Al via mercoledì 27 agosto la 42esima edizione di FIBA EuroBasket, con la finale in programma il 14 settembre 2025. La massima competizione continentale per nazionali maschili adotta ancora una volta un formato itinerante, con quattro nazioni a ospitare la fase a gironi: Lettonia (Riga), Finlandia (Tampere), Polonia (Katowice) e Cipro (Limassol). Tutta la fase a eliminazione diretta, dagli ottavi alla finalissima, si disputerà invece in un’unica sede, la Arena Riga in Lettonia, che si prepara a incoronare i nuovi campioni d’Europa. La Spagna, detentrice del titolo, dovrà difendere il trono da un assalto senza precedenti, guidato da superstar NBA del calibro di Nikola Jokic (Serbia), Giannis Antetokounmpo (Grecia) e Luka Doncic (Slovenia), pronti a infiammare il torneo.

La corsa per Riga: formula e struttura del torneo

Il format della competizione vede 24 squadre suddivise in quattro gironi da sei. Ogni nazionale affronterà le altre cinque del proprio raggruppamento in una fase a girone unico. Al termine delle cinque partite, le prime quattro classificate di ogni gruppo accederanno alla fase a eliminazione diretta, che si terrà interamente a Riga. La struttura, che qualifica ben sedici squadre su ventiquattro, crea una dinamica strategica fondamentale: l’obiettivo non è solo passare il turno, ma assicurarsi il miglior piazzamento possibile. Finire al primo o secondo posto garantisce un accoppiamento sulla carta più agevole negli ottavi di finale contro una terza o quarta classificata di un girone adiacente, un vantaggio cruciale per evitare ostacoli insormontabili fin da subito e gestire le energie in vista delle fasi calde del torneo.

Gruppo A (Riga)

  • Serbia
  • Lettonia
  • Turchia
  • Repubblica Ceca
  • Estonia
  • Portogallo

La Serbia è la favorita indiscussa non solo del girone ma dell’intero torneo, potendo contare sul tre volte MVP NBA Nikola Jokic. Alle sue spalle, la lotta per il secondo posto si preannuncia spettacolare tra laLettonia, padrona di casa e spinta dal talento di Kristaps Porzingis, e la Turchia del centro degli Houston Rockets Alperen Sengun. Completano il gruppo la solida Repubblica Ceca e le outsider Estonia e Portogallo.

Gruppo B (Tampere)

  • Germania
  • Lituania
  • Finlandia
  • Montenegro
  • Svezia
  • Gran Bretagna

I campioni del mondo in carica della Germania, guidati dalla coppia NBA Dennis Schröder e Franz Wagner, partono con i favori del pronostico. A insidiarli ci saranno la tradizionale potenza del basket europeo, la Lituania, e i padroni di casa della Finlandia, trascinati dalla stella Lauri Markkanen e dal calore del pubblico di Tampere. Montenegro, Svezia e Gran Bretagna si giocheranno le residue chance di qualificazione.

Gruppo C (Limassol)

  • Spagna
  • Grecia
  • Italia
  • Georgia
  • Bosnia ed Erzegovina
  • Cipro

L’Italbasket del CT Gianmarco Pozzecco è stata inserita nel Gruppo C di Limassol, un vero e proprio “girone della morte”. Gli Azzurri affronteranno la Grecia di Antetokounmpo nell’esordio del 28 agosto, un test immediato e durissimo. Il cammino proseguirà con le sfide contro la fisica Georgia (30 agosto) e la Bosnia ed Erzegovina (31 agosto), due avversarie storicamente ostiche per la nazionale italiana. Il 2 settembre sarà la volta della Spagna campione d’Europa, prima della chiusura, il 4 settembre, contro i padroni di casa di Cipro.

Gruppo D (Katowice)

  • Francia
  • Slovenia
  • Polonia
  • Israele
  • Belgio
  • Islanda

Un girone che mette a confronto due filosofie opposte. Da una parte la Francia, che nonostante le pesanti assenze (Wembanyama, Gobert) resta una superpotenza grazie a una profondità di roster ineguagliabile. Dall’altra la Slovenia, che si affida al genio assoluto di Luka Doncic, capace di vincere le partite da solo. La Polonia, nazione ospitante, cercherà di sfruttare il fattore campo, mentre Israele, Belgio e Islanda si daranno battaglia per un posto nella fase finale.

Le favorite d’obbligo: chi alzerà il trofeo?

Le analisi degli esperti e i pronostici convergono su un trio di favorite principali. La Serbia di Nikola Jokic è considerata la squadra da battere, un mix perfetto di talento individuale e solidità di sistema. Subito dietro la Germania, che forte del titolo mondiale vinto nel 2023 punta sulla chimica e la continuità di un gruppo collaudato. La Francia, pur rinnovata, possiede un serbatoio di talento tale da poter ambire al gradino più alto del podio. Non vanno sottovalutate la Spagna, campione in carica che fa dell’esperienza e della guida tecnica di Sergio Scariolo le sue armi migliori, e la Grecia, la cui competitività è legata alla straripante forza fisica di Giannis Antetokounmpo.

Focus Italia: la missione degli Azzurri nel girone di ferro

Il calendario degli Azzurri (Gruppo C)

  • Grecia-Italia: 28 agosto, ore 20:30 (Limassol)
  • Italia-Georgia: 30 agosto, ore 14:00 (Limassol)
  • Bosnia Erzegovina-Italia: 31 agosto, ore 20:30 (Limassol)
  • Italia-Spagna: 2 settembre, ore 20:30 (Limassol)
  • Italia-Cipro: 4 settembre, ore 17:15 (Limassol)

La squadra del Poz: identità, certezze e il peso delle assenze. Il CT Pozzecco ha costruito una squadra basata sull’identità di gruppo, sulla fiducia reciproca e sul gioco corale. Le chiavi del quintetto sono affidate alla stella NBA Simone Fontecchio, leader offensivo della squadra, supportato dall’esperienza dei veterani Nicolò Melli e Danilo Gallinari. A pesare sul potenziale azzurro sono però le assenze per infortunio di due pedine fondamentali nel reparto esterni: Stefano Tonut e soprattutto Donte DiVincenzo, la cui attesissima prima convocazione è saltata a pochi giorni dal via, privando la squadra di un realizzatore e creatore di gioco di altissimo livello.

Questa emergenza costringe l’Italia a fare ancora più affidamento sulla coesione e sulla filosofia del “Poz”, che ha sempre privilegiato la creazione di un’alchimia di squadra al puro talento individuale.

In un girone così competitivo, l’obiettivo primario per l’Italia è superare la prima fase, cercando di conquistare uno dei primi due posti per garantirsi un ottavo di finale più abbordabile. Raggiungere i quarti di finale rappresenterebbe un risultato positivo e in linea con le aspettative, considerando le difficoltà del sorteggio e gli infortuni. Il successo degli Azzurri dipenderà dalla capacità di Fontecchio di caricarsi la squadra sulle spalle, dalla leadership dei veterani e dall’esecuzione di un sistema di gioco che dovrà sopperire con l’organizzazione e l’intensità difensiva a un gap fisico e di talento contro le principali corazzate europee.

Il percorso di preparazione si è chiuso con una sconfitta di misura (74-76) proprio contro la Grecia, un’avversaria che gli Azzurri ritroveranno subito all’esordio. Un test che ha dato indicazioni importanti nonostante l’assenza di alcuni big come Giannis Antetokounmpo da una parte e Danilo Gallinari dall’altra, ma che ha visto comunque protagonista l’azzurro Simone Fontecchio, top scorer con 18 punti.