo di Marcus Thuram, ma Mike Maignan ha risposto con un intervento prodigioso, il primo di una lunga serie che gli varrà la palma di migliore in campo (voto 8 in pagella). L’Inter ha continuato a premere, schiacciando il Milan nella propria trequarti, ma si è scontrata contro la malasorte. Al 27′ Acerbi, salito a sorpresa su corner di Calhanoglu, ha colpito il palo pieno di testa. Dieci minuti dopo, al 37′, è stato il turno di Lautaro Martinez: liberato al tiro da una sponda di Thuram, il “Toro” ha calciato a botta sicura trovando una deviazione impercettibile ma decisiva di Maignan che ha mandato la palla ancora una volta sul legno della porta rossonera.

La ripresa: il gol vittoria e il rigore fallito

Nel secondo tempo la musica è cambiata. Il Milan ha alzato il baricentro e al 54′ ha trovato il gol partita: su una ripartenza gestita da Leao, Saelemaekers ha concluso verso la porta trovando la respinta corta di Sommer (voto 4.5, giudicato troppo morbido nell’occasione). Sulla palla vagante si è avventato Christian Pulisic, che ha approfittato di un’indecisione di Akanji per ribadire in rete.

La reazione dell’Inter è stata furiosa ma nevrotica, culminando nell’episodio chiave al minuto 74. Pavlovic ha atterrato Thuram in area: rigore discutibile confermato dal VAR. Sul dischetto si è presentato lo specialista Hakan Calhanoglu, ex dal dente avvelenato. Il turco ha incrociato il destro, ma Maignan ha intuito l’angolo tuffandosi alla sua destra e respingendo la conclusione. È stato il settimo errore in carriera per Calhanoglu, un evento rarissimo che ha spento la luce negli occhi dei nerazzurri. Nel finale, Chivu ha tentato il tutto per tutto inserendo Bonny, che però all’89’ ha sprecato l’occasione del pari calciando alto da ottima posizione. Il Milan opera così il sorpasso in classifica, lasciando l’Inter a riflettere sui propri errori e sulla solidità difensiva ritrovata dai rossoneri di Allegri.

La Roma espugna Cremona con forza e nervi

Mentre a Milano andava in scena il big match, la Roma, nel pomeriggio, consolidava il suo primato con una prova di forza allo stadio Zini. Il 3-1 finale contro la Cremonese racconta di una squadra matura, capace di vincere anche in un pomeriggio complicato. A sbloccare la gara ci ha pensato il talento cristallino di Matias Soulé al 17′, con un sinistro a giro che non ha lasciato scampo ad Audero.

La partita, però, non è stata una passeggiata. La Cremonese ha tenuto il campo con orgoglio e il match si è innervosito nella ripresa, tanto da portare all’espulsione di Gian Piero Gasperini al 62′ per proteste reiterate. Paradossalmente, l’uscita del tecnico ha responsabilizzato i giallorossi. Pochi minuti dopo, i cambi hanno deciso la sfida: Evan Ferguson, entrato dalla panchina, ha siglato il raddoppio al 64′ (suo primo gol in A), seguito a ruota dal tris di Wesley al 69′. Il gol nel recupero di Folino per i padroni di casa serve solo per le statistiche. La Roma vola a 27 punti e manda un segnale chiaro al campionato.

Napoli devastante: Neres e Lang affondano la Dea

Al Diego Armando Maradona, il Napoli ha offerto forse la miglior prestazione della gestione Conte, travolgendo l’Atalanta per 3-1. La partita è stata virtualmente chiusa in 45 minuti di fuoco. Il protagonista assoluto è stato David Neres: l’esterno brasiliano ha fatto impazzire la difesa nerazzurra, realizzando una doppietta tra il 17′ e il 38′ sfruttando le praterie concesse dalla tattica spregiudicata di Palladino.

Prima dell’intervallo, Noa Lang ha calato il tris di testa (45′), mettendo in ghiaccio i tre punti. L’Atalanta, apparsa scarica e confusa, ha provato a rialzare la testa solo a inizio ripresa con il gol di Gianluca Scamacca al 52′, ma il Napoli ha gestito il vantaggio con autorità fino al termine. Con questa vittoria, gli azzurri agganciano il Milan al secondo posto, confermandosi come l’anti-Roma più credibile per profondità di rosa e condizione atletica. Unica nota stonata per Conte: l’infortunio di Hojlund, uscito malconcio, e le cui condizioni saranno da valutare.

Le altre sfide: Juve bloccata, Bologna da sogno

Il racconto del resto della giornata parte da Firenze, dove la Juventus non è andata oltre l’1-1 contro la Fiorentina. Un pareggio che lascia l’amaro in bocca a Spalletti: dopo il vantaggio firmato da Kostic allo scadere del primo tempo con un gran tiro da fuori, i bianconeri si sono fatti riprendere immediatamente a inizio ripresa da Mandragora. Nel finale, solo un super De Gea ha negato il gol vittoria a McKennie, ma la Juve appare ancora troppo discontinua per puntare al titolo.

Chi invece non smette di stupire è il Bologna. La squadra di Italiano ha dominato a Udine, vincendo 3-0 e agganciando l’Inter in classifica. Dopo un rigore fallito da Orsolini, è salito in cattedra Tommaso Pobega con una doppietta decisiva (54′, 60′), prima del sigillo finale di Bernardeschi. I rossoblù sono ormai una realtà consolidata della zona Champions.

Spettacolo puro a Cagliari, dove i sardi e il Genoa hanno pareggiato 3-3 in una partita folle. Il Cagliari, trascinato da Borrelli, pensava di averla vinta fino all’83’, quando una punizione beffarda di Martin (complice un clamoroso errore di Caprile) ha regalato il punto al Grifone. Vittoria pesantissima in chiave salvezza per il Parma, che ha espugnato Verona 2-1 grazie a una doppietta di Pellegrino, lasciando gli scaligeri all’ultimo posto insieme alla Fiorentina. Infine, la Lazio ha ripreso la sua marcia battendo il Lecce 2-0 all’Olimpico con le reti di Guendouzi e Noslin.