L’edizione 2025 del Gran Premio dell’Azerbaigian si è configurata come un momento cruciale e di rottura nella stagione di Formula 1. Ciò che sembrava potesse essere il teatro per la celebrazione del titolo costruttori da parte della McLaren si è invece trasformato in una spettacolare dimostrazione di forza della Red Bull e in una giornata storica per la Williams. L’esito della gara, una vittoria inappellabile di Max Verstappen, non solo ha riacceso le speranze per la rincorsa al titolo piloti, ma ha anche iniettato una nuova e avvincente dose di incertezza nella lotta per il campionato.

La cronaca della gara e le storie del podio

La performance di Max Verstappen a Baku è stata un capolavoro di controllo e precisione. Dopo aver conquistato la pole position in una sessione di qualifiche caotica e segnata da numerosi incidenti, il pilota olandese ha trasformato la sua partenza al palo in un dominio incontrastato fin dal primo giro. Ha mantenuto un vantaggio significativo su tutti i suoi inseguitori, mettendo in mostra l’eccezionale passo gara e la capacità di gestione degli pneumatici della sua Red Bull. La sua vittoria non è mai stata messa in discussione, rappresentando il risultato diretto di un fine settimana senza errori, in netto contrasto con le difficoltà incontrate dai suoi principali rivali.

Se la vittoria di Verstappen è stata impressionante, le storie più significative si sono sviluppate alle sue spalle. George Russell ha messo a segno una gara solida e intelligente, assicurando un secondo posto fondamentale per la Mercedes. La vera sorpresa del fine settimana, tuttavia, è stata la prestazione di Carlos Sainz. Il suo terzo posto con la Williams è stato il culmine di una performance straordinaria iniziata con una qualifica sensazionale che lo aveva visto partire in prima fila. Questo risultato ha segnato il primo avvio in prima fila “vero” per la Williams dal 2017 e il primo podio da molti anni. Il successo di Sainz va oltre il semplice punteggio, rappresentando una vittoria simbolica che convalida i recenti progressi del team e dimostra come la concentrazione strategica e il talento del pilota possano portare a risultati eccezionali, anche senza una vettura di punta.

La gara è stata definita tanto dalle delusioni quanto dai trionfi. Oscar Piastri, il leader del campionato e vincitore della gara dello scorso anno, ha visto la sua giornata finire quasi prima di cominciare, a causa di un incidente contro il muro al primo giro. Questo singolo episodio si è rivelato un punto di svolta per le sorti del campionato. Il suo compagno di squadra, Lando Norris, non è riuscito a capitalizzare sull’uscita di scena del rivale, chiudendo solamente in settima posizione. La netta differenza tra il loro passo nelle prove e il risultato finale in gara solleva interrogativi su un’eventuale debolezza nella strategia di gara o nel set-up della vettura per le condizioni specifiche del circuito di Baku.

Le classifiche aggiornate

L’esito del Gran Premio ha rimescolato in modo significativo le carte nel campionato piloti. Sebbene Oscar Piastri rimanga in testa con 324 punti e Lando Norris lo segua con 299, la vittoria di Verstappen ha proiettato il campione del mondo in carica a quota 255 punti, riducendo il suo svantaggio a soli 69 punti dal leader. Questo rovesciamento della situazione ha riaperto la lotta per il titolo e pone le basi per un finale di stagione ad alta tensione.

Anche la classifica costruttori ha subito un cambiamento cruciale. La McLaren ha mancato il suo primo “match point” per il titolo e la sua incapacità di raccogliere punti pesanti ha permesso ai rivali di recuperare terreno. In uno sviluppo significativo, la Mercedes, grazie ai punti conquistati dai suoi piloti, ha superato la Ferrari e si è posizionata al secondo posto in classifica, con 290 punti contro i 286 della scuderia di Maranello. Questo sorpasso sottolinea la costanza di prestazione e la riuscita strategica della Mercedes, esponendo al tempo stesso le difficoltà della Ferrari. La Rossa, nonostante un buon passo nelle prove, non è stata in grado di tradurre la pura velocità in punti concreti.

Classifica piloti

  1. Oscar Piastri (McLaren) – 324 punti
  2. Lando Norris (McLaren) – 299 punti
  3. Max Verstappen (Red Bull) – 255 punti
  4. George Russell (Mercedes) – 212 punti
  5. Charles Leclerc (Ferrari) – 165 punti
  6. Lewis Hamilton (Ferrari) – 121 punti
  7. Kimi Antonelli (Mercedes) – 78 punti
  8. Alexander Albon (Williams) – 70 punti
  9. Isack Hadjar (RB Team) – 39 punti
  10. Nico Hulkenberg (Stake F1 Team Kick Sauber) – 37 punti
  11. Lance Stroll (Aston Martin) – 32 punti
  12. Carlos Sainz (Williams) – 31 punti
  13. Fernando Alonso (Aston Martin) – 30 punti
  14. Liam Lawson (Racing Bulls) – 30 punti
  15. Esteban Ocon (Haas) – 28 punti
  16. Pierre Gasly (Alpine) – 20 punti
  17. Yuki Tsunoda (Red Bull) – 20 punti
  18. Gabriel Bortoleto (Stake F1 Team Kick Sauber) – 18 punti
  19. Oliver Bearman (Haas) – 16 punti
  20. Jack Doohan (Alpine) – 0 punti
  21. Franco Colapinto (Alpine) – 0 punti

Classifica costruttori

  1. McLaren – 623 punti
  2. Mercedes – 290 punti
  3. Ferrari – 286 punti
  4. Red Bull – 272 punti
  5. Williams – 101 punti
  6. RB – 72 punti
  7. Aston Martin – 62 punti