Di Redazione William Hill News
17 Agosto 2025
La stagione 2025/26 del Milan si apre con una vittoria per 2-0 sul Bari, ma anche con l’ansia per l’infortunio di Rafael Leão. In un San Siro gremito da 71.000 spettatori, attirati anche dalla presentazione dei nuovi acquisti come Luka Modrić, i rossoneri hanno superato i trentaduesimi di Coppa Italia, guadagnandosi la sfida con il Lecce. La serata, iniziata in un clima di festa dopo un minuto di silenzio per la scomparsa del figlio del giocatore barese Verreth, ha però vissuto il suo momento cruciale in tre minuti: al 14′ Leão ha sbloccato il risultato con un colpo di testa su cross di Tomori, ma al 17′ si è fermato per un problema al polpaccio destro, uscendo subito dal campo. Una possibile contrattura che mette a rischio la sua presenza per l’esordio in campionato contro la Cremonese.
Il raddoppio è arrivato in apertura di ripresa, al 48′, con Christian Pulisic che ha finalizzato una combinazione con il subentrato Gimenez. La gara, diretta da Alberto Arena di Torre del Greco, ha visto il Milan schierato da Allegri (sostituito in panchina da Landucci per squalifica) con un 3-5-2: Maignan; Tomori, Gabbia, Pavlović; Saelemaekers (81′ Okafor), Fofana, Ricci (66′ Modrić), Loftus-Cheek (66′ Jashari), Estupiñan; Pulisic (66′ Musah), Leão (17′ Gimenez). Il Bari di Caserta ha risposto con un 4-3-3. L’unico ammonito del match è stato Estupiñan al 21′.
Analisi tattica: il 3-5-2 ibrido di Allegri alla prova dei fatti
La prima uscita ufficiale ha confermato l’impianto tattico del precampionato, un 3-5-2 “fluido” che in fase difensiva si trasformava in 4-4-2. Questa flessibilità ha permesso di controllare la partita, annullando le iniziative di un Bari volenteroso ma inferiore tecnicamente. Una novità tattica rilevante è stata la posizione di Fikayo Tomori, impiegato come terzo di destra con licenza di spingere. Proprio da una sua sgroppata sulla trequarti è nato il cross per il gol di Leão, una soluzione provata in allenamento per rendere la manovra meno prevedibile. Il dominio rossonero si è fondato sulla “pressione mediamente feroce” del centrocampo con Ricci, Fofana e Loftus-Cheek, che ha soffocato le trame pugliesi. Il Bari si è reso pericoloso solo in avvio con Moncini e al 40′ con un tiro dalla distanza di Sibilli, sul quale Maignan ha compiuto un grande intervento.
I protagonisti: Pulisic faro, Modrić incanta
Eletto migliore in campo, Christian Pulisic è stato il faro della squadra, soprattutto dopo l’uscita di Leão. Oltre al gol del 2-0, ha colpito una traversa e si è caricato la squadra sulle spalle. Il pubblico di San Siro ha poi tributato un’ovazione a Luka Modrić, entrato al 66′ insieme a Jashari e Musah. In meno di mezz’ora, il croato ha incantato con giocate di classe superiore, sfiorando il gol dopo un doppio dribbling nello stretto, in un’azione definita di “puro godimento”. Il suo ingresso, insieme a quello degli altri nuovi acquisti, ha mostrato la nuova profondità della rosa, come auspicato dal DS Tare, che aveva definito il centrocampo una “priorità” per “alzare il livello”. Positive anche le prove dei debuttanti dal primo minuto Ricci ed Estupiñan.
Prospettive rossonere: ansia per Leão e l’urgenza del mercato
La qualificazione, primo passo verso la Coppa Italia, obiettivo dichiarato del club , lascia il Milan con l’emergenza Leão. Il suo infortunio rende la ricerca di un attaccante una necessità impellente. Le parole del DS Igli Tare prima della gara, che indicava Hojlund e Vlahović come “buone opzioni” confermando che “un attaccante deve arrivare”, suonano ora come un’urgenza. La squadra ha però mostrato un’identità chiara e i nuovi innesti hanno convinto. L’assenza del portoghese potrebbe costringere il Milan a fare più affidamento sul gioco corale, accelerando un’evoluzione tattica verso un sistema meno dipendente dal singolo e più forte nel collettivo, orchestrato dalla classe di giocatori come Modrić.
Il tabellino
MILAN-BARI 2-0
MARCATORI: 14′ Leão (M), 48′ Pulisic (M)
MILAN (3-5-2): Maignan; Tomori, Gabbia, Pavlović; Saelemaekers (81′ Okafor), Fofana, Ricci (66′ Modrić), Loftus-Cheek (66′ Jashari), Estupiñan; Pulisic (66′ Musah), Leão (17′ Gimenez). All.: Allegri (in panchina Landucci)
BARI (4-3-3): Cerofolini; Dickmann, Vicari, Nikolaou, Dorval (81′ Tripaldelli); Bellomo (52′ Verreth), Braunöder, Pagano (67′ Partipilo); Pereiro (52′ Rao), Moncini, Sibilli. All.: Caserta
ARBITRO: Alberto Arena della sezione di Torre del Greco
AMMONITI: 21′ Estupiñan (M)
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